Nel periodo della tradizionale campagna olearia, dal 17 di ottobre al 15 di novembre, la città di Castelvetrano potrebbe offrire la possibilità di visitare il territorio arricchendo di cultura agricola, archeologica e museale le giornate dei visitatori.

foto. Kothon
L’iniziativa è volta ad offrire al pubblico, nazionale ed internazionale, la possibilità di trascorrere giornate diverse, lontano dalle quotidiane realtà urbane, in un contesto rurale, legato alla più tradizionale delle attività economiche siciliane, appunto la raccolta delle olive, la loro spremitura, la degustazione del pregiatissimo olio “a bocca di frantoio”. Questo servirebbe soprattutto alle strutture alberghiere che potrebbero avere l’opportunità della destagionalizzazione, ovvero l’allungamento della stagione turistica in mesi assolutamente poco produttivi.
Resta indimenticabile e impareggiabile scorgere l’olio nuovo che esce appunto dalla bocca del frantoio, avvertirne l’intenso caratteristico profumo, degustarlo immediatamente su fumanti spaghetti cotti al dente, oppure cosparso sui mezzi pani di frumento di tumminia, altra antica specialità agricolo-gastronomica di Castelvetrano.
L’occasione è buona anche per apprezzare il centro storico di Castelvetrano, con l’originalissimo sistema delle piazze. E’ un sistema urbanistico forse unico, risalente alla metà del secondo millennio, realizzato in gran parte dai Signori di Castelvetrano dell’epoca, i Principi Aragona-Pignatelli-Cortez.
Un centro storico ricco di monumenti pregevoli e di testimonianze storiche, capace di fare ripercorrere settecento anni di storia, dalla permanenza di Carolina d’Austria a Castelvetrano, alla rivolta dei Vespri contro i Francesi, alle rivolte risorgimentali, ai moti dei Fasci Siciliani, al dominio saporitiano a Castelvetrano e nelle vaste aree territoriali circostanti, alla presenza del filosofo Giovanni Gentile, alle testimonianze lasciate dal regime fascista, alla ripresa socio-economico repubblicana, alla presenza e alla cattura del bandito separatista Salvatore Giuliano. Non può mancare, naturalmente, una visita al Parco Archelogico di Selinunte con i suoi maestosi templi, vera e propria perla del patrimonio archeologico mediterraneo.
Questo movimento tiene a sottoporre all’Amministrazione Comunale questa proposta che servirebbe ad incentivare un turismo diverso da quello balneare. Questo è un presupposto essenziale, secondo noi, per iniziare un percorso di sviluppo turistico capace di attrarre attenzioni diverse dalle sagre paesane. Un turismo culturale incentrato sul sapere di chi, col sapere, ha fatto grande la nostra agricoltura.
Movimento Cittadino “ANDARE OLTRE”
Francesco Bongiorno, Stefano Amabile, Filippo Foscari, Fabio Di Maio, Giacomo Dolce, Alessandro Leone, Andrea Polettni, Francesco Di Pasquale, Vito Mandina, Fabio Sciacca, Andrea Catalano, Nico Rubino, Alessandro Danimarca, Alessandro Ampola, Alessandro La Cascia, Marco Cataldo, Gianluca Graziano, Giuseppe Salvo, Raffaele Palma.
AUTORE. Redazione