Sono state quasi concluse le opere di restauro della Littorina RAL n° 60 – 12, l’automotrice diesel che prestò servizio sulla tratta Castelvetrano – Porto Empedocle, e che fece la sua prima comparsa in Sicilia sul finire degli anni 40. La RAL accompagnò per decenni migliaia di siciliani negli spostamenti attraverso la vasta rete di binari a scartamento ridotto e terminò il suo servizio il 31 dicembre 1985, con l’ultima corsa che fu proprio quella da Castelvetrano a Ribera.
Il progetto della RAL nacque nei laboratori di studio FIAT e fu messo in opera per rispondere all’esigenza di ammodernamento della rete a scartamento ridotto della Sicilia. Fino ad allora era stata utilizzata solamente per il trasporto dei materiali estratti nelle cave, come lo zolfo dell’Agrigentino e in altre località siciliane. La particolarità di queste littorine era quella di essere dotate di un motore (cosiddetto a sogliola) posto al di sotto del piano di calpestio della motrice riuscendo, in questo modo, a ricavare spazio nella cabina del macchinista che, fino ad allora, ospitava il motore termico.
La RAL n°60- 12, dopo aver terminato il suo servizio, fu dapprima trasportata a Villarosa, nell’Ennese e successivamente spostata al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, dove esperti restauratori si sono occupati del certosino recupero seguendo gli schemi originari dell’epoca e dove sarà possibile ammirarla.
Ecco il video con l’intervento del Direttore generale della Fondazione FS, Luigi Francesco Cantamessa Armati.
AUTORE. Redazione
Debbo precisare che lo zolfo, il salgemma, il grano, l’acqua potabile, i carburanti ed altra merce non venivano trasportati con la littorina ma con appositi carri e treni merci trainati prima con locomotive a vapore e successivamente con locomotori diesel. Per il trasporto dei colli c’era una vettura appositamente adibita a bagagliaio. La “littorina” era adibita solo per il trasporto viaggiatori.