Una rivista scolastica, quella del Liceo Classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano, del tutto innovativa e che ha denotato una svolta epocale: non programmata per gli spettacoli mattutini aperti agli altri istituti scolastici cittadini (nessuna vacanza a buon mercato per gli studenti), ma una manifestazione teatrale per una chermesse di tre sere al Teatro Selinus per il grande pubblico delle grandi occasioni.
I ragazzi del comitato organizzativo della rivista del Liceo Classico, hanno avuto grande coraggio e determinazione nel decidere di non accedere al solito facile serbatoio di biglietti venduti agli alunni degli altri istituti per gli spettacoli mattutini, semplicemente tre spettacoli di gran serata nell’incantevole scenario del Teatro comunale Selinus, concesso dall’amministrazione comunale di Castelvetrano.
Fra i giovani alunni si è subito creata l’aspettativa di un casting per il musical Pinocchio. Erano necessarie caratteristiche di doti di recitazione ma, soprattutto, di canto e ballo.
Così Massimo Di Pasquale ha scelto molto oculatamente i giovani pretendenti al cast, attribuendo caratterialmente i personaggi agli studenti che si sono rivelati più rispondenti ad un ruolo quasi professionistico, più che dilettantistico.
Un lavoro preparato con grande cura e passione che passa attraverso lunghe prove e anche registrazioni in sala di incisione musicale, quella del musicista Gaspare Federico che ha mirabilmente guidato, insieme a Massimo, le giovanissime voci, nell’arduo compito di registrare il canto del musical e poi mixarlo nell’ambito teatrale fra le parti di recitazione.
Grande ricerca dei costumi, da quello usuale di Pinocchio e degli asinelli, a quelli delle marionette e di Mangiafuoco o della Fata Turchina che si stagliavano sulle coriografie sceniche realizzate magistralmente da Guglielmo Barbaresi.
E poi le musiche, splendide musiche dei Pooh, riadattate per le voci dei giovani artisti, per un effetto complessivo di quasi due ore di ininterrotto carosello di esilaranti balletti, canti, scene sincronizzate per un eccellente livello teatrale e scenico, quasi come fossero teatranti professionisti.
Un’alchimia magica che ha condotto il regista a saper scegliere con cura i giovani protagonisti e dosare adeguatamente l’entusiasmo irrefrenabile dei giovani artisti.
Chiara Giuditta Messina (arlecchino), Chiara Peruzza (Fata Turchina), Caterina Accardo (la Volpe), Sara Pantaleo (Angela), Martina Lo Porto (Grillo parlante), Carla Lampasona (Gufo), Anna Gianfala, Flavia Caime, Dario Cudia, Francesco Di Natale, Giuseppe Stallone: il Comitato fautore della magica rappresentazione.
Bravi tutti i ragazzi che hanno partecipato ad una attività paradidattica della scuola che li ha fatti crescere, nella giusta direzione, più di un qualunque corso di recupero di qualsivoglia debito formativo.
Il pubblico ha poi decretato il successo pieno dello spettacolo, numerosissimo e variegato per tutte le tre sere, ha riconosciuto una grande e sentita messe di applausi.
Commovente l’omaggio del regista che, a sorpresa, ha voluto dedicare una piccola appendice dello spettacolo col piccolo Luca Luppino – Pinocchio bambino – impegnato in un fuori programma su musica di Benigni e con la consegna di targhe di ringraziamento ai ragazzi del Comitato della festa del Liceo Classico.
Francesco Messina
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