Il centenario della nascita di don Antonio Riboldi è stato il pretesto per la pubblicazione del volume «Don Riboldi, 1923-2023» (sottotitolo «Il coraggio tradito»), presentato, davanti ad un nutrito pubblico, nella sala consiliare del Comune di Santa Ninfa, alla presenza dell’autore, il giornalista Pietro Perone.
Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Lombardino e la successiva introduzione del presidente del Consiglio comunale, Carlo Ferreri, a dialogare con l’autore sono stati il poeta Biagio Accardo e il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella. Dal confronto a più voci è scaturito 
un ritratto esaustivo e argomentato della figura pastorale e sociale di Riboldi, che durante la sua lunga permanenza a Santa Ninfa (dove arrivò nel 1958) fu ribattezzato «don terremoto» per il suo attivismo nel denunciare i ritardi nell’opera di ricostruzione. In seguito, nominato vescovo di Acerra, in Campania, fu in prima linea nella lotta alla camorra. È scomparso nel 2017.
Il ricordo del suo passaggio nel Belice, e a Santa Ninfa in particolare, è tutt’oggi vivo, specialmente tra chi visse da testimone privilegiato quell’esperienza per molti versi esaltante. (In allegato alcune foto dell’incontro)
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