Strade come fiumi in piena, case e cantine allagate, disagi alla viabilità, corrente elettrica interrotta, tanti danni e notti insonni. E’ questo il resoconto delle ultime ore vissute in Emilia Romagna. 
A raccontarlo a CastelvetranoSelinunte.it è Giuseppe Milazzo, un ragazzo di Castelvetrano che da settembre scorso si è trasferito in Emilia per lavoro. Al momento il bilancio dell’alluvione degli scorsi giorni è fermo a 13 morti ed oltre 10 mila sfollati. 

“Non avevo mai visto uno scenario così catastrofico, sembrava di trovarvi in un film” racconta il giovane che vive in un piccolo comune fuori dall’area Metropolitana di Bologna. Era in auto per dirigersi a lavoro mentre straripavano fiumi e torrenti. “Il rischio era quello di rimanere impantanati nei fiumi di fango che, misto ai detriti, travolgeva qualsiasi cosa incontrasse lungo il passaggio”


Ora che la pioggia ha dato un pò di tregua i cittadini stanno facendo la conta dei danni cercando di salvare il possibile anche se tanto è andato perso o distrutto da questo fenomeno meteorologico assolutamente fuori dal comune. 

“Per tornare alla normalità serviranno settimane” – dice Giuseppe – “anche se il livello dell’acqua, almeno nella mia zona, è ritornata quasi alla portata originale, i danni sono stati ingenti e la viabilità, così come molti servizi, sono stati compromessi”. 

L’augurio è quello che il territorio Emiliano possa ritornare alla normalità ma è ormai chiaro nella consapevolezza di tutti che fenomeni come questo saranno sempre più frequenti a causa del tanto discusso (e forse per troppo tempo inascoltato) cambiamento climatico.

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