“L’assessore Regina sulla Riserva orientata del Fiume Belice ha mentito”, lo ha dichiarato in aula il consigliere provinciale Marco Campagna, presentando l’interrogazione sullo stato di abbandono e degrado della Riserva Orientata del Fiume Belice.
Lo stesso aveva presentato il 28 luglio 2009 un’interrogazione dove chiedeva l’intervento urgente dell’Amministrazione provinciale per restituire davvero significato di “Riserva Naturale” a quella che appariva essere solo un lembo di terra abbandonata all’incuria e alla sporcizia, oltre ad essere poco fruibile da parte dell’utenza e non valorizzata per la sua naturale destinazione. In quell’occasione l’assessore Regina aveva replicato “L’amministrazione ha la stessa attenzione per il sito di Selinunte che per le altre Riserve. Sistemata quella del Bosco d’Alcamo e dopo quella dello Stagnone passeremo a porre fine alle inconvenienze segnalate in ordine alla Riserva della Foce del Fiume Belice….”.
E invece ad oggi le inconvenienze e lo stato di abbandono della Riserva del Fiume Belice è rimasto tale. Anzi la situazione è peggiorata. Nessun intervento è stato messo in atto, sia per la pulizia, per la sicurezza e per l’accessibilità. La via di ingresso alla Riserva da via Pitagora, molto utilizzata da turisti e non, da famiglie con bambini, è poco fruibile e pericolosa in quanto sono rimasti solamente i paletti di ferro che escono dal terreno rispetto ai gradini, divenendo dei trabocchetti per chi accede alla Riserva per quella via.
Rimane il fatto che anche per questa stagione estiva, che rappresenta il momento di maggiore fruizione e frequentazione della Riserva orientata del fiume Belice, questa è rimasta solo un lembo di terra abbandonata all’incuria e alla sporcizia, oltre ad essere poco fruibile da parte dell’utenza e non valorizzata per la sua naturale destinazione.
Non basta autorizzare la messa in posa di alcuni ombrelloni se poi si abbandona al degrado e all’incuria la Riserva.
Evidenziando, inoltre, che la Riserva del Fiume Belice è l’unica Riserva della provincia che dovrebbe consentire l’accesso ai diversamente abili, e quindi permettere anche un turismo sociale, tanto pubblicizzato da questa amministrazione in una recente pubblicazione.
E invece, numerose sono state le lamentele di turisti e cittadini, anche attraverso email di protesta per lo stato di abbandono della Riserva.
L’inerzia dell’Amministrazione è intollerabile e inaccettabile.
“Se questa amministrazione non da seguito a quanto dichiarano i suoi assessori, se non risponde adeguatamente alle interrogazioni che gli vengono sottoposte dai consiglieri provinciali nell’interesse del territorio e dei cittadini, credo che allora dovremo intraprendere iniziative più contundenti per denunciare l’inerzia amministrativa sempre a discapito di una parte del territorio.”