“Ai governanti spetta il compito di normare l’esistente”. Perciò «in Italia non si può far finta che le unioni gay non esistano e che non ci siano diritti da riconoscere a queste coppie».
L’esito del referendum irlandese, osserva il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, canonista e commissario Cei per l’immigrazione, «non va ignorato nel nostro paese». Un’analisi lucida, senza fughe in avanti o sottovalutazione della portata del cambiamento.
«In Irlanda il primo ministro Enda Kenny ha fatto i conti con la realtà: anche in Italia il governo deve prendere atto che esistono centinaia di migliaia di convivenze tra persone dello stesso sesso». Realtà che «hanno diritto a una regolamentazione». Anche la Chiesa deve fare la sua parte.
Con queste parole, si apre il colloquio tra Giacomo Galeazzi e Monsignor Mogavero per l’edizione di ieri, lunedì 15 maggio, del noto quotidiano La Stampa.
AUTORE. Redazione
“Anche la chiesa deve fare la sua parte …” per favore Monsignor Mogavero potrebbe spiegarmi il passo della Bibbia, la prima lettera a Timoteo capitolo 1 vesetto 10 ? Non parla degli omosessuali come degli iniqui, ribelli, impudici volendoci affiancare l’altra sacra scrittura contenuta nella prima lettera ai corinzi capitolo 5 versetto undici? dove poi il versetto 13 dice: “Togliete quel perverso di mezzo a Voi!”
Mi spieghi in che senso la chiesa deve fare la sua parte?
Ma si cerca ancora coerenza nel 2015 tra la bibbia (fantasiosa favoletta) e la vita reale?