“Da domani la Riserva resterà chiusa sino nuova disposizione causa incendio del 29 agosto”, è l’avviso comparso sulla pagina ufficiale Facebook della riserva dello Zingaro, uno luoghi naturalistici più frequentati dalla Sicilia.
La meravigliosa Riserva a nord della Provincia di Trapani, ancora una volta, paga a carissimo prezzo la mano criminale dei piromani. Le fiamme del rogo nel Trapanese, partite da Macari, hanno superato la montagna e sono arrivate prima alla Tonnara di San Vito Lo Capo, sulla costa, e poi si sono estese allo Zingaro, che già nel 2012 era stata distrutta dalle fiamme.
“La mano criminale ha agito ancora una volta sul nostro territorio che è stato letteralmente assediato dal fuoco. Le fiamme, da ieri pomeriggio e fino a questa mattina hanno devastato ettari di montagna, di macchia mediterranea e di alberi arrivando a intaccare anche alcune abitazioni”. Lo dice il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino. La Riserva dello Zingaro è uno dei luoghi naturalistici più frequentati dalla Sicilia ed è stata la prima riserva naturale istituita nell’isola quarant’anni fa.
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Guarda caso proprio da Macari qualche anno addietro è partita un’operazione di livellamento del soprassuolo (non ricordo se sia stata bloccata dai Carabinieri o dai Carabinieri Forestali) probabilmente per tentare di rendere l’area più ricettiva. Per il resto, la riserva sembra essere come una di quelle gestite all'”italiana”, come ho letto in un commento di visitatore straniero, soffermatosi in una di quelle calette super affollate di bagnanti.