Lo scorso lunedì, il presidio Libera di Castelvetrano faceva richiesta formale per l’intitolazione, del prolungamento di Via Giallonghi, alla figura di Peppino Impastato. Prontamente arriva la risposta del Sindaco.
“Spett.le Presidio Libera di Castelvetrano, in riferimento alla vostra richiesta, debbo innanzitutto esprimere la mia soddisfazione per l’asseverato riconoscimento da parte di codesta Associazione del forte messaggio civile che promana dalla scelta di aver voluto edificare i nuovi uffici comunali di Castelvetrano su un terreno confiscato alla mafia.
Solo in tale prospettiva, infatti, acquista significato la richiesta di intitolare il prolungamento della via Giallonghi, opportunamente riqualificato e da poco inaugurato, alla memoria di Peppino Impastato, ucciso a Cinisi il 9 maggio 1978.
E vieppiù fonte di amarezza, pertanto, dover ricordare, nell’occasione, che proprio i rappresentanti della parte politica alla quale Impastato si ispirava, furono a Castelvetrano tra i più corrivi avversari di quella iniziativa, con toni di accesa quanto gratuita polemica, accompagnata da pretestuosi argomenti giustamente cancellati dall’esito di un reclamato referendum popolare; mentre conservo intatta la memoria dell’animosa protervia di una locale esponente di Rifondazione Comunista nel corso di una manifestazione che sull’argomento si tenne al teatro Selinus.
Le superiori considerazioni, da me richiamate non per rinfocolare sterili contrasti, ma al solo scopo di marcare la differenza tra chi immediatamente intuì, a suo tempo, il valore simbolico di quella scelta e chi la osteggiò per mero calcolo partitico o per faziosità ideologica, nulla tolgono ovviamente al merito della proposta che codesta Associazione oggi consegna al vaglio della Civica Amministrazione.A tal proposito devo però far presente che la Giunta Comunale da me presieduta, per le stesse ragioni che sono alla base di quanto rappresentato da codesto Presidio, aderendo alla richiesta di un gruppo di giovani universitari castelvetranesi, ha già deciso di dedicare la predetta via a Pasquale Simone Neri, il giovane eroe di Giampilieri che ha sacrificato la sua vita per salvare otto suoi concittadini travolti dalla frana del 1 ottobre, e alla cui memoria il Capo dello Stato ha concesso la medaglia d’oro al valor civile.
La delibera di intitolazione è in atto al vaglio della Prefettura che, non essendo ancora trascorsi 10 anni dalla morte dell’intestatario, dovrà concedere la prescritta deroga. E ove questa non fosse accordata, la Civica Amministrazione si è pronunciata per intestare la via alla Legalità, valore da tutti positivamente condivisibile, di là da ogni differenza culturale e ideologica.Riconoscendo, tuttavia, il valore esemplare della figura di Peppino Impastato, è mio fermo impegno di individuare, possibilmente nella medesima zona dove sorge il palazzo dei nuovi uffici comunali, una via non ancora denominata per la quale proporre alla Giunta quanto dalla vostra Associazione così opportunamente suggerito.
L’occasione è gradita per salutarvi distintamente.”
Il Sindaco del Comune di Castelvetrano, Dott. Gianni Pompeo
AUTORE. Redazione
Il Presidio di Libera Castelvetrano ” Salvatore e Giuseppe Asta ” nell’apprendere la notizia della intitolazione del prolungamento della via Giallonghi a Pasquale Simone Neri,esprime compiacimento per la scelta fatta da codesta Amministrazione. Inoltre,aldilà delle osservazioni politiche che non appartengono alle finalità di questo Presidio, fa tesoro delle parole e del fermo impegno del Sindaco Dott. Gianni Pompeo, affinchè Peppino Impastato possa avere il suo riconoscimento a breve termine in questa città .
Con l’occasione ringraziamo e porgiamo distinti saluti.
Per LIBERA PRESIDIO di CASTELVETRANO
M.Teresa Nardozza
Gent.mo Sindaco non conosco i fatti a cui Lei si riferisce non essendone stata testimone diretta,di conseguenza non posso intervenire nello specifico.Penso comunque che il contendere fosse relativo all’ubicazione degli uffici comunali lontani dal centro e dunque disagevoli per tutti i cittadini anziani e comunque non automuniti,non era in discussione l’idea del terreno ” confiscato” così come fanno intendere le Sue parole.In ogni caso desidero ricordarLe che anche il Circolo ” G.Impastato” della Rifondazione Comunista ha fatto formale richiesta in questo senso, in una sinergia di intenti inaspettata,essendo Libera una associazione apolitica e apartitica contrariamente al nostro Circolo.La precisazione non vanifica nè si pone quale rivendicazione o sottolineatura antagonista,alla richiesta di Libera,Peppino Impastato è di tutti i cittadini onesti ,è patrimonio dell’antimafia e di tutti coloro che credono che questa terra possa essere svincolata dalle connivenze con il malaffare.Non possiamo che essere grati a Libera per avere proposto questa iniziativa unitamente alla Sua volontà di trovare una giusta collocazione per la denominazione di Peppino Impastato,che premia anche Rifondazione comunista.
La Segretaria
Maria Antonietta Garofalo
Cara Compagna Maria Antonietta devi sapere che le lotte portate avanti erano per l’utilizzo di quei terreni espropriati alla mafia per utilizzarli come parco giochi per i bambini e porre un limite all’espansione sfrenata della città verso Nord con l’abbandono totale del Centro Storico. Piazza Garibaldi ne è la dimostrazione.
Uffici Comunali che presentano, appena terminati infiltrazioni di acqua da tutte le parti con notevole disagio per gli utenti ed impiegati.
Domanda al Sindaco: L’edificio è stato collaudato? esiste la relativa certificazione di agibilità?
Uffici Comunali che per la distanza creano non pochi disagi alla cittadinanza costretta altresì a posteggiare le macchine in un acquitrino ed in mezzo al fango.
Sindaco, l’Amministrazione Comunale che Lei degnamente rappresenta ha previsto la realizzazione dei posteggi? e tolga un dubbio, saranno gratuiti o a pagamento come nel Centro Storico?
Cordilamente e grazie per l’impegno preso!
“E vieppiù fonte di amarezza, pertanto, dover ricordare, nell’occasione, che proprio i rappresentanti della parte politica alla quale Impastato si ispirava, furono a Castelvetrano tra i più corrivi avversari di quella iniziativa, con toni di accesa quanto gratuita polemica, accompagnata da pretestuosi argomenti giustamente cancellati dall’esito di un reclamato referendum popolare; mentre conservo intatta la memoria dell’animosa protervia di una locale esponente di Rifondazione Comunista nel corso di una manifestazione che sull’argomento si tenne al teatro Selinus”.
parole profuse da un personaggio politico che in un dibattito consiliare è stato chiamato “PINOCCHIO” dal Dott. Calogero Martire allora Presidente del Consiglio Comunale!
Non me ne voglia ma Lei cura interessi politici!!!!!
Cara Compagna Maria Antonietta devi sapere che le lotte portate avanti erano per l’utilizzo di quei terreni espropriati alla mafia, come parco giochi per i bambini e porre così un limite all’espansione sfrenata della città verso Nord con l’abbandono totale del Centro Storico………….
Si scrive di getto e…………….
Egregio signor Sindaco quando una iniziativa viene condivisa e segnalata da Rifondazione Comunista sembra che ci siano sempre delle resistenze a ritenere quelle battaglie valide, giuste e comunque di interesse pubblico. La nostra posizione circa il trasferimento dei locali comunali in zona lontana dalla città aveva diverse motivazioni per altro condivise da migliaia di cittadini, ma in democrazia si vince, anche per un solo voto. Ritengo comunque che sempre, in nome di quella democrazia cui chi amministra deve fare riferimento ci si doveva interrogare come mai sul trasferimento in zona giallonghi non si fosse manifestato un consenso unaninie e proprio del dissenso si doveva forse tenere anche conto riaprendo il dibattito sulla valenza e l’opportunità di tale scelta. Sui terreni confiscati alla mafia si poteva costruire un Centro di aggragazione sociale per i giovani perche’ questi avessero possibilità altre che quelle di rtovarsi senza alcun punto di sano incontro per dibattiti e quant’altre manifestazioni. A proposito di terre confiscate alla mafia sarebbe doveroso ,da parte del primo cittadino, capire queale gestione ne faccia Padre lo Bue che sembra nè rispondere a principi Cristiani, nè tanto meno sociali e guidati dalla legalità!!. Molti giovani che su quelle terre dovevano completare un percorso di riabilitazione e reiserimento sociale sono stati licenziati!!! In nome della legalità che lei tanto difende le chiedo di appurare tale oscura vicenda che getta nello sconforto e nella disperazione tanti giovani che pure con forza e determinazione stavano compiendo un difficile percorso. Grazie, Lucia Titone
Cara Compagna Maria Antonietta devi sapere che le lotte portate avanti erano per l’utilizzo di quei terreni espropriati alla mafia per utilizzarli come parco giochi per i bambini e porre un limite all’espansione sfrenata della città verso Nord con l’abbandono totale del Centro Storico. Piazza Garibaldi ne è la dimostrazione.
Uffici Comunali che presentano, appena terminati infiltrazioni di acqua da tutte le parti con notevole disagio per gli utenti ed impiegati.
Domanda al Sindaco: L’edificio è stato collaudato? esiste la relativa certificazione di agibilità?
Uffici Comunali che per la distanza creano non pochi disagi alla cittadinanza costretta altresì a posteggiare le macchine in un acquitrino ed in mezzo al fango.
Sindaco, l’Amministrazione Comunale che Lei degnamente rappresenta ha previsto la realizzazione dei posteggi? e tolga un dubbio, saranno gratuiti o a pagamento come nel Centro Storico?
Cordilamente e grazie per l’impegno preso!
“E vieppiù fonte di amarezza, pertanto, dover ricordare, nell’occasione, che proprio i rappresentanti della parte politica alla quale Impastato si ispirava, furono a Castelvetrano tra i più corrivi avversari di quella iniziativa, con toni di accesa quanto gratuita polemica, accompagnata da pretestuosi argomenti giustamente cancellati dall’esito di un reclamato referendum popolare; mentre conservo intatta la memoria dell’animosa protervia di una locale esponente di Rifondazione Comunista nel corso di una manifestazione che sull’argomento si tenne al teatro Selinus”.
parole profuse da un personaggio politico che in un dibattito consiliare è stato chiamato “PINOCCHIO” dal Dott. Calogero Martire allora Presidente del Consiglio Comunale!
Non me ne voglia ma Lei cura interessi politici!!!!!
Egregio signor Sindaco, desidero ricordare a Lei e alla Giunta che l’ha affiancata durante la prima sua consiliatura quale fosse in quel tempo l’atteggiamento di Rifondazione nei confonti del bene pubblico e di questsa città che muore ogni giorno di più! Il nostro impegno era rivolto a una possibile collaborazione pur di lavorare per obiettivi comuni e condivisi sulle priorità di questo territorio. In particolare si era lavorato per un Proggetto “I colori della Città” per il quale tecnici di alta levatura culturale e morale si erano detti disponibili ad offrire le personali competenze pur di non mandare in rovina il centro storico. Questo grido che si levava dalla cittadinanza e che noi abbiamo accolto ,facendocene portavoci (come è nel nostro patrimonio etico e sociale) è stato ignorato da quanti si preoccupano soltanto di avere il fiore all’occhiello per le iniziative da portare avanti.., in quanto sembra conti soltanto il consenso..elettorale piuttosto che i risultati del fare e del pensare condiviso! Tale proggetto è stato accolto in altri comuni della Sicilia, comuni che presentavano sotto il profilo urbanistico e monumentale le stesse problematiche della nostra citta. Senza guardare a colori politici e a settarismi di sorta gli amministratori lungimiranti hanno scelto di mettere insieme le risorse di idee, di creatività e di profesionalità mostrando quanto la paura degli steccati non sia funzionale al raggiungimento dell’obiettivo, dunque alla valorizzazione del patrimonio storico culturale. La nostra visione, contrariamente al senso comune diffuso è molto attento all’esaltazione dell’Umanesimo, alla funzione del Bello e della fruizione del Bello, all’esaltazione dell’ Arte nelle sue forme più alte, uniche strade che consideriamo possano migliorare l’Individuo. Lucia Titone
Proporrei Via del Nepotismo.
Certamente via della Legalità suonerebbe una stonatura………ma non capisco via del Nepotismo. Non ne vedo l’attinenza, infatti dall’Enciclopedia Wikipedia si riporta:
Nepotismo significa favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare invece che a causa della loro abilità. Il termine deriva dalla parola latina nepos,significa “nipote”, e viene generalmente usato in senso spregiativo.
Ad esempio, se un manager assume o promuove un parente, piuttosto che un estraneo alla famiglia più qualificato, quel manager sarà accusato di nepotismo. Alcuni biologi hanno suggerito che la tendenza al nepotismo è istintiva, una forma di selezione parentale.
Il nepotismo è un pericolo per la democrazia, perché determina una concentrazione di poteri nelle mani di una famiglia, e perché ostacola un accesso universale e meritocratico alle istituzioni e alla pubblica amministrazione, che vengono basate su un rapporto fiduciario anziché impersonale, tipico di uno Stato moderno.
I legami personali possono compromettere l’indipendenza di un’istituzione e la sua credibilità morale. Se avviene ai più alti livelli dello Stato, fra dirigenze dei partiti di maggioranza e opposizione (oppure ministri, presidenze dei rami del Parlamento e della Repubblica), può trasformare una democrazia in una specie di monarchia costituzionale.
Le leggi sul conflitto di interesse talora contengono dei vincoli di incompatibilità anche fra parenti e consanguinei.
Oggi la parola nepotismo ha assunto anche il significato di favoritismo, raccomandazione. Il termine nepotismo può anche significare un favoreggiomento di una persona rispetto alle altre.
Non mi sembra che si siano attinenze e/o condizioni quindi boccio a priori la proposta di Guseppe……..così come boccio anche la proposta dell’amministrazione a chiamarla via della Legalità!
ma cosa sta facendo il comune per salvare la palme della nostra città del punterolo rosso????