Giovedì 10 e Venerdì 11 Marzo presso tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo Radice Pappalardo gli alunni e tutta la comunità educante hanno elevato la voce dei giovani in favore della pace in Ucraina. L’iniziativa pacifista si inserisce nella più ampia e nazionale manifestazione contro la guerra in Ucraina “Netschool For Peace” ed è partita spontaneamente dagli alunni stessi che hanno chiesto ai docenti di spiegare come mai, ancora nel 2022, il mondo sia scosso da venti di guerra. Dalle attività in aula sono scaturite poesie, riflessioni, brani musicali e movimenti coreografici che sono stati socializzati all’esterno degli edifici scolastici: così musica, cartelloni, coreografie hanno inondato cortili e spazi contigui ai plessi, coinvolgendo anche passanti, genitori e familiari che sono accorsi numerosi.
Flashmob con pattern ritmico, cartelloni su cui campeggiano i colori blu e giallo della bandiera ucraina, poesie, riflessioni sulle note della canzone Imagine di John Lennon, una grande scritta “pace” composta da libri scolastici, una “umana” bandiera arcobaleno della pace riprodotta da 200 bambini, sono gli strumenti con cui tutti gli alunni hanno voluto gridare il loro NO alla guerra.
Un momento di grande partecipazione emotiva ed empatica che ha legato all’unisono gli alunni dell’Istituto comprensivo, che ha inoltre promosso una raccolta fondi destinata all’organizzazione umanitaria Unicef Italia per contribuire agli interventi di emergenza per i bambini e le bambine dell’Ucraina, con cure sanitarie, coperte, articoli per l’igiene, sostegno psicologico per chi fugge e a chi resta in quella sfortunata parte del mondo. Di fronte alle drammatiche immagini che arrivano da città situate nel cuore dell’Europa (abitazioni bombardate, civili uccisi, scuole e ospedali tra i bersagli militari e milioni di sfollati) la Scuola, nel suo ruolo educativo, non può rimanere indifferente, ma deve continuare la sua attività di sensibilizzazione e di contrasto su temi complessi, come quello della guerra e della violenza.
Da qui la corale manifestazione di due giorni che ha interessato le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado e che ha l’obiettivo di far capire da una parte la brutalità della guerra e le sue orribili conseguenze, dall’altra l’aspirazione universale alla pace cui tutti i popoli tendono, con un pensiero speciale ai bambini e a quanti sono stati privati dei più elementari diritti. A sottolineare l’importanza della pace giungono significative le parole della dirigente Maria Rosa Barone: “In un momento drammatico come questo, la vostra voce arriva diritta al cuore degli uomini di buona volontà e deve ispirare la vostra vita, anche futura, perché la violenza e la guerra generano solo dolore e sofferenza, solo la pace e la solidarietà, valori fondanti della nostra Costituzione, creano le premesse per una convivenza democratica tra persone e popoli”. La costruzione di una cultura della pace, la necessità del confronto, il valore della collaborazione, le azioni concrete di solidarietà, il rifiuto della guerra, sono i principi sottesi alle manifestazioni del 10 e 11 Marzo e costituiscono da sempre i valori di una cittadinanza attiva, fondamentale per una coscienza civile.
AUTORE. Redazione