Il castelvetranese Francesco Calamia, 37 anni, torna agli arresti domiciliari. A deciderlo è stato il Tribunale di sorveglianza di Palermo che ha disposto la misura alternativa. Dal maggio 2021 Calamia si trovava rinchiuso nel carcere di Trapani perché, avendo violato i domiciliari ai quali era stato sottoposto (con braccialetto elettronico), era stato trovato dai carabinieri fuori casa. Protagonista di numerosi gravissimi incidenti tra Castelvetrano, Campobello di Mazara e loro frazioni, Calamia, in uno di questi (nel gennaio 2021), fu accusato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali venne condannato dal Tribunale di Marsala a 1 anno e 8 mesi.
Secondo quanto scrivono i giudici del Tribunale di sorveglianza il Calamia (ora difeso dall’avvocato Nello Alfano) ha un problema di dipendenza da sostanze stupefacenti, evidenza confermata anche dai contenuti della relazione redatta dallo psicologo del carcere che ha pure raccolto la consapevolezza dell’uomo di intraprendere un efficace percorso terapeutico. Ora la decisione della misura dei domiciliari. Tra gli obblighi imposti dai giudici al Calamia quello di seguire un percorso terapeutico e socio riabilitativo al Sert.
AUTORE. Redazione
l’ho sempre detto che il carcere fa bene!!….favorisce la riflessione interiore ed agevola il percorso di recupero della pecorella smarrita!!