Durante l’ultima puntata de “L’Arena”, Rosario Crocetta ha ribadito le linee fondamentali del suo programma al grande pubblico di RAI1.
Dopo aver conquistato l’elettorato siciliano, i progetti del Governatore siciliano sono stati tanto coinvolgente da guadagnarsi il plauso e l’approvazione da parte di due rivali agguerriti del calibro del Pdl Guido Corsetto e del leghista Matteo Salvini.
Crocetta si è impegnato a risanare la Sicilia con una “rivoluzione” senza dover ricorrere all’aiuto del Governo nazionale:
Ho già tagliato 13 società inutili. Alla prossima finanziaria chiuderà anche l’Arsea. Ma i poveri non possono essere sacrificati sull’altare dei tagli. I precari vanno collocati in modo produttivo. Mi preoccupa più il segretario generale dell’Ars che guadagna 400 mila euro l’anno: con quei soldi si possono far lavorare decine di persone. [..] Non me ne frega niente se i partiti sono d’accordo. (..in merito alla volontà dei partiti di cambiamento rispetto al passato)
In un altro passaggio ha sottolineato:
I 21 giornalisti in servizio presso la presidenza della Regione se ne devono andare tutti a casa. C’è la rivolta, lo so. I giornalisti quando criticano la casta sono bravissimi, quando sono loro la casta diventano un corpo da difendere.
Da sindaco ho licenziato la moglie di un capomafia, figurarsi se mi faccio intimidire dall’Assostampa
Se il Pdl in Sicilia è intelligente – ha detto Guido Crosetto del PDL, rivolgendosi direttamente al governatore – deve appoggiarla in queste battaglie”, mentre il segretario della Lega lombarda, Salvini, in collegamento, ha detto che “per quanto possibile Crocetta può tener conto dell’appoggio della Lega Nord se le sue intenzioni sono quelle esposte.
Il deputato del PDL ha inoltre aggiunto che “Se queste sono le sue battaglie si troverà alleate le persone serie del Pd come del Pdl e della Lega”
Le imprese in Sicilia
Sulle imprese il presidente della Regione Siciliana mette in chiaro le regole: “Se una azienda si vuole installare in Sicilia dovra’ installarvi anche la sede legale, per pagare le tasse all’Isola e non portarci solo i fumi e l’inquinamento”.
AUTORE. Redazione
Salvini stia zitto. Almeno fino a quando non avrà presentato le sue scuse all’ex assessore Massimo Russo.
..ed allora signor Crocetta, cerchi di stabilire anche un po di ordine sulla definizione del cittadino italiano: un cittadino italiano che abita in Italia se ha una abitazione paga l ´IMU come prima casa, un Italiano che é stato costretto ad emigrare, che non ha mai avuto nessun vantaggio dal fatto di essere italiano, viene ancora discriminato perché non ha nessuno che in Italia lo difende, paga l´ Imu come seconda casa.
Che il governo tecnico si sia comportato da vigliacco é una cosa, ma Lei ha la possibilitá di rimettere le cose a posto, giustamente.
Apprezzo molto quello che sta facendo, e spero continui a ripulire la Sicilia.
Alonzo
Bene al presidente per i primi tagli ai privilegi, spero che continui su questa strada. credo che però contro l’inquinamento di Gela ha saputo fare ben poco in 10 anni di sindacatura, visto che tutt’ora quando ci passo non vedo l’ora di scappare.
Mi scusi sig. valenziano, posso chiederLe per quale motivo Salvini debba chiedere scusa all’ex magistrato ed ex assessore Dott. Massimo Russo?
@cicciuzzu: perché Russo é siciliano come Lei e come me. E per quanto si possa essere d’accordo od in disaccordo sul suo operato politico, a nessuno può essere consentito di commentare “ma questo da quale albero scende?” Che, ove non lo si fosse capito, vuol dire che per un soggetto come Salvini, seguace di un leader che non é riuscito nemmeno nel proposito di acquistare al rampollo un titolo di studio farlocco in Albania, non siciliani saremmo, né più né meno,. che delle scimmie. Quindi Salvini deve cominciare a chiedere scusa a Russo, a Lei, a me ed a qualche altro milione di siciliani. e bene ha fatto Russo a rispondergli tanto duramente quanto signorilmente. Ci voleva qualcuno di Mazara del Vallo per zittire come si deve un leghista. Era ora! ( su http://www.la7.it ).
x valenziano
Grazie per avermi chiarito il motivo della Sua richiesta a me sconosciuto.Non conoscendo il contesto delle esternazioni dell’On. Salvini e le conseguenti repliche del Dott. Russo non entro nel merito della diatriba visto e considerato che ci ha pensato Lei ad “entrare” a gamba tesa sull’avversario come faceva il “famoso” calciatore al quale il so nick si riferisce.
Saluti.
la lega pretende una legge per il belice di 450 milioni..l’ottiene…un altro leghista dice a marinello ,che ancora si deve sborsare per un perenne terremoto…ma siano coerenti….buffoni..
@cicciuzzu: sono commosso: ci voleva uno di Mazara per rendere il fatto suo ad un leghista, ma ci voleva uno di Castelvetrano per rendere omaggio ad un mitico calciatore canarino ( probabilmente un incubo per i folgorini)! Lo sa che su Mazara on line non se ne accorto mai nessuno? Ricambio i saluti!
@ valenziano:
caro amico, mi spiega come fa ad affermare con assoluta certezza che dietro il mio nick si nasconda un cittadino della ridente località denominata Castelvetrano?
Il suo mitico Totò Valenziano, di origini cefalesi, ha militato a lungo tra le fila dei canarini risultando un incubo, più che altro, per le gambe degli avversari.Ai tempi non erano presenti in promozione i giudici di linea tranne che per le gare importanti, così il buon Totò, non appena l’arbitro gli girava le spalle, si divertiva a lasciare ricordini più o meno evidenti sugli avversari costringendoli ad allontanarsi sempre più dalla porta mazarese.Era un buon terzino, peccato che abbia fatto prevalere i peggiori istinti dell’animale uomo piuttosto che le sue doti.Preferivo il signorile Luciano Quinci che, giocando al calcio, ha interpretato al meglio il ruolo di difensore moderno.
Senza rancore. Saluti.
@cicciuzzu: volevo aggiungere “sempre che sia di Castelvetrano”, ma lo davo per scontato. Quanto alla differenza tra difensori antichi e moderni, non saprei.. da un lato, non mi pare che Cuccureddu e Gentile appartenessero ad una categoria tanto diversa da quella di Valenziano, dall’altro il modernissimo Franz Baresi, tutte le volte che gli scappava l’attaccante avversario, altro non faceva che alzare il braccio invocando il fuorigioco, puntualmente assegnato da arbitri che, sotto l’impero della Gazzetta dello sport ( che s’inventò “il miglior libero d’Europa’) rimanevano proni all’usurpata fama altrui. Non é daccordo? Sì, lo so, siamo in pochi a pensarla così. Uno di questi, però, si chiamava Enzo Bearzot, che ai mondiali dell’86 si porto sì Baresi, ma Giuseppe, dell’Inter. In definitiva, ha proprio ragione. Molto meglio Luciano Quinci. Non vedo perché dovrei serbarle rancore. Cordialità. P.S.. il capolavoro ( per un tifoso, non certo per lo sportivo )di Valenziano fu l’espulsione di un suo avversario dopo averlo steso. Quel calcio era così. E rispondeva a delle regole, anche, o soprattutto, non scritte. Una delle quali era “se ricevi un colpo, rispondi con lo stesso colpo; mi raccomando: lo stesso colpo: né di più, né di meno”. Non dico che condivido, anzi, ma, era una regola, ed oggi tutte le regole sono saltate. E lo sport, che di ‘regola’ é sinonimo, non esiste praticamente più. Né nel calcio né altrove. saluti
molto interessante questo argomento riguardante il Presidente Crocetta…non c’è che dire…
Ed infatti meglio che non lo dica Esimio sig. Peppe. Voglia semplicemente perdonarci( mi permetto non so quanto autorizzato di portarLe le scuse dell’amico valenziano) per aver urtato la Sua sensibilità con un argomento fuori tema.Ma sa, non avendo altri luoghi per scambiare opinioni e ricordi, ci siamo persi nei meandri della memoria dimenticando la seria argomentazione tematica che ha generato il dibattito.Di questo me ne dolgo e spero vivamente con le presenti scuse di aver recuperato la Sua considerazione.
Saluti.
@cicciuzzu: autorizzatissimo!
scambiatevi le mail e fate prima…
Ill.mo Sig. Peppe,
Noto con dispiacere che non solo Ella non ha accettato le scuse congiunte espresse con l’amico(virtuale) valenziano,come a mio avviso sarebbe stato opportuno fare considerata la venialità dell’infrazione commessa, ma addirittura auspica una forzatura dell’esercizio democratico con l’invito a scambiarci le mail. Credo che nessuno possa avere l’autorità di dire quello che si deve e non si deve fare soprattutto quando si tratta di civili conversazioni che, volendo, possono essere da Lei ignorate.Se io ed il sig. valenziano in futuro volessimo scambiarci la mail sicuramente non avverrà su Suo imput ma avremo cura di farglieLo sapere.
Distintamente.