In previsione della seduta del Consiglio Comunale del 29 ottobre avente come O.d.G. la trattazione dell’aliquote IMU, e sulla base delle voci che si sono rincorse in questi giorni su possibili aumenti delle stesse, anche la CISL di Castelvetrano si associa al coro dei no all’aumento dell’Imposta Municipale Propria per i possessori di prima e seconda casa, anzi rilancia chiedendo una diminuzione dell’aliquota per la prima casa.
Nonostante la comprensibile preoccupazione per le difficoltà che sta attraversando l’Amministrazione Comunale a far quadrare il bilancio, a causa del debito per la sentenza SAISEB, la locale CISL ribadisce il suo secco no ad ulteriori aumenti alla tassazione locale per i cittadini castelvetranesi tartassati da TIA e relativi accertamenti della Belice Ambiente per gli anni pregressi, introduzione dell’addizione comunale IRPEF, costo della vita alle stelle (vedi ad esempio energia elettrica, metano, carburante, trasporti, affitti, IVA, assicurazioni, tasse scolastiche, libri, ect.).
La mancanza di liquidità del Comune non può ricadere sui cittadini che sono già al collasso economico per la mancanza di risorse economiche e soprattutto per la mancanza di lavoro, vera piaga sociale per molti capifamiglie della nostra città disoccupati ormai da diversi anni.
I pensionati e le famiglie non riescono più a far fronte ai costi per l’acquisto perfino dei beni primari e per le esose tasse da pagare, addirittura molti non riescono più ad onorare gli impegni presi con le finanziarie, ormai in tanti alberga solo la disperazione che può sfociare in gesti inconsulti. Si ritiene pertanto, che il Sindaco e l’Amministrazione riduca tutte le spese non necessarie, i c.d. “costi della politica, le consulenze esterne, introducendo, se necessario, un nuovo taglio agli emolumenti degli amministratori e dei consiglieri.
I cittadini non possono più sostenere sacrifici perché fanno già tante rinunce, per cui compito della politica diventa quello della ricerca, tra le pieghe del bilancio, di strade alternative per il reperimento di risorse al fine di rispettare il patto di stabilità, evitando così di mettere le mani nelle tasche svuotate dei castelvetranesi.
AUTORE. Redazione
Analisi molto dettagliata che rispecchia purtroppo un’amara verità: siamo stati gestiti in questi ultimi vent’anni da una classe politica che certamente non ha tutelato il bene comune ed oggi i cittadini ne pagano le conseguenze…..perché lamentarsi adesso? in fondo non hanno sempre premiato questo modo di fare politica?