Nell’ambito del progetto educare alla legalità per educare alla cittadinanza, lunedì 21 febbraio 2011 alle ore 11.15 nell’aula magna del Liceo Classico, si terrà un incontro-dibattito con il magistrato Roberto Piscitello, già procuratore della DEA di Palermo, vice capo di gabinetto del Ministro di Grazia e Giustizia, sul tema
Dalla educazione alla legalità all’educazione alla cittadinanza.
In un’epoca in cui sembra trionfare il particulare, di cui scrisse Guicciardini, onorare coloro i quali antepongono ai loro interessi quelli generali serve per stimolare nelle nuove generazioni un processo interiore che li spinga a considerare la loro semenza e a riflettere se sono stati fatti a vivere come bruti o per seguir virtute e canoscenza.
Dal confronto con una personalità illustre che ha fatto una scelta di vita a favore dell’interesse generale (non certamente con un ex galeotto, anche se collaboratore di giustizia) può nascere l’impegno dei giovani ad affermare l’etica della responsabilità, riassunta da don Milani nel famoso motto i care.
Non possiamo rassegnarci a vedere la nostra società andare a rotoli, spinta da un consumismo aberrante verso la negazione dell’Essere e dell’esserci, preoccupata solo di apparire.
Dobbiamo andare avanti con l’ottimismo della volontà, senza lasciarsi scoraggiare dal pessimismo della ragione, spargendo semi, come il buon seminatore della parabola evangelica, sicuri che, almeno alcuni, attecchiranno, nonostante le maldicenze e le falsità di cui siamo senza colpa vittime.
AUTORE. Francesco Fiordaliso
Esprimo la mia più sincera solidarietà al dirigente Fiordaliso per l’impegno profuso in questi anni per l’affermazione della cultura della legalità.
A quanti con le loro chiacchiere sterili e fonte di tanta cattiveria si risponde con i fatti ed questo che il dirigente, insieme ai suoi collaboratori stanno dimostrando.
Non bastano accuse gratuite, infondate e false ( perchè provate da atti processuali, sentenze ) a distruggere la gente per bene, innocente che hanno avuto il coraggio di impegnarsi a scuola e nella società con i ragazzi con azioni concrete dirette alla lotta alla mafia e all’immondo spaccio di stupefacenti.
Questi sono esempi non i falsi collaboratori di giustizia.
GRAZIE!!!
Tutti i progetti aventi la finalità all’educazione alla legalità che ben vengano, ma rimango perplesso come si parli sempre di legalità rapportandone il concetto e molto spesso associandolo alla lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.
Mi piacerebbe invece che FINALMENTE si incominciasse a parlare di legalità riferita alla P.A.. e quindi penso che un giorno si potrebbe finalmente arrivare a parlare di legalità nelle istituzioni pubbliche in quanto pienamente convinto che senza trasparenza amministrativa il malaffare alligna. Non possiamo parlare di legalità quando di fatto la P.A, spesso, disconosce questo termine….un esempio per tutti: è stata attuata da una classe politica che ha curato interessi politici un’attività che io considero la “truffa” di tutti i tempi (come anche la privatizzazione dell’acqua) in danno dei cittadini e del pubblico erario, mi riferisco alla truffa sulla gestione dei rifiuti in sicilia dove politici, sindaci ed amministratori pubblici hanno violato leggi, regolamenti, contratti di servizio ecc ecc eppure si continua a parlare di legalità!!! una legalità che nello specifico vessa continuamente i cittadini con tasse esose ed inique, non rapportate minimamente alla qualità e quantità dei servizi erogati ed emesse come ho sopra specificato in PALESE ed ACCERTATA violazione di legge. E se non si subisce passivamente allora il cittadino onesto viene letteralmente aggredito con azioni che definisco “banditesche” come i Fermi Amministrativi e le Iscrizioni Ipotecarie sugli immobili. Vogliamo una buona volta fare emergere queste responsabilità e ritornare a dare decoro e dignità alle Istituzioni Pubbliche? Solo dopo si potrebbe parlare di mafia e attività delinquenziali.
Sono sicuro che una volta “bonificata” l’attività amministrativa degli Enti Pubblici con il ripristino della Trasparenza Amministrativa e con il ritorno alla “legalità” non si parlerebbe più di mafia e si potrebbero organizzare incontri “culturali” di altra natura!!!
Stufo di sentire sempre parlare di mafia parafulmine, quando di contro il pericolo principale non è la mafia in quanto tale ma la cultura mafiosa che si annida nelle istituzioni pubbliche e diventa esempio di “vita sociale”
Buon lavoro ai partecipanti tutti al convegno, persone di indubbia qualità, morale e professionale.
ad maiora!
Arrestato il deputato regionale del PD Gaspare Vitrano: aveva appena incassato una mazzetta
Sabato 12 Marzo 2011
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Il deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano, 49 anni, avvocato, è stato arrestato a Palermo con l’accusa di concussione. Vitrano è stato arrestato in flagranza di reato mentre intascava una mazzetta da un’imprenditore del settore fotovoltaico, 10 mila euro in contanti. Sarebbe stata la vittima a denunciare il tentativo di concussione.
Vitrano è stato funzionario regionale. Nel 2001 era stato eletto deputato regionale all’Ars per la Margherita ed è stato componente della commissione Lavoro. E’ stato rieletto nelle successive legislature nelle fila del Partito democratico e ora é deputato segretario e componente della commissione Attività Produttive.
“Chi sbaglia paga: è una regola severa che il Pd applicherà senza nessuna titubanza. Un imprenditore che denuncia è un valore. La denuncia e la selezione della classe dirigente sono la via maestra per stroncare la nefasta intermediazione nel rapporto con la pubblica amministrazione. Si conferma, inoltre, che l’azione di bonifica avviata dal prefetto Giosuè Marino nel settore delle energie alternative è stata quanto mai necessaria”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente del<la Commissione parlamentare antimafia.
Notizia tratta da Marsal@.it per specificare meglio il mio pensiero sul precedente commento.
Di questi casi ne sono piene le pagine dei giornali a dimostrazione che da Tangentopoli ai giorni nostri niente è cambiato…