In 7 giorni di operazioni subacquee sono stati neutralizzati 50 pericolosi ordigni esplosivi risalenti alla seconda guerra mondiale, ripristinando così la sicurezza della navigazione e della balneazione in molte località italiane
Dal 12 al 19 luglio 2019 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta, La Maddalena e Taranto hanno concluso diverse operazioni subacquee nelle acque della Sicilia, della Sardegna e della Puglia attraverso le quali sono stati neutralizzati 50 pericolosi ordigni esplosivi.
In Sicilia il Nucleo SDAI di Augusta è intervenuto d’urgenza su richiesta della prefettura di Trapani rispettivamente a Marinella di Selinunte, dove ha bonificato 41 proiettili d’artiglieria a soli 2 metri di profondità ed a 30 metri dalla costa, ed a Tre Fontane dove a rimosso 1.000 munizioni da mitragliatrice da un relitto di un Piaggio P108, un aereo italiano dell’ultimo conflitto che si trovava a 34 metri di profondità.
Ecco le foto della Marina Militare
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 18.882 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 13.961 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.
Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.
Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di COMSUBIN che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.