E’ un fenomeno sociale devastante, una strage continua, la prima causa di morte tra i giovani italiani: gli incidenti stradali, che procurano ogni anno migliaia di defunti e di feriti gravi e che sono, purtroppo, all’ordine del giorno delle cronache in tutta Italia.

E’ stato questo il tema trattato ieri nell’aula magna dell’Istituto Tecnico G.B. Ferrigno durante un convegno organizzato con la collaborazione della Dirigente scolastica D.ssa Giulia Flavio e che ha visto la partecipazione di circa 170 studenti. Grazie all’iniziativa del Lions e del Leo Club di Castelvetrano, a cura dei rispettivi Presidenti, Marcello Farruggio e Giovanna Agate, si è affrontato un tema così scottante, che dovrebbe essere portato alla massima attenzione dei giovani e delle loro famiglie.

Dopo il Saluto del Presidente Farruggio, docente dello stesso Istituto Ferrigno, sui temi riguardanti l’incidentalità e la sicurezza stradale si sono avvicendati i vari relatori: la Dott.ssa Maria Cristina Passanante, specializzata in psicologia giuridica, il Tenente Antonio Odoroso, Comandante del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Castelvetrano, l’Ispettore Pietro Paladino, comandante della Polizia Stradale di Marsala e l’Avvocato Vito Signorello, legale esperto di sicurezza stradale e membro del Lions Club.

Lo scopo della campagna di informazione organizzata dai Lions e dai Leo è quello di promuovere la cultura della sicurezza stradale e di ridurre il numero di morti e feriti da incidenti stradali. L’intento è di informare e sensibilizzare i giovani sull’importanza di modificare i comportamenti e le abitudini quotidiane, promuovendo la cultura della sicurezza stradale e la diffusione di comportamenti e stili di guida corretta.

Da una ricerca dell’ANIA (Fondazione per la sicurezza stradale) di qualche anno addietro è scaturito che “i ragazzi pensano che l’incidente sia frutto della fatalità o della responsabilità altrui; ciò, sommato al senso di onnipotenza tipico delle classi d’età giovanile, genera un mix deflagrante che porta i giovani a ritenere che l’incidente a loro non capita.

Questo approccio non spinge ad una radicale modifica del comportamento alla guida e porta al cosiddetto “paradosso del giovane guidatore” secondo il quale ogni volta che un guidatore inesperto mette in atto un’imprudenza senza pagarne le conseguenze, si rafforza nella sua convinzione di essere immune dai rischi di incidente stradale. Naturalmente l’obiettivo non è quello di aspettare che questo circolo vizioso venga interrotto da un incidente, ma quello di mettere in atto strategie di intervento, capaci di contrastare le pericolose tendenze “fataliste” di fronte all’incidentalità stradale”.

Dai dati raccolti da un questionario distribuito a cura dell’ANIA tra 5.000 giovani è risultato quanto segue:
• il 28,1% degli studenti ammette di parlare al cellulare mentre guida;
• il 19,4% confessa di aver guidato in stato di ebbrezza;
• il 16,8% non rispetta lo stop del semaforo rosso.

E sono dati e percentuali che negli anni si sono incrementati, non sono diminuiti.
Disgraziatamente risultano troppo spesso vane le raccomandazioni delle famiglie e delle scuole. Ma sostenuti dal Club maggiore, i Leo di Castelvetrano ci provano a portare il loro messaggio ai giovani del territorio e continueranno la loro attività socialmente molto utile in altre occasioni e con altre scuole.

L’addetto stampa del Lions di Castelvetrano Antonio Colaci

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