La Regione attualmente stanzia solo 2 mila euro l’anno per i 330 ettari del parco archeologico Selinunte Cave di Cusa «Vincenzo Tusa». Una cifra davvero modesta, in relazione alle tantissime esigenze del parco che gli esperti considerano il più importante del Mediterraneo. A confermare il dato economico è il direttore Giovanni Leto Barone.
«È così – afferma Leto Barone – dall’assessorato ai beni culturali riceviamo solo 2 mila euro per la manutenzione ordinaria, poi ci sono i proventi dei biglietti che per il 70 per cento vanno nelle casse regionali e per il 30 vengono destinati al Comune di Castelvetrano che li reinveste in opere utili allo stesso parco».
Nei giorni scorsi tutte le deficienze logistiche e funzionali del parco di Selinunte sono finite in un servizio televisivo a carattere nazionale. Problemi già noti, come la scarsa manutenzione degli accessi al parco, pochi controlli, erbacce e cani randagi. Di fatto, la Regione nel 2014 dai biglietti di Selinunte ha incassato 900 mila euro circa.
Una cifra importante che, se reinvestita nel parco poteva risolvere tanti problemi. Invece, l’assessorato regionale che prima consentiva il trasferimento diretto degli incassi di biglietteria pari al 30% al comune di Castelvetrano, dal 30 giugno scorso, non solo ha vietato il trasferimento delle somme ma non ha più erogato all’Ente locale il dovuto. Quindi, il comune di Castelvetrano, che sta facendo diversi lavori all’interno del parco di Selinunte, è stato costretto a ricorrere all’anticipazione delle somme. Da un calcolo generale la Regione dovrebbe restituire qualcosa come 180 mila euro. Vista la crisi finanziaria in corso all’assemblea regionale, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante, non nasconde una certa preoccupazione.
di Filippo Siragusa
per GdS
Quante chiacchiere e quante illusioni. Ricordo che nei convegni e discussioni che si facevano prima e durante la creazione del Parco Archeologico, tutti i politici dicevano “IL PARCO ARCHELOGICO SARA’ LA FONTE DI SVILUPPO NON SOLO DI CASTELVETRANO MA DI TUTTA LA VALLE DEL BELICE”. Dopo quasi 40 anni il parco non ha fatto sviluppare un bel niente. Speriamo che quando il Parco Archelogico diventerà autonomo le cose non peggioreranno di più.
Domanda: Quel 70% di incassi destinato alle casse regionali, che fine fanno? e poi, visto che il comune è obbligato a reinvestire quel 30% nella manutenzione del parco, perchè la regione non si trattiene (il pizzo) del 30% e il 70% delle entrate lo lascia al comune stesso con la speranza di evitare quelle figuracce fatte di recente a livello nazionale?
“benaltrismo” !!! tutti bravi a dire cosa si dovrebbe fare! come se le regole si possano cambiare cosi. mi sembra chiaro nell’articolo che il 30% va al comune e il 70% alla regione a seguito della convenzione che regola i rapporti. il comune ha speso e continua a spendere per il parco in servizi compatibili con la convenzione: sicurezza valori, pulizia locali, piccoli interventi di diserbo, lavori vari di manutenzione impianti e servizi. lo puo fare fino a quando avra da spendere i soldi che ha gia ricevuto. da qualche mese non li riceve piu perche la regione da un lato obbliga il parco a versare sul conto regionale dall’altro non da ancora l’autonomia per usarli per intero. quello sara il vero test !
… continua. il comune in ogni caso per spendere i soldi della convezione nel parco ha anche bisogno dei tempi tecnici per le variazioni di bilancio e la redazione dei progetti. i soldi del 70% intanto restano nel grande calderone della regione!!! non si sa se torneranno piu a selinunte!!!
Mandate a casa un po’ di custodi ! Così a posto di quardare le pietre con gli stessi soldi si può fare qualcosa per il parco archeologico, una trentina di anni fa c’erano una decina di custodi e bastavano forse le pietre sono aumentate e ci vogliono 42 custodi !! È uno scandalo
ma scusate ma gli ottanta e passa custodi.. che sono
in busta paga nell’ ente PARCO di SELINUNTE ma che fanno..???
anziche’ grattarsi la panza..
scopa e ramazza a pulire il parco..
non sono custodi o sono tutti dirigenti e funzionari..
ma….
Non sono un estimatore dei custodi…lavoro ingrato, mal pagato, vilipeso, sottostimato, etc.etc.
Ma nel caso specifico non credo siano loro il vero problema.
Ma il vero scandalo è la conduzione amministrativa e la gestione del patrimonio, del grande patrimonio, archeologico siciliano, e di Selinunte in particolare, che non viene tutelato, difeso, curato, per come si dovrebbe! QUI bisogna intervenire!!E PRESTO!
Vito P.
il problema dei custodi è relativo.
circa 3-4 anni fa sono stati accorpati e assunti a tempo INDETERMINATO CIRCA 50 ex cosiddetti “articolisti” a discapito di eccellenti studenti laureati alle belle arti che si sono fatti un mazzo così per studiare e che si ritrovano a spasso.
Invece queste persone assunte da politi/sindacati nemmeno hanno il diploma,non conoscono la storia di selinunte e nemmeno la lingua italiana……
LA POLITICA è LA ROVINA DEL PAESE!!!!
80 custodi non sono il problema? Ne siamo sicuri? Per la grandezza del parco ne basterebbero 20, per quello che fanno invece (nulla) ne basterebbero ZERO.
Ma i servizi nazionali di questi mesi su Selinunte non vi hanno ancora illuminato? Abbiamo un esercito di custodi che non servono a nulla. E poi paghiamo……..
Siamo tutti bravi a parlare e criticare. Invece di dare la colpa a custodi che dolente o nolente sono stati assunti tramite concorso pubblico, perché non andiamo ad analizzare lo stato di degrado nel quale versa selinunte? Ognuno dovrebbe avere il propio ruolo, quello dei custodi ( la parola stessa lo dice) è custodire!! non di certo spazzare o pensare alla manutenzione, che dovrebbe essere operata da persone assunte per svolgere questo tipo di lavoro. All’interno del parco c’è uno stato di disservizio generale, nel quale i custodi vivono a discapito proprio, effettuando anche più del dovuto per poter mandare avanti una continuità di turni che non prevedono alcuna chiusura, né infrasettimanale, né festiva. Di certo come tutti sappiamo, sono sempre le “ultime ruote del carro” a farne le spese. I giudizi gratuiti sono pesanti, per chi ogni giorno compie il proprio dovere con serietà e spirito di dedizione, nonostante si versi in una situazione poco florida, sotto continui attacchi da parte di incompetenti nel settore, mostrando ciò che meglio li aggrada.