L’incidente mortale di sabato mattina sulla strada statale 118 a Castelvetrano fa riflettere sugli sforzi e i sacrifici che pesano sui tantissimi lavoratori pendolari. Il Circolo del Partito Democratico di Partanna – in un documento – ha sollevato la questione, proprio perché a fare i pendolari sono anche molti cittadini partannesi: «Alcuni nostri concittadini si trovano quotidianamente a percorrere quelle stesse strade e a usare quegli stessi mezzi di trasporto coinvolti sfortunatamente nell’incidente. Con i mezzi pubblici o con l’auto di proprietà, spostarsi quotidianamente per raggiungere il luogo di lavoro o di studio è qualcosa che fanno 30 milioni di italiani», scrivono nel documento.

Quello del pendolarismo è un fenomeno in continua crescita e molte sono le cause: «La precarietà del lavoro, il carovita delle città più popolose, l’assenza delle reti sociali che contraddistinguono le piccole cittadine, la delocalizzazione delle aziende, l’assenza di politiche per le famiglie e le giovani coppie». Il Circolo Pd tira in ballo il rapporto Censis-Michelin 2018, che spiega come un pendolare in Italia fa in media circa 29 km al giorno e impiega circa 57 minuti: «Un tempo prezioso, rubato al sonno o ad altre occupazioni».

Ecco perché è necessario parlare anche di infrastrutture obsolete e mezzi pubblici (come, ad esempio, la rete ferroviaria locale) lenti. «Questo dovrebbe essere da spunto di riflessione su cosa migliorare e dove l’investimento pubblico dovrebbe essere indirizzato sul nostro territorio, magari migliorando le infrastrutture di trasporto pubblico, ed evitando di depotenziare o chiudere importanti presidi sanitari locali», dicono ancora gli uomini del Pd di Partanna.

L’incidente di sabato scorso sulla Ss119.

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