In queste ore è in volo verso Addis Abeba la vedova dell’archeologo Sebastiano Tusa, Valeria Li Vigni, dove giungerà per riportare in Italia le spoglie del marito. Dopo sette mesi dopo il tragico incidente aereo dell’Ethiopian Airlines, in cui persero la vita 157 persone (tra questi otto italiani) i resti del corpo di Tusa sono stati ricomposti. Valeria Li Vigni, con un volo della compagnia di bandiera etiope, porterà le spoglie del marito dapprima a Roma Fiumicino e, poi, con un volo interconnesso, sino a Palermo. «Sto partendo adesso per stare il meno possibile in quei posti che mi rievocano momenti terribili» ha detto la Li Vigni prima di imbarcarsi. I parenti delle altre vittime italiane sono già partite ieri.

Le spoglie saranno trasferite a Palazzo d’Orléans per l’allestimento della camera ardente che durerà due-tre giorni e sarà aperta alla cittadinanza. Poi avverrà la cremazione al cimitero dei Rotoli e l’urna cineraria sarà custodita nella chiesa di San Domenico, a fianco delle spoglie del giudice Giovanni Falcone. Nella stessa chiesa sono tumulati anche Francesco Crispi, Giuseppe Pitrè e Camillo Finocchiaro Aprile.

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