È passato in consiglio comunale col voto favorevole di 15 consiglieri comunali (M5S, Bene Comune e Francesco Casablanca), 7 contrari (Pd, Obiettivo città, Giuseppe Curiale e Fratelli d’Italia) – assenti Rosy Milazzo e Rossana Ditta – l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2018/2020. Il documento finanziario era stato approvato lo scorso 3 dicembre dal Ministero dell’Interno. Dopo il voto in aula si sono registrati i primi commenti politici. Soddisfatto del risultato si è mostrato il sindaco Enzo Alfano, mentre il Presidente della Rappresentanza sindacale unitaria del Comune, Giovanni Scaminaci ha espresso «viva soddisfazione», soprattutto perché nel bilancio è stato aggiunto un nuovo tassello verso la stabilizzazione dei precari. Scaminaci, che segue la vicenda dei precari in Comune, aveva chiesto e ottenuto l’audizione presso la Commissione consiliare al bilancio: «In quell’occasione – spiega l’avvocato – ho sollecitato tutti i consiglieri comunali a dare un segno forte e concreto alla città».
Il Pd ha contestato, invece, la scelta dell’Amministrazione di non essere stato messo nelle condizioni «di poter presentare emendamenti al bilancio». Per il gruppo consiliare Pd, così facendo, «il massimo consesso civico è stato svuotato dei suoi poteri». Per la segreteria locale del Pd «bisogna avere una visione su quello che si vuole fare e soprattutto sul come lo si vuole fare». E accusano l’Amministrazione: «Aspettiamo, ancora, risposta sui fondi derivanti dalla programmazione europea e sull’attivazione dello Sportello Europa, sul Piano Regolatore Generale, sul recupero di liquidità per l’ente attraverso una concreta lotta all’evasione o una riduzione del contenzioso con discarico dei ruoli o con la mediazione tributaria».