Allarme in Provincia di Trapani per il procuratore Marcello Viola. La sua scorta è stata raddoppiata per troppe intimidazioni.
Oggi viene resa nota la notizia che lo scorso 19 aprile, un’auto con i vetri oscurati e con a bordo almeno tre uomini ha braccato l’auto blindata del procuratore.
Un inseguimento, durato una quarantina di minuti, da parte di un’Audi con affiancamento sulla Palermo-Trapani, l’autostrada che ogni giorno il magistrato percorre per andare in ufficio. Tutto è successo intorno alle 8 del mattino. La macchina del procuratore ha toccato i 200 km/h per cercare, invano, di seminare gli inseguitori che si dileguano, per scelta loro nei pressi dello svincolo di Trapani.
E’ il giudice a raccontare quei momenti sul quotidiano Repubblica: “Quell’auto è stata a strettissimo contatto con la nostra per un bel pezzo, poi si è dileguata”.
Viola aggiunge: “Come si può stare? Certo non tranquilli, ma andiamo avanti”.
L’episodio e’ avvenuto il giorno prima di un’udienza prevista alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, alla quale lo stesso Viola e i suoi sostituti hanno chiesto il sequestro e la confisca del patrimonio dell’imprenditore Carmelo Patti, patron della Valtur, valutato circa cinque miliardi di euro.
Le inchieste più importanti, seguite dal procuratore, sono quelle che stanno colpendo gli affari legati all’ultimo boss di Cosa nostra da catturare, Matteo Messina Denaro. Poi ci sono la richiesta di misura di prevenzione per il patron della Valtur, Carmelo Patti, fino all’inchiesta sul vescovo monsignor Francesco Micciché.
Sull’androne e l’ascensore della sua casa palermitana sono comparse alcune scritte: “Viola morirari” e al suo ufficio sono state recapitate decine di lettere con scritte intimidatorie.
Aggiornamento di venerdì 25 maggio
Adesso, si conoscono i nomi degli inseguitori. Sentiti dalla procura di Caltanisssetta, competente per territorio, i due hanno dato una spiegazione che è sembrata plausibile: genero e suocero pigiavano l’acceleratore a tavoletta per raggiungere l’aeroporto Birgi e non perdere un volo. L’episodio si è quindi ridimensionato. L’inchiesta rimane aperta, ma i due non sono indagati. A confermare la ricostruzione, il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari.
Una recente intervista sulle scorte ai magistrati
Radio Manà Manà intervista Gaetano Montalbano dell’Associazione “S.O.S. Democrazia” sulle vicende della riduzione della scorta al Magistrato Salvatore Vella e dei problemi che è costretto ad affrontare il Testimone di Giustizia Ignazio Cutrò.
AUTORE. Redazione
…immagino che in 40 km abbiano avuto modo di leggere la targa…o forse non l’aveva?
Sempre così ….i giusti nelle fauci dei delinquenti….spesso autorizzati……dal sistema…..
Spero vivamente che il procuratore Viola continui a perseverare nei suoi valori di giustizia…
Signori! scusate ma stiamo scherzando? Una macchina insegue la scorta per 40 chilometri e non si riesce a bloccarla dentro un autostrada? la stradale dov’ era al mare?!
Ummagumma…quella è l’autostrada dei fantasmi…io la percorro di notte spessissimo e faccio anche 75-80 km senza incontrare nessuna altra macchina…che ci deve andare a fare la stradale?…Ora vado un attimo fuori tema ….una volta sola mi è successo che partendo da castelvetrano arrivato alla famosa ampia piazzola di sosta mi vedo sventolare una paletta della stradale!!!…e mi hanno fermato…Dico ma è legale fare i posti di blocco (non segnalati) in autostrada?…Penso proprio di no…e purtroppo non ho denunciato la cosa…
“Trapani, identificati gli uomini che seguivano il procuratore”
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/05/24/news/scatta_l_allarme_a_trapani_inseguito_il_procuratore-35806096/index.html?ref=search
magari alla fine si scopre che si trattava di un tuner a bordo del suo bolide con i vetri oscurati che voleva vedere chi delle due auto la spuntava.
Nelle autostrade capitano spesso questi “duelli” fra auto “pepate”, sicuramente l’auto su cui viaggiava il procuratore era sprovvista di lampeggiante.
autostrada… una trazzera costruita perchè l’italia si vergognava di avere un territorio semi feudale come la valle del belice,in mano a mafiosi e accoliti. in questo territorio lo stato ,come le precedenti dominazioni spagnola e borbonica, ha abdicato a tutte le sue funzioni. questo le manifestazioni antimafia che si susseguono anche a castelvetrano non lo dicono. facciamo un’inchiesta sulla mafia per conoscerla…e facciamoci un mea culpa..ci sono ancora baroni e principi, e i loro guardiani ,i mafiosi ,prendono le loro redini e si sono sostituiti alla ex classe padronale, terre e beni.. con questo basta capire portella e le uccisioni dei sindacalisti e la paura dei rossi, d i cui giuliano aveva paura, perchè anche lui per vivere era un curatolo attaccato ai mafiosi, altro che povero sprovveduto …
@ Peppe
I posti di blocco delle f.d.o. vanno preventivamente segnalati, come per il controllo elettronico della velocità. Difatti, diversi giudici di pace hanno un gran lavoro relativo a procedure di ricorsi presentati da automobilisti.
Come a Marinella di Selinunte, anni fa, quando la municipale inizio’ a mettere gli autovelox sulla SS115, appena iniziarono a piovere ricorsi su ricorsi per omessa segnalazione di tale controllo, subito la strada venne dotata di segnaletica a norma di legge.
suo padre aveva comprato terre coi proventi dell’emigrazione americana, e aveva paura che gliele espropriavano, ecco perchè aveva in odio la classe contadina,forse suo padre gliene parlava e aveva paura di ritornare a livello di pezzente. giuliano non aveva amore per i contadini x era l’ultima classe, la miseria… altro che protezione.. sfatiamo questa immagine di cavaliere dei poveri.che cosa dovevano fare a giuliano i comunisti…. chi era vicino a lui ,l’unica cosa che doveva fare per aizzarlo, era fargli balenare l’esproprio delle terre paterne…sappiamo come è andata finire..
La mia piena solidarietà al giudice Viola. Capisco cosa si prova quando si viene accostati da un’autovettura o da una moto sospetti.
Non c’è stata nessuna intimidazione; si trattava di due tizi che correvano all’aeroporto.
@Zoccaro:
Quindi ho raguione dicendo che avrei dovuto denunciare la cosa?…A questo punto spero che mi succeda nuovamente…e molti agenti di erano castelvetranesi…
quindi da più di un mese “PAGHIAMO” una scorta allargata per il suddetto….
Quod Erat Demostrandum