Alle ore 00,45 circa di oggi 04 Novembre, due squadre di questo Comando, coordinati sul posto dal Funzionario tecnico reperibile, intervenuti con n. 5 automezzi e 12 unità, hanno lavorato per tre ore per spegnere l’incendio del ristorante-pizzeria denominato “Rocca Longa”, di proprietà della società “Il Sole e La Luna s.r.l.”, di cui è Amministratore Unico il sig. Pizzo Quinto Antonio, occorso a Castelvetrano, frazione Selinunte, via del Cantone.
All’arrivo sul posto, i Vigili del Fuoco si sono trovati di fronte il ristorante completamente avvolto dalle fiamme; il locale era costituito da strutture portanti e pavimento in legno e copertura in onduline metalliche, con una superficie coperta di circa 300 mq.
Il ristorante non era in esercizio da circa un mese ed al proprio interno erano depositati tavoli e sedie e tutto il materiale di arredo, mentre all’esterno, nella parte retrostante del locale, sono state rinvenute n. 5 bombole di g.p.l., che prontamente sono state raffreddate con acqua e subito dopo portate distanti dall’incendio.
L’incendio ha completamente distrutto il locale. Non si lamentano danni alle persone.
La drammatica visione di questa mattina
Alcune foto inviate dal corpo dei Vigili del Fuoco
Comunicato Stampa
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO
Il Responsabile dell’Informazione e Comunicazione
Sostituto Direttore Capo Pietro Silvano
E il fuoco fu. Questo birichino che spesso da noi si propaga da un ristorante all’altro, da un’autovettura all’altra, sempre per cause accidentali, per corto circuito o altro per carità, altrimenti si dà l’impressione che si voglia mettere in mezzo la mafia per fare retorica, per apparire e cavalcare il palcoscenico dell’antimafia di maniera! Si dirà, ancora una volta, che si fa presto a dire “è stata la mafia”, che bisogna aspettare le indagini degli inquirenti, che cercheranno come da sempre, nei secoli dei secoli, cercano Matteo Messina Denaro. Ma io voglio parlare, rompere questo silenzio omertoso che ci impedisce di esprimerci e di essere veri cittadini, per gridare, ancora una volta, contro la mafia, che domina sovrana e indisturbata il nostro territorio, impedendoci di pensare e di parlare, perché qui da noi nemmeno parlare si può.
Grande solidarietà all’amico Antonio che è stato vittima di questo insopportabile atto mafioso che fortunatamente non ha visto toccare fisicamente la Sua persona. Cosa saremo costretti a sopportare ancora? Avvertimenti mafiosi che in un attimo cancellano tutti i nostri sacrifici, tutta la nostra vita nel peggiore delle ipotesi per poi vantarsi della loro grandezza. Questo a dispetto di chi accusa la mafia e punta il dito con forza e rabbia nella speranza che possa servire ad aiutare le istituzioni a combattere questo fenomeno e a che prezzo? Per sentirsi dire in giro che la mafia non esiste e che questo non è il modo di combatterla facendo inutili discorsi? Persone che non hanno vissuto sulla propria pelle ritorsioni mafiose sono facili a parlare per poi gettare la pietra contro chi rischia la vita è scappare nascondendosi dietro un muro. Grazie a Dio nel nostro paese esistono uomini come Antonio Pizzo e il Preside Fiordaliso che si sono caricati sulle proprie spalle un macigno così grande e pesante credendo che potevano donare ai propri paesani un futuro migliore e sicuramente ci sono riusciti ma a grave prezzo e in mezzo all’indifferenza di chi li osservava di chi li osserva e di chi li deride dicendo loro che la mafia non esiste. Sono senza parole…..
certo che siamo veramente sfortunati noi castelvetranesi, non bastava messina denaro ed altri delinquenti, Dio ci ha voluto castigare con fiordaliso senior e come se non bastasse, ora spunta anche il figlio che ringrazia Dio per l’esistenza del padre unico e solo paladino dell’antimafia mondiale, caro piccolo fiordaliso esiste la lotta alla mafia che è una cosa seria fatta da grandi uomini come falcone e borsellino, e l’antimafia che è cosa assai diversa.
Non avere rispetto per le persone qui purtroppo è una cosa molto diffusa anche nel nominare due grandi uomini omettendo la corretta forma lessicale. I giudici Falcone e Borsellino non hanno avuto il piacere di stringere la mano a lei e non l’avrebbero sicuramente fatto con i delinquenti di cui parlava lei e che sicuramente ci si potrebbe identificare, ma hanno avuto il piacere di partecipare all’entusiasmo di una scuola che si schierava con Loro quando la parola mafia era tabù avendo piacere a vedere un dirigente scolastico che si schierava dalla Loro parte riuscendo a coinvolgere tutti i suoi studenti. Ma le sto rispondendo solo per dovere di cronaca perché non sarebbe nemmeno degno di attenzione lasciando cadere nel vuoto il suo inutile commento palesemente pieno di invidia e che niente ha a che vedere con il terribile accaduto che accomuna due persone di cui lei non è nemmeno degno di nominare. Questo ancora una volta dimostra che certi commenti andrebbero moderati perché non si possono accomunare Messina denaro ed altri delinquenti ad una persona illustre. Poi tutti parlano di antimafia assai diversa ma nessuno mette in pratica niente tanto ci pensano i soliti ad avanzare…..
E comunque noi castelvetranesi possiamo ritenerci fortunati perché abbiamo gente come lei…….caro sig. Inzirillo…..