Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, ha presenziato alla due giorni, organizzata da alcuni dei tanti amici storici del Prof. Rosario Di Bella, tra i tanti, Beppe Bongiorno, Alfredo Finotti e Giovanni Santangelo, per ricordare ad un anno dalla scomparsa l’illustre letterato castelvetranese.
Nella giornata di sabato 17 ottobre, presso il piazzale Martiri d’Ungheria, si è tenuta la cerimonia di scopertura della targa che ha intitolato all’emerito studioso, la strada che lo stesso ha percorso per 25 anni per recarsi presso il Liceo Classico Giovanni Pantaleo dove insegnava.
Alla presenza dei familiari, di un nutrito gruppo di studenti e di cittadini si è svolta la toccante cerimonia con gli interventi del sindaco e del senatore Bongiorno che hanno ricordato la cifra umana e professionale di “Sarino”, come veniva affettuosamente chiamato il prof. Di Bella.
Ieri pomeriggio, invece, presso la chiesa di San Domenico, piena come mai prima d’ora, si è tenuta una lectio magistralis, curata dall’insigne linguista, filologo e lessicografo italiano prof. Francesco Sabatini, per celebrare l’opera del Di Bella, raffinato “italianista”, studioso della lingua, della letteratura e della cultura italiana. Ad aprire i lavori il Sen. Bongiorno che ha ricordato con grande commozione la lezione di grande umanità che lo stesso Di Bella ha saputo infondere ai suoi allievi e agli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Nel suo intervento di saluto il Sindaco ha così commentato: “Ho avuto l’onore da Sindaco di aver contribuito a scrivere una bella pagina di storia di questa città. La partecipazione della cittadinanza e il coinvolgimento emotivo che si respirava in tutti i momenti della due giorni, hanno doverosamente onorato un galantuomo di altri tempi.”
Dopo gli interventi istituzionali ha preso il via la lectio del professore Sabatini, conosciuto per essere ospite fisso della trasmissione di Rai Uno Mattina in Famiglia, che e’ anche presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito dell’Università Roma Tre. Sabatini ha analizzato “La formazione delle lingue di cultura. L’intreccio del siciliano con la nascente lingua italiana”, richiamando implicitamente la passione per la lingua e la cultura italiana del Di Bella”.
AUTORE. Redazione
Io oggi…a quaranta anni passati, se qualche “forestiero” mi chiede il nome di una via, non riesco a rispondere. Altra nuova moda…
Certo, da un po’ di tempo a questa parte, di cose strane a Castelvetrano se ne sentono e vedono tante da mettere in seria difficoltà la comprensione del normale cittadino. Non si riesce a capire quale sia la strada intitolata al Prof. Di Bella, perché provenendo da piazza Regina Margherita (Ferruccio Vignola), ed imboccando la strada, oggetto della nuova intitolazione, in alto a sinistra presso l’angolo dell’abitazione, permane ancora la vecchia denominazione Via Martiri D’Ungheria. Quindi la strada, lunga appena m. 40, ha due intitolazioni…… a secondo da dove si proviene. Se si proviene dalle scuole (a salire) la strada si chiama via Rosario Di Bella, se si proviene dalla Piazza Regina Margherita la stessa strada si chiama via Prof. Rosario Di Bella. Complimenti per l’accortezza.
CORREZIONE ALL’ULTIMO RIGO DEL MIO PRECEDENTE INTERVENTO. LEGGASI COME SEGUE:
“se si proviene dalla Piazza Regina Margherita la stessa strada si chiama via Martiri D’Ungheria.
Come sempre, il signor Napoli ha ragione. Sono andato a controllare questa mattina. Praticamente, al prof. di Bella, visto come sono posizionate le tabelle, è stato dedicato un metro di strada. Che figura! Un comune allo sbando, mancu ‘na balata vi firati appizzari !
…la balata l’appizzaru a tutta la Città, ferita, mortificata, offesa, vilipesa, abbandonata, sporca, incattivata, degradata, confusa, arretrata, annerita, decivilizzata, angheriata, stuprata, maleamministrata, emarginata, isolata, allagata, impoverita, violentata, spaventata, etc.etc.etc……..
Vito P.