Ancora incertezze e difficoltà per i lavoratori del centro distribuzione dell’ex Gruppo 6 Gdo. Sono, infatti, ancora senza lavoro i 44 dipendenti del Cedi di Castelvetrano che attendono la riapertura del punto in cui avveniva la distribuzione e, dunque, la riassunzione.
A intervenire, ancora una volta, sono la Filcams Cgil e la Uiltucs Uil che, esprimendo preoccupazione per il futuro occupazionale degli ex dipendenti, sollecitano l’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ad accelerare le trattative per l’assegnazione del Cedi.
A oggi, infatti, mentre i supermercati sono stati rilevati dal gruppo Esse Emme Srl, per il Centro distribuzione si attende di conoscere il nome dell’azienda che lo rileverà.
“Auspichiamo – dicono i segretari della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo e della Uiltucs Mario D’Angelo che l’Agenzia continui a lavorare per trovare soluzioni anche per i 44 lavoratori del Cedi”.
La Filcams Cgil e la Uiltucs Uil esprimono preoccupazione anche per i 10 lavoratori che lo scorso giugno hanno esaurito la mobilità e per cui le due sigle sindacali avevano proposto, al consiglio di amministrazione giudiziaria della Grigoli distribuzione Srl e all’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, l’assunzione a tempo determinato. A tale proposta – poi trasformata in accordo siglato – non è, però, seguito alcun riscontro.
“I lavoratori – dicono Gandolfo e D’Angelo – sono adesso privi di reddito. E’ indispensabile che ci si attivi, in tempi rapidi, per garantire loro una fonte di reddito attraverso il lavoro”.
L’ufficio stampa della Cgil Maria Emanuela Ingoglia