La “Lupa” si è presentata oggi sul litorale selinuntino, avvolgendo la borgata di Triscina in tarda mattinata. Chiamata in questo modo dai marinai, il singolare fenomeno è semplicemente della nebbia che si presenta in prossimità delle zone costiere, ma che con il suo particolare effetto, genera stupore ed emozione per chi riesce ad osservarla. Un fenomeno causato dalla differenza di temperatura tra aria e mare e da un’elevata umidità sulla costa che però è piuttosto raro ammirare a Marinella di Selinunte.
Ma da dove trae origine il nome de la “Lupa” di mare?
Il nome di tale fenomeno deriverebbe dalla locuzione dialettale “avere la lupa nello stomaco” (facilmente traducibile in “avere una fame da lupi”), che caratterizzava la condizione dei pescatori dello stretto di Messina, in tutte le circostanze in cui, a causa della presenza della nebbia in mare, non erano in grado di rientrare poiché impossibilitati a individuare la luce del faro.
Un’altra tesi vuole che il nome lupa derivi dal suono, simile a un ululato, che le imbarcazioni emettevano per segnalare la propria posizione in mare in caso di nebbia: essa diviene verosimile se la si lega all’utilizzo della cosiddetta ‘brogna’, vale a dire di quella conchiglia marina utilizzata in un passato ormai remoto in ambito marittimo come segnalatore di posizione.
AUTORE. Redazione