Nello stesso momento in cui sto scrivendo queste righe, una sonda della Nasa si sta avvicinando alla luna alla ricerca di riserve d’acqua in forma solida. Per analizzare lo strato sottostante della luna verrà lanciato un missile Centaur che colpirà la superficie alla velocità di 9000 km/h e con una potenza simile a quella di una tonnellata e mezza di dinamite.
Nei quattro minuti successivi all’impatto la sonda rimasta in orbita filmerà ed analizzerà la nube di detriti alla ricerca di vapore acqueo e frammenti di ghiaccio. Secondo gli scienziati l’unico modo per confermare i risultati della sonda indiana Chandrayaan-1 che trovò tracce di acqua sulla superficie lunare.
La nube arriverà a 10km di altezza e sarà visibile dalla terra con un telescopio da 10 pollici, una ghiotta occasione per i fotografi astronomici. La luna, fortunatamente, non corre alcun rischio perché viene colpita ogni mese da meteoriti che fanno danni simili.
L’unica differenza è la possibilità di conoscere il punto preciso di impatto per calibrare tutti gli strumenti e probabilmente dare una risposta definitiva sulla presenza di acqua sulla luna. Acqua che rappresenta uno dei fondamenti di cui hanno bisogno gli scienziati per progettare il ritorno dell’uomo sulla luna con una base spaziale.
AUTORE. Redazione