Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato “Green Hill” la nota azienda situata a Montichiari in provincia di Brescia, che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione.

Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia, partecipano circa 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli Animali (NIRDA). Presente anche personale della Questura di Brescia.

L’operazione sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento animale.

Speriamo che questi nuovi sviluppi -afferma Michela Kuan, biologa, responsabile Lav settore vivisezione- mostrino chiaramente gli orrori della vivisezione e portino in primo piano le ragioni scientifiche ed etiche di chi la combatte, un atto importante in un contesto finora considerato intoccabile come la sperimentazione animale.

Siamo davvero felici di aver contribuito a porre fine alla barbarie di Green Hill. – Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente – Quello che è emerso è stato uno scenario drammatico: una fabbrica di dolore e sofferenza inaccettabile.

Abbiamo deciso così di usare gli strumenti che una società democratica consente, cioè la via giudiziaria: grazie al nostro legale ci siamo rivolti al magistrato e abbiamo illustrato quanto era stato rilevato in occasione dell’accesso, un’iniziativa che si è dimostrata molto più utile all’accertamento della verità rispetto ai numerosi controlli fatti dagli organi competenti in precedenza.

È il segno che qualcosa sta cambiando in Italia. – Michela Vittoria Brambilla, ex ministro – Ho scritto una norma che vieta sperimentazioni sugli animali, questa settimana verrà votata al Senato: è primo paletto per cambiare le cose.

Mai nel Paese si è vista con tanta chiarezza una forza di popolo che rivolgeva una domanda netta alle istituzioni: chiudere Green Hill» ha aggiunto la Brambilla, «si tratta dell’ultimo allevamento di beagle destinati alla sperimentazioni presente in Italia. Il motivo per cui la sperimentazione sugli animali viene mantenuta è solo di tipo economico.

Aspetti Normativi

In questi mesi è all’esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l’obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione.

(AGI)

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