L’associazione Libera è pronta a ricordare l’agghiacciante omicidio commesso dalla mafia 17 anni addietro nella frazione trapanese di Palma. “Tutti i delitti sono terribili – dice Salvatore Inguì coordinatore provinciale di Libera – ma quello dell’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, compiuto l’antivigilia di Natale del 1995, lo è ancora di più, per modalità, per movente”.
“Giuseppe Montalto – dice Gisella Mammo Zagarella referente del presidio di Libera a Trapani – fu ucciso davanti gli occhi della moglie e della figlioletta che aveva appena 10 mesi, fu ammazzato come “regalo di Natale” per i boss detenuti da parte dei boss in libertà, così come ha accertato la sentenza definitiva di condanna per mandanti ed esecutore materiale, tutti uomini di Cosa nostra”.
Breve Biografia. Agente scelto della polizia penitenziaria, Giuseppe Montalto prestò prima servizio al carcere Le Vallette di Torino. Era in servizio da un paio d’anni al carcere dell’Ucciardone di Palermo, nella sezione di massima sicurezza, quella riservata ai boss.
Ucciso la vigilia di Natale da due killer in una frazione di Trapani, Pietretagliate, davanti alla casa del suocero, presenti la moglie incinta e la figlia di 10 mesi. Il delitto fu considerato un avvertimento dei vertici di Cosa Nostra nei confronti del trattamento dei boss nelle carceri.
Anni dopo un pentito, Francesco Milazzo, rivelò che fu ucciso perché aveva sequestrato un bigliettino fatto arrivare in carcere ai boss Mariano Agate, Raffaele Ganci e Giuseppe Graviano. Per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo come esecutore materiale un ex campione di tiro a volo, Vito Mazzara.
Tre gli appuntamenti che sono stati definiti. Il primo ieri pomeriggio, ha avuto connotazione sportiva, si è svolto al PalaCardella di Erice e ha visto lo svolgersi del Memorial “Peppe Montalto” – Torneo di mini volley –organizzato in collaborazione con la LEGAPALLAVOLO UISP e POL. NIKA.
Ci saranno anche i vincitori del torneo venerdì prossimo 21 dicembre alle 9,30 nell’aula bunker del carcere di San Giuliano dove (altro appuntamento) Libera assieme all’Uisp e all’associazione culturale 50 metri, incontreranno autorità, studenti e cittadini nell’ambito dell’iniziativa “Ricordiamoci di Giuseppe”.
Infine il 23 dicembre alle ore 11 ci sarà un momento commemorativo nella Piazza Giuseppe Montalto nella Frazione di Palma. “Abbiamo chiesto al ministro di Grazia e Giustizia e alle autorità giudiziarie – dicono i referenti dei presidi di Libera – che l’aula bunker del carcere di San Giuliano venga intestata all’agente Giuseppe Montalto”. “Cominciamo il 21 dicembre – dicono Inguì e Mammo Zagarella – un percorso che ci porterà assieme ad altre associazioni, come l’Anm e l’associazione 50 metri, ed ancora con istituzioni scolastiche, a giungere al 25 gennaio 2013 quando ricorderemo un altro servitore dello Stato ucciso dalla mafia, il sostituto procuratore Gian Giacomo Ciaccio Montalto, assassinato dalla mafia 30 anni addietro.
Riteniamo che mai come in questo momento riflettori rimasti per tanto tempo spenti sulla provincia di Trapani debbano riaccendersi, oggi come non mai la lotta alla mafia abbiamo la sensazione che appartenga solo a magistrati e forze dell’ordine e invece deve diventare sempre più patrimonio comune di Noi tutti, serve la Corresponsabilità, senza questa mafia e corruzione resteranno i padroni dei nostri destini e dei destini delle future generazioni e invece non deve andare in questa maniera, questo è un territorio che ha bisogno di una urgente primavera sociale che restituisca piena Libertà e completa Democrazia. Noi vogliamo raggiungere questo obiettivo con l’esercizio della memoria, con il ricordo e con l’impegno.
IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI LIBERA
AUTORE. Redazione