Il 2° Circolo Giuseppe Di Matteo presente a Palermo alla Giornata della Legalità in ricordo delle vittime delle mafie, nel 32° anniversario dell’attentato di Capaci, in cui il 23 maggio 1992 persero la vita Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. La stessa sorte toccò, 57 giorni dopo, il 19 luglio, a Paolo Borsellino, ucciso a Palermo con cinque agenti di scorta.
A Piazza Magione si sono riuniti in tantissimi, circa 5000 i presenti: autorità, docenti, alunni, dirigenti arrivati da diverse parti della Sicilia. Una delegazione di insegnanti e alunni frequentanti le classi quinte, accompagnati dalla Dirigente Maria Luisa Simanella, ha partecipato alla diretta del Tg 1 da Palazzo Jung a Palermo per la Giornata della Legalità e l’inaugurazione del “Museo del Presente e della memoria della lotta alle mafie”.
Quest’anno la scelta del luogo dove celebrare la giornata non è casuale: tra le viuzze del quartiere Kalsa sono infatti cresciuti Falcone e Borsellino, quella che era la loro scuola oggi è un monito, più in là il campetto in cui da ragazzini giocavano e la farmacia di famiglia.
La presenza del 2° Circolo, fortemente voluta dalla giornalista Rai Emma D’Aquino, che ha intervistato la Dirigente, vuole dimostrare che la Scuola può fare la differenza nella lotta alla mafia, che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla da parte di tutta la comunità scolastica, infatti, non viene mai meno, anche quando i tentativi di inquinamento della società civile sono sempre in agguato,.
“La Scuola è coinvolta pienamente nella giornata del 23 maggio e lo fa attraverso un percorso formativo che parte già dai primi anni della scuola primaria come testimoniano oggi i nostri alunni”, dice ai microfoni la Dirigente Maria Luisa Simanella. “La Giornata della legalità vuole essere il segno di una responsabilità comune e per la Scuola segna la data simbolo di un lavoro che viene costantemente svolto da tutta la comunità scolastica, al fine di diffondere la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità, di sopruso e sopraffazione. L’eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo! Portare avanti la loro opera attraverso la Scuola vuol dire lavorare per una società migliore”.
Ins. Angela Scirè – 2° Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo
AUTORE. Redazione