L’assessore ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata ha firmato, lo scorso 19 aprile, i decreti di istituzione del parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa e del parco archeologico di Segesta, imprimendo un’accelerazione all’iter che ha portato al risultato definitivo.
L’importante iniziativa – spiega l’assessore Sgarlata su LiveSicilia – consentirà di dare concretezza all’esigenza sempre più avvertita, e già nelle finalità della legge regionale, di coniugare i valori della conservazione e della conoscenza del nostro patrimonio archeologico con quelli della sua valorizzazione e della sua migliore fruizione, tanto più se si riferisce a siti archeologici, quali quelli di Selinunte, Cave di Cusa e Segesta, le cui straordinarie evidenze monumentali si integrano in un contesto ambientale meritevole di adeguata valorizzazione.
Il parco vero e proprio – prosegue Sgarlata – da cui ha origine l’intera perimetrazione è quello che comprende le aree demaniali nelle quali insistono i monumenti più importanti e i resti archeologici che documentano la storia di tali siti: nel caso di Selinunte e della connessa area archeologica di Cave di Cusa, quella di una delle più importanti colonie greche di Sicilia, la cui fondazione si fa risalire alla seconda metà del VII secolo a.C.; nel caso di Segesta, quella della più importante città elima dell’isola.
Dei due parchi quello di Selinunte è formalmente istituito e, pertanto, per esso saranno vigenti le disposizioni normative contenute in un apposito regolamento allegato al decreto assessoriale, mentre quello di Segesta, con il provvedimento assessoriale emesso, viene individuato nell’area che ne costituisce il perimetro definitivo.
I due provvedimenti – conclude la Sgarlata – costituiscono un atto importante verso l’attuazione del sistema dei parchi archeologici regionali, istituito dal titolo II della legge regionale 20 del 2000 e che comprende, nell’articolazione prevista dal decreto 6263 del 2001, sedici aree archeologiche, tra le più importanti della Regione. Con i due decreti appena emessi, il Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa e il Parco archeologico di Segesta si aggiungono a quelli già esistenti di Naxos e di Himera, compresi nel suddetto sistema.
L’on. Giovanni Lo Sciuto aveva seguito l’iter procedurale di questo provvedimento, oltre ad esprimere viva soddisfazione per la firma del decreto ha dichiarato:
AUTORE. RedazioneE’ una svolta storica per Selinunte. Inizia un nuovo percorso che cambierà di molto il destino della zona archeologica più importante del Mediterraneo.
Dopo circa 20 anni, Selinunte sarà Ente autonomo. Ringrazio l’assessore Sgarlata per la sensibiltà mostrata nell’iter procedurale che ha portato a questo storico traguardo”.
… Che fattivamente si traduce in che cosa? Ci saranno ristrutturazioni nella gestione, si apriranno dei musei, si migliorerà l’afflusso turistico? Talvolta sembra che tutto cambi, a parole, salvo poi rendersi conto che nulla è cambiato. Tomasi di Lampedusa docet…
leggo sempre soltanto parole, sento sempre e soltanto parole, credo che la gente sia più interessata ai fatti è per i fatti che vi vota che paga le tasse e tutto ciò che ne segue, quando poi le persone si stancano ne segue un momento di stallo in cui chi comanda può fare ciò che vuole per un breve e piccolo momento, finchè poi la gente non impazzisce e diventa veramente tutt’altro che civile.
In pratica significa che……? Cosa e come cambierá? E per chi?
Voglio sperare che sia veramente una svolta storica per Selinunte, che serva ha cambiare il destino di chi ha puntato in Sicilia sul turismo, ultima vera risorsa della nostra terra. Sicuramente la nascita dell’istituendo Parco dovra servire ad innalzare i livelli occupazionali della zona. che possa dare una soluzione al futuro degli ex dipendenti novamusa che lavoravano alle biglietterie del Parco, e creare nuovi posti di lavoro per la tutela e la pulizia del Parco, da troppo tempo in stato di abbandono.
BUON GOVERNO A TUTTI.