Perché non riusciamo ad amare la nostra cittadina?
Sarebbe bello poter approntare un’alleanza fra i cittadini di questa città. Un autentico e vero accordo civico trasversale che ci conduca a migliorare le condizioni della vita pubblica che ci accomuna in quanto cittadini.
Mi rendo conto che ognuno di noi ha vissuto anni grevi in cui, sia la così detta politica, che la vita sociale e culturale della nostra Castelvetrano non ha brillato per intensità; ma sono convinto che sia ormai tempo di dare inizio a una vera e propria rivoluzione socio culturale che parta da una corale assunzione di responsabilità: un atto d’amore condiviso verso la città in cui viviamo.
Senza voler scomodare lontanissimi esempi storici tratti dalla vecchia “prima Repubblica”, un significativo precedente si rinviene nel recente nostro passato politico, allorquando un gruppo di cittadini spontaneamente organizzati in comitato, riuscirono a trasmigrare quel movimento in una lista civica che offrì un forte segnale di impegno civico, di rinnovamento per la città e un nuovo sindaco.
Poi quell’importante esperimento elettorale e civico si esaurì, lasciandoci l’amaro in bocca per un’occasione preziosa che avrebbe dovuto renderci più coesi, al fine del mantenimento di quell’esperienza che invece si è spenta senza lasciare alcuna eredità. Per colpa di noi tutti, anche per esserci taluni tirati indietro. Ma spingendoci oltre il presente e il passato della nostra realtà cittadina, sarebbe davvero indispensabile che un serio ed impegnativo accordo civico si concretizzasse per il futuro della nostra palmosa civitas.
Penso alla realizzazione di una corale iniziativa che nasca sospinta dal concetto di “cittadinanza consapevole” che dovrà necessariamente imporsi alla coscienza di noi tutti nell’interesse delle generazioni future. Bisognerebbe intensificare gli sforzi per diffondere e radicare nei giovani il senso civico necessario per la crescita e la formazione socio culturale dei nostri futuri cittadini consapevoli. Alcune scuole si stanno fortemente impegnando in specifici progetti di formazione dei giovani alunni che vengono così coinvolti in corsi di educazione alla legalità. Un progetto scolastico che si sta svolgendo in un liceo della nostra città interviene su “la scuola, luogo di convivenza democratica” che chiaramente vuole allargarsi a tutto quanto il territorio comunale. Le iniziative dei singoli insegnanti però, anche se rappresentano un segno d’irrinunciabile vitalità dell’ambiente scolastico, non bastano da sole a coinvolgere l’intera societas. Anche la pubblica amministrazione dovrebbe assumere iniziative che sostengano l’obiettivo di una convinta diffusione del concetto di “cittadinanza consapevole”.
I piani d’intervento potrebbero essere diversificati e svolgersi attraverso convegni tematici e progetti d’intervento educativo della cittadinanza. E non intendo solo la pur necessaria multa del vigile urbano che dovrebbe punire chi compie un irrispettoso atto gettando dal finestrino della propria auto cartacce di ogni tipo.
La raccolta dei rifiuti urbani deve essere un’attività che coinvolge consapevolmente tutti i cittadini e bisogna che tutti noi impariamo a condividere, praticare e diffondere la raccolta differenziata. Ma prima di ciò è necessario l’impegno di tutti a comprendere che il rispetto ecologico del nostro territorio è fatto educativo che si riverbera sui nostri figli e sulle generazioni di futuri cittadini; per questo bisogna che il Comune ce lo rammenti mediante iniziative volte a determinare una forte sensibilizzazione sociale che coinvolta tutti noi castelvetranesi. Siamo tutti accomunati da una medesima triste e grama vicenda esistenziale urbana che, a causa della decadenza della qualità della vita cittadina, dovrebbe trasformarci in amici fraterni e complici coabitanti dello stesso territorio; oltre a scrollarci di dosso la nostra atavica malinconica rassegnazione, il comune obiettivo è la vera conquista di una “cittadinanza consapevole” e responsabile.
Si potrebbe cominciare con l’impegnarci nella corretta direzione di un “voto consapevole”, da donarci in tutte le scadenze elettorali: cerchiamo di scegliere i migliori fra noi, quelli che sanno responsabilmente incarnare la rappresentanza come altissima espressione di autentico servizio sociale. Pochi, ma vi sono.
Non è più il tempo di svendere il nostro voto indirizzandolo ai soliti personaggi politici che da anni ci hanno dato ampie prove di inadeguatezza. E’ tempo di un “voto consapevole” che premi e responsabilizzi colui che riconosciamo possieda le caratteristiche vere di un progetto per il futuro. E’ tempo di esercitare liberamente e consapevolmente il nostro diritto elettorale, senza farci guidare da “ingabbiamenti” psicologici clientelari o abitudinari.
Usiamo la nostra libertà di voto per scegliere i giovani che diano concreta prova di amore per il futuro della nostra città.
Francesco Messina
AUTORE. Redazione