Questo ragazzo, Giuseppe Cimarosa, anni fa ha convinto il padre, Lorenzo, ad abbandonare la mafia e diventare collaboratore di giustizia.” inizia il commento del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, dopo aver partecipato alla cerimonia a Palermo in memoria delle vittime della Strage di Via D’Amelio: “Ieri Giuseppe era con me e tanti altri a via d’Amelio a Palermo a ricordare Paolo Borsellino e la sua scorta”

“Avendo confronti duri, anche conflittuali, con il padre – continua il senatore su Facebook – ha indotto lo stesso a farla finita con una vita schifosa e terribile come quella di un esponente di una cosca, facendogli capire che si può anche sfuggire ad un destino che sembra segnato, ma che, appunto, può essere sconfitto da scelte libere e consapevoli.

Oggi Giuseppe vive a Castelvetrano, nel paese in cui è nato, perché reputa, con la madre e la nonna, che non debbano essere gli onesti a dover andare via da dove si è nati per paura di ritorsioni, ma piuttosto debbano essere i disonesti ad esser oggetto di riprovazione da parte della comunità locale.

Giuseppe non va lasciato solo. Giuseppe è la dimostrazione della profezia del giudice Borsellino, secondo cui la mafia sarebbe stata sconfitta allorquando le si fossero sottratti i consensi dei giovani. Giuseppe l’ha fatto, Giuseppe non va lasciato solo. Forza Giuseppe”

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