Leggo con stupore la notizia, pubblicata mercoledì 5 ottobre dal Giornale di Sicilia sulla cronaca di Castelvetrano, di una rissa davanti ad un locale.
Al di la della tardiva pubblicazione di un fatto accaduto la notte tra sabato e domenica (1-2 ottobre), la definizione di mini rissa e l’omessa indicazione del luogo ove è accaduto il fatto (via Marconi davanti alla agenzia Mondo’s) desta sorpresa. Sembra infatti che il giornalista abbia voluto minimizzare sui fatti accaduti ed evitare il collegamento con altri episodi che continuamente si verificano nei luoghi teatro della rissa.
Vorrei capire la definizione di “mini rissa” in quanto sabato notte c’è stato il coinvolgimento di più persone, due sono finite in ospedale, uno con la testa rotta da un violento colpo inferto con una bottiglia di birra ed un altro con una profonda ferita al collo. Sono intervenute le ambulanze ed i carabinieri. Davanti la porta dell’agenzia c’era una pozza di sangue e finanche il gradino della banca vicina era sporco di sangue. Mi chiedo allora cosa è una rissa? Forse chi scrive l’articolo la definisce tale solo se ci scappa il morto!
O la definizione minimalista serve a coprire le responsabilità dei gestori del “noto locale” che non rispettano le regole? Si vuole ad ogni costo coprire le responsabilità di chi sfrutta la movida per lucrarci sopra a dispetto dei luoghi, del centro storico, dei residenti e di tutte le regole del vivere civile?
Da tempo i residenti hanno sporto denunce per danneggiamenti a portoni, autovetture in sosta e schiamazzi nelle ore notturne. Lo scrivente assieme ad altri residenti ha inoltrato formale querela contro il titolare del “noto locale” per disturbo alla quiete pubblica. Si contano a decine le telefonate alla Pubblica Sicurezza e all’Arma dei Carabinieri con richieste di interventi per schiamazzi e risse.
Di mini risse ne succedono decine ogni sera di apertura dei locali e nessuna notizia finora è stata data dai giornali.
C’è da dire solo che gli schiamazzi cessano solo dopo ripetuti interventi delle forze dell’ordine chiamate dai residenti esasperati.
Questa mia doverosa precisazione serve a chiarire cosa succede durante la movida dei fine settimana in pieno centro storico nelle vie D’Alessi e Marconi.
Per la risposta di Maurizio Mazzola (U|X Fashion Cafè Club) : clicca qui
AUTORE. Ing. Gaspare Polizzi
Di locali in quelle vie ce ne sono quattro ed altri stanno per aprire….fa strano che si punti il dito contro un solo “titolare”, un solo “noto locale”, un solo “irrispettoso delle regole”…..
Allora mi chiedo, ferma la palese, condivisa e assoluta condanna di simili atti bestiali ed incivili accaduti, se in questa faccenda pesi di più il sacrosanto diritto del cittadino a che vi sia rispetto delle regole e delle leggi da PARTE DI TUTTI I GESTORI, più o meno NOTI, oppure si possa intravedere un deciso accanimento verso una sola di queste attività, nel qual caso bisognerebbe palesare, per correttezza morale, le vere ragioni di tale accanimento!
Forse un’attività troppo prossima a casa propria, oppure gusti musicali discutibili, o ancora una clientela sgradevole…..non me ne vengono altre se non una….ma preferisco ometterla perchè il solo pensiero che possa essere quella mi crea disgusto!
Un’ultima considerazione ma che ritengo fondamentale, ad oggi credo che per aprire un’attività bisogna avere una quantità di autorizzazioni e permessi che la metà basterebbe….e credo altresì che gli organi deputati al rilascio prima ed al controllo dopo, svolgano egregiamente le loro attività, altrimenti si commetterebbero fin troppi reati ed omissioni!
Almenocchè non sia accaduto proprio questo e quindi ci si può aspettare a breve una valanga di arresti, dagli uffici comunali per arrivare alle forze dell’ordine, cosa che francamente ritengo alquanto improbabile, temo che il mio libero pensiero propenda più per il secondo piatto della bilancia!
Ma poichè di libero pensiero sempre si tratta attendo che qualcun altro esprima il proprio in merito.
Cordialità
Buonasera…intervengo come cittadina e cliente dei locali del centro storico via D’alessi e Marconi. Ritengo poco opportune e forse anche un po’ tendenziose,le domande che l’ing.Polizzi pone ad altri lettori…dire che ci sono gestori di un “noto locale” che non rispettano le regole,lascia intendere che ci sia qualcuno che non le faccia rispettare.
Chi non è in grado di svolgere il proprio lavoro,le forze dell’ordine o i “noti gestori” del “noto locale”?
Concludendo suggerisco, x una maggiore sicurezza all’esterno dei locali,che le forze dell’ordine o comunque chi è preposto alla sicurezza pubblica, sostino nelle vicinanze dei locali x una migliore vigilanza,affichè si evitino questi spiacevoli episodi,garantendo un divertimento “sano” .
Non penso che questo o quel locale, questa o quella piazza siano il “problema”. Ritengo che l’inciviltà non ha limiti e non ha confini, sarebbe forse utile che ogni tanto i genitori di questi ragazzi “caldi” si facessero qualche passeggiata di notte, per vedere come si comportano, con chi camminano, che cosa fanno, come si divertono. Forse, di fronte ad un discreto occhio vigile di tutta la collettività, i facinorosi avrebbero meno voglia di menare le mani e magari di godersi la compagnia, gli amici ed il bicchiere di vino in santa pace, col piazere di divertirsi.
Il problema non é il locale, ma chi dopo un paio di birre comincia a sentirsi Kenshiro. Ok per gli schiamazzi, la musica a tarda ora, ma l’equazione locale notturno=risse e disordini scusate, ma é una minchiata pazzesca.
Comunque: non scendiamo in difese d’uffico non richieste. Se l’ingegnere ha fatto riferimento ad un locale, non é per le tendenze sessuali dei titolari o robe del genere, ma perché soggettivamente ritiene che sia il più “indisciplinato”. Smettiamola di considerare i gay una sorta di specie protetta o una minoranza bersagliata a tutti i costi. Chi sbaglia, gay o meno, sbaglia e basta.
X Moni, si magari sperperiamo denaro pubblico per mettere la polizia in tenuta antisommossa davanti ai locali, un pò come allo stadio. Smettiamola.
A Castelvetrano l’ inciviltà la fa da padrona, a Castelvetrano la birra, la vodka e vi var cocktail costano meno dell’acqua, la domenica mattina si potrebbe riempire un camion di bottiglie di birra.
Non per puntare il dito sui locali, ma se limitassero la distribuzione degli alcolici?
E poi siamo sicuri che tutti i gestori più o meno noti non abbiano “amici” nelle forze dell’ordine, al comune, tra gli ispettori che magari si accontentano di qualche bel regalo, pur di chiudere un occhio anzi pardon due occhi.
E al giornalista che minimmizza l’accaduto farei ripetere l’esame di abilitazione,o consultare Wiki per il significato di rissa che è comunque un reato.
La responsabilità non ricade sui gestori dei locali, che con la loro intraprendenza, hanno saputo dare ossigeno all’economia castelvetranese ormai da anni in profonda crisi.
Piuttosto con vivo rammarico faccio presente lo scarso controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine. A cominciare dalla polizia municipale, super impegnata a notificare contravvenzioni per “soste selvagge di veicoli” che sporgono di pochi centrimetri fuori dalle strisce.
Facciamoci un esame di coscienza prima di sentenziare.
La rissa è avvenuta all’esterno del locale, per cui garantire la sicurezza è dovere delle istituzioni.
Esprimo la mia più profonda e sincera solidarietà verso coloro che, con profuso impegno e abnegazione, sono riusciti a far riemergere la movida castelvetranese.
Parma, 07 10 11
La verita’ che a Castelvetrano certi pub attirano una certa clientela,forse per via dei prezzi accessibili o per i particari “lussi” che danno ai loro clienti fregandosene altamente delle regole,sabato difronte l’uscita di certi locali il marciapiede e la strada era un tappeto di bottiglie di birra(molto pericolose perche’ possono essere lanciate o usate per ferire,come’ successo;io ero presente alla zuffa,questa secondo me e’ l’attivita’ di vigilanza che dovrebbero fare le forze dell’ordine,punendo quei locali scorretti che fanno tutto cio’,ma non con multe ma con una chiusura momentanea dell’attivita’,le forze dell’ordine sono un organismo attuo a vigilare sull’incolumita’ del pubblico cittadino e della collettivita’ intera,il loro controllo mi riferisco al precedente commentatore alessandro e’ fondamentale,non spermeriamo denaro tirandoli in ballo,paghiamo le tasse anche per questo…
Alessandro ciò che scrivi , capirai bene, è di una certa gravità, non mi stupirei se domani “qualcuno” ti chiamasse come persona informata sui fatti o peggio ancora ti querelasse!
Amici tra le forze dell’ordine, bei regali….io sarei più cauto nel fare certe affermazioni….ma, alla fine, libertà anche in quello.
@ Malph
Caro amico, come vedi ci si ritrova a commentare lo stesso articolo..
Dici bene quando parli di giudizio soggettivo, perchè non v’è oggettiva ragione che l’Ing. o chi per lui si scaglino contro quel singolo locale!
Ti voglio dire perchè mi consta personalmente, che da quel locale non esce una sola bottiglia di vetro, che c’è un servizio di sicurezza all’ingresso e che a fine serata, gestori e dipendenti, armati di scope e palette, ripuliscono la strada e la piazza.
Non so cosa accada negli altri locali vicini, quindi non punto il dito contro l’uno o l’altro, ma è evidente che le bottiglie ci sono quindi da qualche parte arrivano, magari anche da casa.
In merito all’attacco frontale e continuo contro il “noto locale”, se dopo tutte le denunce e lamentele formali ancora questo locale continua la sua attività, ritengo ci sia una ragione (…e non quella di Alessandro!), probabilmente risiede nel fatto che il giudizio sia eccessivamente soggettivo e quindi non giustificato da fatti oggettivi e constatabili!
Da li la domanda che ancora attende risposta….cosa si cela dietro tanto, continuo, smodato e “soggettivo” accanimento?
Attendiamo…..
Saluti.
Alessandro come puoi notare tu stesso dai commenti, le forze dell’ordine sono OBBLIGATE ad intervenire e vigilare sul territorio…pensa che meravigliosa intuizione dello stato!!!
In ogni citta’ del mondo la polizia è presente nei pressi di discoteche o locali notturni di ogni genere,perchè “alzando un po’ il gomito”,qualcuno potrebbe perdere il controllo. Il locale ha l’obbligo di vigilare al suo interno,evitando ad esempio, l’uscita delle bottiglie in vetro come vino o birra. Ma spesso sai cosa accade? che i ragazzi vengono gia’ ben forniti da casa e talvolta non consumano neppure perchè ubriachi alle 23.00.
concludendo,ritengo sia un problema di buona educazione…materia da introdurre anche nelle scuole,senza la quale saper vivere, diventa impresa assai ardua e difficile.
cocnordo con br@vo, la movida del fine settimana c’è in qualsiasi città e, ringrazio Dio che c’è.. I gestori dei locali hanno dato un pò di linfa al centro storico che, prima pareva un deserto, per nn dire un rifugio per tossici o altro..
Senza dubbio condanno quello che è successo, però la colpa nn è dei gestori, ma della mancanza di controlli..Nn si può per colpa di 4 cretini presuntuosi rovinare quel che di buono si è creato.
Posso dire che Castelvetrano nei fine settimana è diventata punto d’incontro anche per molti ragazzi che vivono nei paesi limitrofi, e questo può essere solo un bene..
Saluti, spero che questo fattaccio nn implichi conseguenze ulteriori per la nostra città.
Un appunto. A Mazara e Marsala -aspé, anche a Selinunte- più volte la birra mi é sta servita nei bicchieri di plastica tipo “Cristal” da 300cc. Mi é stato detto difatti che per motivi di ordine pubblico da tot orario era proibito uscire dal locale con le bottiglie di vetro o i bicchieri. Perché non cominciare applicando questa semplice regola?
Vorrei rettificare la mia reply precedente: fermo restando l’inconsistenza dell’equazione, bisognerebbe pure avere il senso civico di non servire il quarto cocabuton alla stessa persona.
io ho un trascorso, un presente e penso anche un futuro di frequentatore di locali, discoteche, movida in genere e chi più ne ha più ne metta. La rissa ci può stare, ci sono sempre state e ci saranno sempre, ma c’erano anche negli anni 60 e (sopratutto) 70. Anni in cui anche persone come il primo scrivente, Ing. Polizzi, penso possa esserne stato testimone come noi oggi. Quindi …c’è poco da fare…fare chiudere i locali, ne sconsiglio l’idea poco di classe da parte di chi ne potrebbe farebbe proprio pensiero.
Una cosa che per iniziare si potrebbe fare e che poi, se ci fate caso, una precauzione simile avrebbe evitato di far degenerare la “mini rissa” accaduta, in quello che (leggo), ha provocato uso di corpi contundenti e conseguente sangue.
VIETARE LA CONSEGNA AI CLIENTI DI BOTTIGLIE O BICCHIERI DI VETRO!!!….a tutto il resto non c’è soluzione… per tutto il resto…manco Mastercard ci pò!!!
…e poi del resto in tutto il Mondo, in tipologie simili di locali, si usa fare così….
Allora, andiamo per punti.
1 colui che scrive l’articolo punta il dito contro un solo locale. il motivo? sarà quello che lo disturba di più. sarà quello più vicino alla sua camera da letto.
2 a quanto pare la bottiglia di birra usata per l’aggressione era da 66 cl. questo tipo di birra non viene venduta nei locali destinati alla consumazione di alcolici.
3 tutte queste risse a cui ha assistito ogni notte l’ingegnere io non le ho mai viste (ogni venerdi e sabato notte io frequento sempre quella zona)
4 la clientela che frequenta “quel locale” è di un certo tipo e dentro “quel locale” non c’è mai, ripeto MAI, stata una rissa.
5 L’alcol a Castelvetrano costa poco? ma che cavolata è mai questa? 5 euro un drink o 4 una birra a me sembrano prezzi da luogo turistico. Per rimanere in tema, sabato mi sono accorto che dentro il bagno di uno di questi locali, c’erano ragazzi che consumavano superalcolici in bottiglia rigorasamente portati da casa.. Le ragazze dalle grandi borse facilitano l’ingresso di queste bottiglie. Poi dite di limitare la vendita di alcolici? Vai da un panettiere e digli di limitare la vendita del pane perchè il paese sta diventando troppo obeso.
6 Le forze dell’ordine sono presenti in tutti i luoghi di movimento giovanile in tutta l’Italia. noi abbiamo una concentrazione di migliaia di giovani in una via. ” carabinieri parcheggiati a dormire li davanti non farebbero altro che bene.. ma sotto questo punto non ho finito.. c’è una norma che autorizza i locali, o chi per loro, a chiedere al comune la prestazione di servizi di ordine pubblico, a pagamento. Mi sa che già ci hanno pensato e dal prossimo sabato vedremo gli agenti della municipale per le strade e pagati dai gestori di tutti i locali..
Piena solidarietà all’Ing. Polizzi ed intervengo per dire anche la mia.
Se i cittadini giustamente denunciano comportamenti “delinquenziali” da parte di alcuni ragazzi facinorosi che sotto l’effetto dell’alcool commettono danneggiamenti a cose e persone, per non parlare dell’indecenza di alcuni che si permettono di “pisciare” nella pubblica via, non da meno intervengo anche a favore dei gestori dei locali della movida castelvetranese che muniti di regolare autorizzazione svolgono un lavoro nel rispetto delle norme di legge, dei regolamenti e nel rispetto delle ORDINANZE SINDACALI e di come tantissimi altri ragazzi utilizzino tali locali solo per semplice e puro divertimento direi anche “sano divertimento”. Il problema è soltanto di natura squisitamente politica-amministrativa-gestionale. I nostri giovani ormai sono i figli del “Grande Fratello” dell'”Isola dei Famosi” di un modo di vivere che è ben rappresentato dal nostro tanto caro amato Silvio futuro leader del partito della gnocca. Se il problema allora è di natura politica si deve “assolutamente ” cambiare il modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica. Per risolvere questo e tantissimi altri problemi mi sovviene questa frase: IL COMUNISMO PER NOI NON E’ UNO STATO DI COSE CHE DEBBA ESSERE INSTAURATO, UN IDEALE AL QUALE LA REALTA’ DOVRA’ CONFORMARSI. CHIAMIAMO COMUNISMO IL MOVIMENTO REALE CHE ABOLISCE LO STATO DI COSE PRESENTE. Karl Marx
Non è responsabilità dei locali se la gente fuori si prende a bottigliate…pensate che questa gente si ubriachi nei locali?avete mai aperto i cofani delle loro macchine?la realtà è che alla base di tutto ciò c’è una cronica mancanza di neuroni e di buon senso.Di questi spiacevoli episodi i primi ad essere danneggiati credo siano i gestori dei locali che investono fior di quattrini…forse i veri pazzi sono loro…P.S:l’articolo apparso sul giornale comunque non risponde al vero…quello che è successo è molto più grave di quel che si vuol far credere.
Condivido in pieno l’analisi fatta da Salvo e mi permetto d’aggiungere pure qualche altra considerazione:
– Se il problema dell’Ing. è rappresentato dalla vicinanza della sua camera da letto, che cambi camera in casa, d’altro canto nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma!
– Il problema dell’alcool facile è assolutamente relativo, il 50% dei giovani arriva nei locali già su di giri o con la scorta in borsa!
-Se il nostro paese è destinato, secondo alcuni, a rimanere tale, immobile, statico e passivo…”Sig.ri alcuni” sappiate che i giovani hanno voglia di fare e di svegliarsi da questo torpore, quindi cercate di avvicinarvi a vostri figli, seguirli, appoggiarli…altrimenti a breve le valige le farete voi stavolta, voi che la pensione l’avete garantita e dormite sereni sopra il vostro guanciale…si è parecchio stanchi della cultura del “non fare e non far fare”!
– Che sia di fondamentale importanza la presenza costante delle forze dell’ordine, sempre, a qualunque ora ed in qualunque giorno della settimana, è sotto gli occhi di tutti, quindi maggiore sforzo ed attenzione devono sicuramente essere profusi!
– Che il punto dolente di tutta la discussione sia la cattiva/inesistente educazione o peggio la delinquenza insita nel dna di alcuni, pochi per fortuna, è altrettanto lapalissiano, li però diventa veramente dura….e racconto un episodio che la dice lunga…
Poche settimane fa un giovane che per ben due volte è stato allontanato dall’ingresso di una nota discoteca del luogo, per aver avuto atteggiamenti minatori, provocatori, ed aver insultato più volte le cassiere, accompagnato dalla sua ragazza, ha pensato bene di girare l’angolo del locale e scagliare una pietra di grosse dimensioni oltre le mura di cinta, all’interno del locale stesso. La sicurezza ed i gestori hanno prontamente reagito uscendo fuori dal locale ed alla richiesta di chi fosse stato a commettere quel gesto, dato che nel raggio di 50 metri non c’erano altri se non loro, il giovane ha risposto testualmente: “..ma di mia chi vò? Ti pari chi sugnu sbirru?”, ed ha continuato ad insultare chi chiedeva informazioni, la ragazza invece dava delle indicazioni grossolane riguardo gli inesistenti responsabili…poichè è facile intendere chi fosse stato realmente!
Adesso chiedo, se ci fosse scappato il morto o il ferito, la responsabilità sarebbe stata dei gestori che non avevano provveduto a ripulire tutte le campagne attigue dalle pietre!? ….non credo….
Con questo non voglio dire che i locali siano tutti rose e fiori e che sicuramente l’attenzione deve rimanere sempre altissima, purtroppo però il vero male è da cercare altrove, tra gli sparuti gruppi di facinorosi che rappresentano l’un per cento dei tanti giovani pacati, educati e vogliosi semplicemente di divertirsi!
La soluzione sta nella collaborazione di tutti, ognuno per i propri ambiti di competenza…..GENITORI, GESTORI, FORZE DELL’ORDINE, AUTORITA’ COMUNALI, GIOVANI..ed anche INGEGNERI…e per carità Sig. Genova, una volta tanto, lasci fuori Berlusconi e la politica da questi discorsi, sono cose decisamente più serie del partito della gnocca!
Stiamo invecchiando Chevalley…. stiamo veramente invecchiando.
E’ chiaro per tutti che i giovani hanno il diritto di divertirsi, e che lo possono fare in piena sicurezza e vicino casa è altrettanto importante. Ma nello stesso tempo è altrettanto importante che ai residenti sia garantito il riposo notturno e la sicurezza. Ergo, prima di rilasciare autorizzazioni e licenze, l’ente preposto deve garantire che tutto ciò sia garantito e se non lo sa fare o non l’ha previsto, lo faccia ora e subito.
E’ evidente che la “movida” non si deve bloccare, ma è altrattanto evidente che chi opera nel settore garantisca, direttamente o indirettamente, (vedi campi di calcio) che tutto si svolga nella massima tranquillità e sicurezza: e poi altrettanto evidente che l’incidente possa anche scapparci, ma tale deve rimanere.
Luigi
propongo ad Ing. Polizzi trasferirsi zona Diga Delia, et ai Sig.ri Adriano e Co. di trasferirsi in casa Ing. Polizzi, e così poter godere della movida H24 (in siculo, se mi passate l’espressione, “casa e pputia”.
vitop
Curioso, si parla di mafia 2 commenti, si parla di schiamazzi e risse notturne trilioni di commenti
ma…
Caro Sig. Vitop,
l’idea non sarebbe male, vediamo se l’Ing. gradisce un “CANCIU E CANCIU” anche col viale Roma…li di locali ancora neppure l’ombra, in compenso tanti cani che abbaiano manco si strappassero le carni, galli ogm (..che cantano in pieno giorno o in piena notte e mai all’alba..), vicini un pò chiassosi, la nettezza urbana che rumoreggia alle tre del mattino, i gatti in calore….insomma, tutto quello che il vivere normale e quotidiano comporta…se ne ha voglia anche domani, Lei Sig. Vitop è ingaggiato come “SINSALI”, ovviamente “cu sparti n’avi la parti”!
Saluti.
Di risse e fetenzie credo che tutti quanti possiamo trascrivere un bel diario( vi ricordate delle risse allo Champ 80?). Ogni epoca ha un suo bel daffare a raccontare delle bravate fatte. Ho letto alcuni commenti fuori di cucuzza ed altri ben sensati. Il povero ing. che scrive, ha ragione a dire che non dorme la notte. Giustissimo. Ma vorrei soffermarmi sul fattore genitori. Quei bei signori che non si fanno un giro la notte per vedere cosa cavolo fanno i pargoletti. O quelli che a tavola, invece di parlare con i figli, li zittiscono perchè va in onda una particolare porcheria di cui non si deve perdere il filo. Non è certo chiudendo i locali che si risolve il problema. Il problema sta nello spiegare e far capire dove sta il limite tra la propria ed altrui libertà…Rivolgo un piccolo pensiero ai miei coetanei…il diritto al divertimento dei nostri ragazzi è sacro quando il divertimento è ben basato su un nostro controllo. Anche quando maggiorenni….. meditate gente meditate…
Be effettivamente curioso è: ma più di condannare il fenomeno e di vivere onestamente, rispettando gli altri e le istituzioni, facendo il nostro quotidiano dovere di cittadini, genitori, etc.etc. cosa vogliamo fare. Ci distraiamo invece con gli esilaranti interventi del popolo web, ci occupiamo del professionista che non può dormire, della strada piena di buche, del lavoro che non si trova (per i figli del Diominore), per la scuola della gelmi-neutrini, per il sempre mancato decollo di Selinunte, per l’incuria delle istituzioni nei confronti dei tanti bisogni della collettività, per il degrado anche morale della nostra città, e via di questo passo. Ma da oggi in poi, invito ilpopolodelweb a parlare di mafia, sempre e solo di mafia, ma anche io mi chiedo: “cui prodest?”.
n.b. il bello di questo rubrica è appunto quello di poter dialogare con altri, senza mai offendere nessuno e senza volgarità, dei problemi che ci interessano, senza animosità soggettiva, ma en plein air.
vitop
Curioso il fatto che stia suscitando tanti commenti.
Interessante anche i consigli di spostare la camera da letto in un punto della casa più insonorizzata.
A chi scrive questo ci potrebbe dire in quale quartiere abita che gli apriamo un bel locale notturno?
E poi lo risentiamo.
La regola aurea da buon cristiano è :
Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
Questo semplice consiglio biblico risolverebbe i problemi all’intera umanità ma senza allargarci molto
con i nostri vicini o persone che incontriamo ogni giorno.
Alcune precisazioni:
Al Sig. Vitop……non vorrei fosse passato un messaggio offensivo parlando di “SINSALIA”, ovviamente non voleva essere tale e sinceramente non credo sia equivocabile, ad ogni modo, lo preciso e mi scuso pure.
Al Sig. Franco……mi appare evidente che anche il suggerimento di cambiar stanza avesse una decisa vena ironica, ma precisiamo anche questo, a scanso di equivoci!
Ciò che forse realmente si doveva dire e non si è detto sta nell’inopportunità di strumentalizzare un episodio, decisamente da condannare ed attenzionare per la sua gravità, ma pur sempre un episodio, non la regola!
Il fatto che vada indubbiamente rispettata la quiete e la tranquillità di ogni cittadino è la regola base, indiscutibile….ma l’attacco diretto ad una singola attività o gestore ne inficia ogni significato perchè lascia trasparire qualcosa di personale che, ribadisco ancora una volta, è bene che venga palesata se vuole carpire anche l’altrui benevolenza e condivisione!
Quello che sinceramente auspico è che anche le autorità che su più commenti ed in modi disparati sono state chiamate in causa, adesso dicano la propria, perchè non credo sia accettabile che si spari a zero su chi è deputato a rilasciare autorizzazioni, chi deve controllare, chi deve vigilare….dando giudizi talvolta pesanti, e nessuno, anche in maniera informale, ci tenga a dire la propria!
Staremo a vedere….
In merito all’articolo pubblicato su questo stesso sito il 24 luglio 2011 dal titolo “Accoltellato giovane a Tre Fontane” il Signor Adriano aveva scritto:
25 luglio 2011 alle 3:08
adriano scrive:
Spero che episodi del genere non accadano mai più e soprattutto facciano riflettere su che postaccio sia divenuto negli ultimi anni Tre Fontane.
Da sempre è esistita questa sorta di rivalità tanto stupida quanto inutile e frutto d’ignoranza radicata…
Lasciamo che si divertano tra loro, boicottiamo i loro locali, non andiamo più a riempire le loro strade e con un pizzico di campanilismo in più cerchiamo di ridare impulso e vitalità alle nostre Selinunte e Triscina.
Mi chiedo come mai non abbia espresso lo stesso pensiero anche ora, visto che si è trattato di un episodio simile dove invece di un coltello è stata usata una bottiglia di vetro,forse perchè in uno di questi locali ci lavora lui? Quest’estate aveva espresso l’idea di boicottare i locali di Tre Fontane, definendolo un postaccio come scrive nel commento ed ora le vie Marconi e D’Alessi come dobbiamo definirle?
Cara Valentina
noto con piacere che mi aspettavi al varco, è evidente però che ti siano sfuggiti un paio di passaggi che vado ad elencarti:
– Assoluta faziosità ed inutilità di quanto scrivi se poi non prendi in considerazione tutte le discussioni, precisazioni, chiarimenti e scuse che dal sottoscritto sono state espresse immediatamente dopo il primo intervento.
– Di accoltellamenti a Castelvetrano ancora non è ho visti e mi auguro di non vederne più da nessuna parte!
A Tre Fontane purtroppo di bottiglie volare e risse, ogni santa sera ma, ribadisco, non torno sull’argomento perchè sufficientemente discusso e abbondantemente chiarito e pacificato!
– In ultimo, sei molto mal informata quindi ti aggiorno, io non lavoro da nessuna parte e frequento i locali che gradisco frequentare, osservando ciò che accade, esprimendo il mio pensiero a prescindere dalla località, dalle amicizie o qualunque altra cosa tu voglia insinuare.
A fronte di quanto detto, cara a me sconosciuta Valentina (visto che di me credi di conoscere pure il mio lavoro), ti consiglio spassionatamente di essere più completa e precisa nonchè esaustiva, nel riportare fatti, commenti e giudizi che risultano essere parziali, insomma, se vuoi muovere una critica cerca di farlo con criterio, altrimenti corri il rischio ed in tal caso sei riuscita in pieno, di essere poco credibile.
Cordialità.
non capire il senso degli interventi…anche questo è un problema. cara valentina,ti invito a rileggere non solo questa discussione “pacifica”,ma anche quella relativa a trefontane,perchè credo che tu ti sia persa nel fare “copia e incolla” tanto da non capire che nessuno “boicottava i locali di nessuno”,ma si parlava di sicurezza ovunque e comunque!
RITENTA SARAI PIU’ FORTUNATA!!!
P.s.
Per completezza d’informazione riporto quanto da me precisato in quello stesso articolo e aggiungo un interrogativo…
Come mai la Signora Valentina ha completamente ignorato i commenti al medesimo articolo dei Signori ROX, ENZA, PAOLO, GIUSEPPE, FRANKO, taluni di questi residenti a Campobello, che hanno usato termini duri tanto quanto i miei?
Magari le è piaciuto di più il mio nome!
31 luglio 2011 alle 16:49
adriano scrive:
Credo sia il caso di chiarire meglio il senso del discorso che probabilmente non sono riuscito a trasmettere.
Mi scuso per il termine poco consono del “boicottare” che ho utilizzato ma è stata un’istintiva reazione di rabbia a seguito dell’accaduto, almeno per quello credo si sia tutti d’accordo!
Credo risulti più chiaro nel commento successivo quello che intendevo dire, poichè ho parlato di risveglio e maggiore controllo da parte della pubblica amministrazione, possibilmente spronato dagli stessi gestori che rispettano le regole, anche se temo che qualcuno sfugga a questo controllo, le bottiglie di vetro per strada ci sono e dubito che le portino tutte da casa!
Per il resto, caro Claudio, io come tanti altri sono un frequentatore del tuo locale e continuerò ad esserlo perchè, ribadisco, non è mia intenzione tantomeno possibilità boicottare nessuno!
Riguardo l’invidia, mi spiace smentirti ma d’invidia non ho mai vissuto perchè per fortuna ho poco da invidiare, anzi, ti posso assicurare, che quando c’è un locale che va bene sono il primo a cercare di carpirne le ragioni e prenderne spunto…e questo non lo definirei esattamente invidia.
Che poi io critichi il comportamento di molti, in generale, che vedono sempre migliore l’erba del vicino…ti prego, almeno questo consentimelo, credo tu faresti esattamente la stessa cosa!
Onde fugare ogni dubbio RIBADISCO la cattiva esposizione dei miei pensieri e auspico che cmq simili cose non si verifichino più da nessuna parte e sono certo che per voi come per noi l’unico interesse sia quello di lavorare e far divertire, magari riuscendo anche a collaborare ancor più fattivamente!
Cordialità.
Mi sa che qualcuno è invidioso di certi giovani imprenditori che ci sanno fare.
D’altra parte, l’invidia è una brutta bestia. Si sa.
Intelligenti pauca.
la rissa di cui si parla nell’articolo era già cominciata presso il sistema delle piazze ed era stata chiamata la pubblica sicurezza. Ma sapete chi è arrivato? proprio nessuno. credo che non ci sia bisogno di grandi cose ,basta semplicemente mettere nei pressi dei locali notturni ,naturalmente dall’apertura alla chiusura , delle pattuglie . inoltre non darei la colpa ai locali notturni ma a coloro che amano chiudere le serate con risse e atti di vandalismo (e ne sa qualcosa quella benedetta statua dell’arciprete nulla stradina rossa). C’è da tenere presente che al mondo c’è gente che ama trascorrere una serata tranquilla con gli amici bevendo e scherzando e chi cerca una scusa, qualsiasi essa sia (in genere più stupida è meglio è!) per fare a pugni.
Valentina in questi locali non è mai successo nulla, se non questa volta. A quanto pare poi la lite è scoppiata per gente non residente a c.vetrano. a Trefontane sembra che ci sia il far west.
le liti non dovrebbero esistere ma non possiamo paragonare tutto ciò a Trefontane..
ADRIANO: MI FAI SOGNARE
No, Sig. Adriano, nessuna offesa, perchè l’intervento a cui si riferisce il bravo amministratore lo doveva inserire come risposta al Sig. Empedocle.
L’unico commento è che mi pare che lei di “sensalia” invece si intende benissimo.
Grande!!!!
Vitop
@Salvo…
Grazie Salvù, lusingato!
Adesso sarebbe il caso di sdrammatizzare un pò sull’argomento quindi, come direbbe il mio “Santaninfese” amico Emo…..”stasira n’accoltellamu” ed io aggiungo “a la facci di cu ni voli mali”!!
Sempre cordialmente.
E’ bene sottolineare che non può essere addebitata alcuna responsabilità ai
gestori del locali della zona, infatti, i gestori non possono rispondere dei
comportamenti del pubblico al di fuori dal locale.
La legge impone di non dare da bere alle persone ubriache e di nn fare uscire vetro dali locali e questa viene
rigorosamente applicata dai gestori, ma cosa impedisce ad alcuni “clienti” di
portarsi bottiglie di vetro da casa piene di ogni sorta di miscuglio alcolico?
E se alcuni elementi escono da casa con l’intenzione di “fare danno” cosa
pensate li possa fermare?
Io credo semplicemente che si tratti di un problema di mancanza di civiltà di
qualcuno, se alcuni “giovani” bevono fino a ridursi a degli zombie non è
certo colpa di un locale!
Per rendere più civile la notte a Castelvetrano occorre una
soluzione alternativa a quella di un classico intervento alle FDO
successivamente alla rissa meglio prevenire con la presenza continua di forze
dell’ordine e non sicuramente come fa l’ing Polizzi schierandosi contro questo
o quel Locale.
Avendo lavorato per tanto tempo in passato nei locali volevo spendere due parole a favore dei proprietari dei locali.
Purtroppo, ahimè, le risse come diceva qualcuno sono sempre esistite perchè purtroppo la mamma dei stolti è sempre incinta.
Non è una questione territoriale, personalmente ho assistito indirettamente (da dietro il bancone) a liti per stupidaggini diventate scontro tra civiltà grazie all’abuso di alcool,a Castelvetrano come a Firenze o all’Isola d’Elba.
Puntare il dito contro i proprietari dei locali non è la soluzione migliore, neppure la più intelligente direi, non lo è mai stata.
Che cosa si può fare se l’esaltato di turno crea problemi? Lo si sbatte fuori dal locale e mi pare che questo è stato fatto. Di sicuro non lo si può prendere per mano e accompagnare a casa!
Se poi la critica al locale nasce da risentimenti diversi, facciamoci tutti un esame di coscienza!
Buon sabato sera
Al Signor Adriano volevo dire che era mia intenzione sottolineare la sua diversa reazione ad episodi simili, uno avvenuto quest’estate a Tre Fontane e l’altro sabato 1 ottobre a Castelvetrano, in quanto nel commento da lei stesso riportato parla della necessità di un maggiore controllo da parte della pubblica amministrazione (e di questo ne siamo TUTTI consapevoli) ma sottolinea anche che questo deve essere “possibilmente spronato dagli stessi gestori che rispettano le regole, anche se qualcuno sfugge a questo controllo”, questo dovrebbe dirlo anche nel caso di Castelvetrano. A proposito delle bottiglie di vetro afferma nell’episodio verificatosi a Tre Fontane che “le bottiglie di vetro per strada ci sono e dubito che le portino tutte da casa!” però a proposito dei locali di Castelvetrano su questa stessa pagina afferma che “è evidente che le bottiglie ci sono quindi da qualche parte arrivano, magari anche da casa”, se posso mi chiedo quindi a questo punto da dove vengono queste bottiglie, a Tre Fontane dai locali e a Castelvetrano invece dalle case? La sua grande esperienza in questo campo dovrebbe fornimi una risposta.
Per quanto riguarda la lettera dell’Ing. Polizzi, credo proprio che voglia solo essere una precisazione su ciò che è avvenuto, esprimendo anche con rammarico i ripetuti mancati interventi delle Forze dell’Ordine che il venerdì e il sabato sembrano volatilizzate, presenze invisibili.
Ci si può divertire lo stesso rispettando il riposo altrui, ci si può divertire lo stesso rispettando le regole come quella sulle emissioni sonore che devono cessare IMPROROGABILMENTE alle ore 2, firmata proprio dal nostro sindaco e mai rispettata, allego l’ordinanza sindacale n. 30 del 30 Marzo 2011 ( http://castelvetrano.abstract.it/comune/provvedimenti-e-determine/ordinanze/archivio-delle-ordinanze/ordinanze-del-2011/30-del-30-03-2011/at_download/file) affinchè tutti conoscano la legge e tutti si rendano conto che nessuno la rispetta e la fa rispettare. La tutela ambientale, l’integrità morale e fisica dell’intera comunità, il diritto dei cittadini alla propria libertà e nel contempo alla propria sicurezza devono essere i punti su cui si basa una convivenza civile pacifica.
http://castelvetrano.abstract.it/comune/provvedimenti-e-determine/ordinanze/archivio-delle-ordinanze/ordinanze-del-2011/30-del-30-03-2011/view
Al Sig. Vitop
7 ottobre 2011 alle 18:30
vitop scrive:
propongo ad Ing. Polizzi trasferirsi zona Diga Delia, et ai Sig.ri Adriano e Co. di trasferirsi in casa Ing. Polizzi, e così poter godere della movida H24 (in siculo, se mi passate l’espressione, “casa e pputia”.
vitop
Lo riconosce?
Questo lo ha scritto Lei…e mi par di scorgere il mio nome….a questo mi riferivo.
Riguardo alla “sinsalia”, smentisco di gusto anche Lei, io di quello non mi sono mai occupato, mi sono sempre e solo limitato a “metterci il culo” in tutte le attività che ho svolto, a trent’uno anni probabilmente ho più responsabilità economiche e debiti sulle spalle io che magari Lei e tanti altri che come Lei la pensano!
E devo dare ragione a chi diceva che i veri pazzi siamo noi, noi tutti che ancora continuiamo ad investire denaro e sudare per un paese e dei concittadini che troppo spesso non meritano nulla!
Ma poichè siamo convinti che sia un minima fetta, allora le dico che per tutti gli altri continueremo su questa scia….quindi scordi pure la “sinsalia”!!
Ad maiora.
Valentina Valentina…..
Pian piano, a piccoli passi, cominciamo a intravedere qualcosa di interessante….
Intanto ringrazio per la piccola lezione d’analisi del testo, ma avendola ben studiata a scuola mi tocca dirti che il significato quello è, nell’una o nell’altra forma.
Ma andiamo per gradi….
Quando i gestori non somministrano alcool agli ubriachi, anzi ne impediscono pure l’accesso ai locali, tutelando la propria clientela, quando impediscono che il vetro esca fuori, quando raccolgono per strada le bottiglie che arrivano chissà da dove, quando chiamano le forze dell’ordine se qualche situazione sta per degenerare, quando fanno richiesta esplicità alle autorità affinchè ci sia un presidio costante delle forze dell’ordine, anche, se è il caso, a proprie spese…..credo siano abbondanti esempi di sprone alla legalità ed al rispetto delle regole!
Se poi di tutto si vuol dare colpa alla musica ed al quarto d’ora in più, allora santa ragione!
Ma ti ricordo cmq che esiste la possibilità di proroga sindacale sino alle 3:00 per il mantenimento della musica entro limiti, e se questo o quel locale ne sono provvisti, ovviamente il tuo discorso viene meno!
Riguardo la “differenza d’enfasi” delle due frasi, è chiaro che si debba contestualizzare ciò che si legge, la sostanza è che le bottiglie di vetro ci sono, ne escono da qualche locale e ne portano anche da casa e così come dissi per Tre Fontane ripeto per Castelvetrano, temo che qualche locale o attività sfugga a questo controllo! (Questa la risposta che ti fornisco sulla scorta della “mia grande esperienza”).
Riguardo l’articolo dell’Ing. Polizzi, chiunque, anche il più distratto, si accorgerebbe che non si tratta di una precisazione ma di un attacco mirato e diretto ad un solo “noto locale” che sembra essere la causa di tutti i mali, e Valentina, non vorrai dirmi che la pensi così pure tu….(e forse siamo alla chiave di volta….)
Parli di un’ordinanza firmata “dal nostro sindaco”…
ed io che credevo tu fossi di Campobello di Mazara per la spasmodica difesa che ne hai fatto…ed invece cosa scopriamo?
Sei una nostra concittadina, una Castelvetranese DOC..
che giustamente vuole che vengano rispettate le regole, che sostiene che io lavori in quel locale, che conosce ordinanze e contrordinanze, che perora a giusta ragione la causa dell’Ing. Polizzi, insomma una persona ben informata dei fatti!
Ma vuoi vedere che, niente niente, stiamo assistendo ad una fusione delle menti?
Ovvero ad uno scrivere per mano altrui?
Credo sinceramente, come fatto altre volte, che non valga più la pena continuare a ragionar sopra quest’argomento, i fatti sono chiari e gl’intenti ancor di più.
Come direbbero alla roulette…Signori, fate il vostro gioco…e buona fortuna(aggiungo io)!!
Cordialità.
Io avrei un suggerimento per l’ingegnere. Anche perché, mettendomi nei suoi panni, mi sentirei curnutu e mazziàtu leggendo le reply su questo blog.
Come ho detto, la questione è soggettiva. Solo l’ingegner Polizzi può sapere cosa passa, e quale sia il motivo di fondo di questo suo -inutile girarci attorno- atto d’accusa verso la gestione di un locale. Fermo restando che la rissa è generata dall’idiozia e non dalla gestione di un locale (anche perché dieci anni fa c’era UNA PIAZZA, e non poche persone che si massacrava settimanalmente vicino al monumento ai caduti, e certamente la colpa non era della pizza), faccia una cosa: lei riposa male perché la notte, c’è casino. Ed allora visto che le manca il sonno, prenda una telecamera, lo smartphone, la super8 o quello che preferisce e filmi, registri, renda oggettivo e visibile il suo malessere soggettivo, riprenda l’orologio registrando il fracasso, inquadri le bottiglie di vetro fuori dal locale, metta il tape a disposizione delle autorità o su youtube, faccia lei! Perché francamente, dalle reply sembra passare il messaggio che la rissa ed il baccano siano l’alibi ad un risentimento personale. Ed allora…
mancavo solo io!
Stavolta non voglio scagliarmi contro nessuno, vorrei semplicemente far presente che le forze dell’ordine non possono essere ubiquitarie perchè purtroppo sono in numero ridotto rispetto a qualche annetto fa.
Le poche pattuglie che c sono in zona il venerdi e il sabato sera sicuramente non sapranno dove andare prima.
Far lavorare i vigili urbani anche di notte sarebbe una soluzione momentanea, ma come già scritto il problema dovrebbe essere affrontato in maniera radicale!
A prpopsito di ordinanze ed autorizzazioni io non sono tanto ferrato e ogni volta che ci sono di mezzo politici e avvocati non si capisce mai chi rispetta la legge e chi non la rispetta, penso solo che dovremmo sempre tenere presente che la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri!
Adriano, purtroppo una cosa te la devo dire: anch’io mi trovo nella tua stessa situazione, pieno di responabilità non solo economiche e di debiti, ma non dico mai che ho fatto un investimento per i miei concittadini perchè il mio, come anche il tuo, è un lavoro non è volontariato.
Avevo detto che non avrei più scritto su quest’articolo ma il commento di Daniele una risposta la esige.
Daniele nessuno fa niente per niente ma ti assicuro, è il caso di dirlo visto che quello è il mio mestiere, che i miei sforzi economici maggiori sono stati profusi per quello che ho sempre definito un hobby e che negli ultimi anni, purtroppo, è diventato “sirvizzu” e non lavoro, perchè alla siciliana rende decisamente meglio il senso!
Il mio lavoro non lo svolgo neppure a Castelvetrano, secondo te mi sobbarcherei chilometri, fatica, responsabilità e debiti se non nutrissi un forte attaccamento alla mia terra ed alla mia città?
Perchè, ti garantisco, con i locali non si diventa ricchi, anzi, sono più le occasioni in cui perdi che quelle in cui guadagni!
Adesso è davvero tutto!
Saluti.
Ma se invece di puntare sempre il dito sugli altri per non averlo puntato contro si cercasse di convivere tranquillamente non sarebbe tutto più semplice? Io non ti conosco Adriano ma da quello che scrivi non sembra affatto che tu non abbia interessi in questo locale, anzi sembra quasi che tu abbia qualche problema personale con l’ingegnere, vista la veemenza con cui lo attacchi. Le tue però mi appaiono illazioni pure e semplici (come quelle dei tuoi amici che qui ti commentano fingendo di non conoscerti), come se volessi distogliere l’attenzione da un problema che però è tangibile. Allora io mi chiedo: questo locale non può abbassare la musica alle 2 come dice l’ordinanza e tenere la clientela dentro invece che per strada? In tutte le città le discoteche per stare fino alle 4-5 a bere e a ballare sono fuori dal centro storico, in zone dove nessuno può essere disturbato. Questo locale però non mi pare una discoteca, è un pub no? In un pub si va anche per stare tranquilli a bere qualcosa con gli amici senza fare troppo chiasso. Se per divertirsi poi pensate che sia necessario bere fino allo sfinimento e stordirsi con la musica allora forse sono io quello sbagliato. Nei posti che frequento (preciso che non vivo a castelvetrano) c’è sempre un cartello con scritto che per rispetto alla quiete pubblica la clientela è pregata di tenere un adeguato tono di voce, alle 3 è tutto già chiuso e la musica da fuori non si sente. Un locale è stato chiuso, pur essendo molto rinomato e anche molto grande, proprio perché non rispettava il regolamento sulla trasmissione delle onde sonore. La mia domanda è: perché piuttosto che dare la colpa sempre al prossimo non ci facciamo tutti un esame di coscienza e proviamo a cambiare quel tanto che basta per migliorare la società? E concludo con un aforisma che mi piace molto “E’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi” (Lucio Anneo Seneca)
Noto che la discussione partita da una “forte” precisazione dell’ingegnere Polizzi sulla rissa di sabato 1 ottobre nei pressi dei locali della movida castelvetranese abbia scatenato tantissime reazioni, secondo il mio modesto avviso bisogna fare una distinzione netta fra la musica ed i rumori, del noto locale, citato da quasi tutti i partecipanti della discussione e la rissa scoppiata 10 giorni fa! Mi dispiace che la discussione stia finendo sul personale, se fate come me o Adriano, mettendo in chiaro la propria identità, non solo si ha la maturità di affrontare il “dibattito” ma forse da questo incontro “virtuale” può nascere qualcosa di positivo per la città che tutti diciamo di amare!?!
Gianfilippo Bonanno
Da quasi 15 anni gestisco locali in giro per la provincia, marsala-mazara-selinunte tre fontane- porto palo ecc…. in ultimo castelvetrano… il 23/12/2009 apro il “baci baci”, ricordo a tutti quanti che fino al 22/12/2009 in questa famosa via d’alessi giravano forse 20 persone ogni sabato sera… dopo l’apertura del suddetto locale la movida Castelvetranese ha iniziato a frequentare e a divertirsi nella zona “maledetta”… detto questo che comunque e’ un dato di fatto, mi accorgo dai diversi commenti che nella nostra citta’ esiste un senso civico pari o prossimo allo zero… ringrazio tutti coloro che da imprenditori o da semplici ragazzi che frequentano i locali del quartiere sono a favore e comunque non danno colpa ai gestori per quanto successo… ringrazio i vari signori che come me in questi ultimi anni hanno creduto ed investito nel centro storico (vedi il Mazzola, Inzerillo, Scirè ecc..), e colgo l’occasione per far notare a tutti che alcuni residenti della zona stanno puntando il dito verso alcuni gestori colpevolizzandoli non sò di quale reato… (Siete sulla strada sbagliata…)
Detto questo comunico in anteprima che per mio modo di fare, non entro in ambito dei dissidi personali tra le parti e non mi schiero a favore o contro nessuno sarei troppo di parte nel farlo, ovviamente il mio parere vale poco o comunque non è imparziale, ma permettetemi di dire cari concittadini e amici Castelvetranesi che sono profondamente pentito di aver deciso di aprire un’attività nella mia città.
CASTELVETRANO E’ LA CITTA’ CHE NON A CASO RIMANE IL FANALINO DI CODA DI TUTTO IL COMPRENSORIO, E PUR AVENDO ENORMI POSSIBILITA’ STENTA A PRENDERE QUOTA. TUTTO QUESTO E’ RIASSUMIBILE IN POCHE PAROLE, MANCANZA DI PROFESSIONALITA’ E GESTIONE IN TUTTI I SETTORI. TANTE, TANTISSIME PAROLE E POCHISSIMI FATTI, SIAMO BRAVI A PARLARE, PUNTIAMO TUTTI SULLA POLITICA DEL NON FARE E NON FARE FARE.
IN UNA PAROLA NON SAPPIAMO FARE I CITTADINI…
Detto questo vi annuncio che questa storia, almeno da parte mia verrà portata avanti ad oltranza, cercando di trovare il giusto compromesso tra le parti senza alcun tipo di scontro o denuncia… Questa guerra mie cari, è una guerra tra poveri e nessuno ne esce vittorioso, quindi invito tutti a ritornare sui propri passi farsi un esame di coscienza e di collaborare per il bene della cittadinanza.
Vi anticipo che a breve verrete convocati personalmente dal sottoscritto per cercare di risolvere i veri problemi con il dialogo e non con i botta e risposta, ed in ultimo vi ricordo che a differenza dei diretti interessati (ing.polizzi e inzerillo) il sottoscritto ha 30 anni in meno, e non ha voglia di sprecare i prossimi 30 anni a sentire sempre le stesse lamentele da vicinato.
Quindi confidando nella vostra maturità e disponibilità, vi invito una volta tanto ad ascoltare un giovane che umilmente vi chiede di godervi i vostri futuri anni con serenità e dialogo tra le parti..
Saluti e ad un presto risentirci, con rispetto e speranza la soluzione dei vostri problemi, Carmine.
Marco di preciso questo tuo intervento…
cioè non conosci il locale (quindi il tipo di clientela, mettendo anche in dubbio il divertimento dei nostri giovani,il volume della musica…),non conosci l’ing.Polizzi…
non abiti a castelvetrano….non conosci chi scrive, in questo caso “adriano” e neppure i suoi “amici che fingono di conoscerlo” ,ma decidi di “dare lezioni di filosofia”…bene,allora vorrei tu conoscessi il mio aforisma preferito …” A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.” Oscar Wild
PS: ah! MARCO nulla di personale…cmq Adriano esiste realmente,lui è tra noi!!!!
bravo Gianfilippo!!!
ops! è saltata la ” e” di Wilde
Cara monia, se ci tieni tanto a conoscermi appena passo da castelvetrano ti faccio sapere così magari mangiamo insieme uno dei tuoi baci perugina. E per inciso ho detto di non vivere a castelvetrano, non di non conoscerla.
marco,ti informo che sei sul sito di castelvetrano selinunte,non su “meetic.it” …poi non colgo la questione del “bacio perugina” a meno che,tu non ti sia convinto che io lavori in una pasticceria o castelvetrano si trovi in umbria…come le tante cose bislacche dette nel commento precedente…chissa’ mistero della fede!!
Visto il tuo humour ti vedo bene nell’Arma dei Carabinieri.
sta nascendo un amore!
Cavolo Marco….
da una persona colta, educata e pacata come te non mi aspettavo una simile caduta di stile…..
Addirittura contro la Benemerita….e per proprietà transitiva(che tu conosci benissimo!!)anche contro una donna….
Non si fa…
Dovrò prendere lezioni di stile da te
A tua disposizione!
Mi sembra davvero una infinita esagerazione pubblicare una lettera sulla base di una sfera etico-religioso che ha tutta l’aria di essere un velo,secondo la mia modesta opinione falso e ipocrita, dietro il quale nascondersi. Sono del parere che l’ing. Polizzi non volesse assolutamente essere discriminante nei confronti del sig.Mazzola,che, probabilmente alterato dai contenuti di un articolo breve,lineare e REALE ha deciso di scrivere un’epopea in sua difesa accusando l’ingegnere perchè tacciato di lucro. Ora,al di là di ogni possibile scopo e fine, al di là di ogni accusa, penso che giostrare una difesa sul piano della propria confessione sia paradossale. Anzitutto perchè in suddetta difesa vi è una connotazione sentenziosa,quindi, scade nel ridicolo e da essa si denota l’infondata veridicità del sentimento di riverenza tanto ostentato con aforismi e citazioni;poi perchè non traspare la sua identità di uomo in quanto essere pensante,ma di uomo appartenente alla categoria “cristiano cattolico” o a quella di “gay”.Inoltre,con quest’ultima definizione, l’egr. Mazzola ha toccato, nella sua discussione, un tasto “caldo”,uno di quei punti che,al giorno d’oggi,riescono ancora a destare scalpore. Dunque dà l’idea che l’ingegnere lo denigrasse con parole aspre che denoterebbero l’inferiorità dei gay rispetto agli etero. Ora,sottolineando di esprimere solo e soltanto un mio giudizio, mi ritrovo nella posizione di essere d’accordo col sig.Polizzi ma NON per la risposta conferitagli dal sig.Mazzola quanto perchè è intollerabile che ogni sabato in questa fantastica cittadina ci siano liti violente che coinvolgono anche gente innocente. Sicchè ritengo che le istituzioni dovrebbero essere più presenti al fine di migliorare il nostro divertimento che deve essere SANO e tranquillo,senza esagerazioni per noi giovani e nel rispetto di coloro che la notte vogliono dormire considerato che è un diritto di tutti poter recuperare la stanchezza accumulata durante il giorno!
marco tu non hai proprio idea di cosa sia l’ironia in generale…ma ti diro’ preferisco avere uno” humour degno dell’arma dei Carabinieri” che quanto meno fa’ ridere,che avere la tua simpatia da ” due novembre”!
Ma non avete nient’altro da fare? Magari andare a lavorare!!!
no proprio nulla come te che vieni a commentare,facendo credere di aver altro da fare!