Nel quadro delle attività istituzionali tese all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, la Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha sequestrato, ai sensi della legislazione antimafia, beni del valore di alcune centinaia di migliaia di euro, riconducibili al boss latitante Matteo MESSINA DENARO, intestati alla sorella Anna Patrizia MESSINA DENARO ed al marito di questa, detenuto per mafia, PANICOLA Vincenzo cl 1970.
Il Tribunale di Trapani, in accoglimento della proposta avanzata dal Procuratore della Repubblica di Palermo, a firma del Procuratore Agg.to Dr Vittorio TERESI e del Sost. Proc. Dr Paolo GUIDO, ha emesso il decreto di sequestro nr. 54/2012 MP, ai sensi degli artt. 20 e 25 del Codice Antimafia, a carico dei summenzionati. Attraverso la concreta applicazione dello strumento di legge del nuovo Codice Antimafia, si riesce ad aggredire sistematicamente i patrimoni che la mafia pensa di sottrarre allo Stato con strategie di occultamento sempre più sofisticate.
PANICOLA Vincenzo, imprenditore di Castelvetrano (TP), ha operato nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell’energia elettrica; delle costruzioni edili e stradali; dei lavori di pulizia in genere.
Con la società VIEFFEGI SERVICE SrL, oggetto anch’essa dell’odierno sequestro, il Panicola prestava la sua attività di pulizia all’interno del Centro Commerciale “Belicittà” di Castelvetrano (TP), appartenente al gruppo imprenditoriale della holding “Gruppo 6GDO SrL” del noto imprenditore di Castelvetrano (TP) GRIGOLI Giuseppe cl 1949, condannato in primo e secondo grado per concorso in associazione mafiosa, ritenuto prestanome del boss Matteo MESSINA DENARO. Al GRIGOLI, nell’ambito dell’operazione “MIDA”, quest’Ufficio ha sequestrato, su proposta del Direttore della D.I.A., beni per un valore di oltre 700 milioni di euro.
PANICOLA Vincenzo, figlio del defunto patriarca mafioso PANICOLA Vito, quest’ultimo condannato con sentenza definitiva per omicidio e tentato omicidio, è detenuto perché ritenuto responsabile, unitamente ad altri, tra cui il cognato latitante Matteo MESSINA DENARO, Filippo GUTTADAURO, Leonardo BONAFEDE e Franco LUPPINO, di associazione per delinquere di tipo mafioso e segnatamente quali componenti il mandamento mafioso di Castelvetrano:
per avere curato e gestito la latitanza dei membri del mandamento, in particolare di MESSINA DENARO Matteo, attraverso il continuo scambio di messaggi, prestandosi a recapitare e ricevere “pizzini” o analoghe “comunicazioni verbali”, svolgendo, in tal modo, funzioni logistiche per l’organizzazione, consentendo al latitante l’esercizio delle sue funzioni “apicali” nell’organizzazione mafiosa;
per avere posto in essere condotte dirette al controllo delle attività economiche, degli appalti e dei servizi pubblici, nonché al controllo del territorio di pertinenza della consorteria mafiosa, anche attraverso la programmazioni di estorsioni, di incendi, di approvvigionamento di fondi e di reinvestimento di capitali.
L’odierno sequestro, da inserire nella più ampia strategia di indebolimento della potenza economica del capomafia latitante Matteo MESSINA DENARO (segue, infatti, gli ultimi sequestri operati dalla DIA nei confronti di alcuni organici del mandamento di Castelvetrano – IPPOLITO Leonardo, COMO Gaspare, MESSINA DENARO Bice Maria), ha compreso le aziende e i capitali sociali di alcune ditte, operanti nel territorio di Castelvetrano, VIEFFEGI SERVICE SrL, VIEFFEGI IMPIANTI SrL, SO.RO.PA. COSTRUZIONI ArL, nonché il compendio aziendale della ditta individuale MESSINA DENARO Anna Patrizia, esercente l’attività di colture olivicole, un fabbricato, autovetture, rapporti bancari ed altro.
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA – Centro Operativo di Palermo
Palermo, 25 gennaio 2013.
Quando andavo a scuola e si faceva sciopero il prof. scriveva per fare prima: tutti assenti tranne ………..
Prossimamente di Castelvetrano si scriverà: tutto sequestrato tranne ……..
tranne l’allegra gestione del municipio di castelvetrano,ufficio tecnico e delibere…e per il belvedere finalmente si sa chi ha messo le lattine di olio greco..bella nocellara..
A quando metteranno i sigilli, a tutto quello che hanno rubato i politici, la politica, le banche e tutte le altre caste?
Castelvetrano non avrebbe bisogno di pagare un centesimo di tasse, soltanto se si tenesse una piccola percentuale su tutti i beni confiscati.
Bastiancontrario, cosa vorresti dire con questo? Che siccome politici, banche e caste varie spesso se la fanno franca, allora è “discriminatorio” mettere i sigilli solo alla mafia?
A prescindere dal caso mi chiedo una cosa:
tutta questa gente (forse sará mafiosa ma dá.
lavoro), ma tutti sti politici che rubano milioni e milioni Cosa sono? Rubano, intascano ma non danno lavoro a nessuno (non sono forse piú mafiosi degli altri? o almeno uguali?) perché non vengono mai arrestati o forse raramente.
A volte ho l´ impressione che quando qualcuno al sud raggiunge uno stato sociale alto viene dichiarato mafioso, se peró questo avviene al Nord viene invece dichiarato imprenditore.
Mah…..
Tipica azione di forza per dimostrare che viene fatto qualcosa di concreto da parte di chi in fondo non sa che pesci pigliare.
Caro Alonzo la vecchia frase da te utilizzata “questa gente sarà mafiosa ma da lavoro” mi fa veramente venire i brividi!quale sarebbe il lavoro? quello pagato con i soldi di attività illecite? quello dato per parentela e amicizie?se siamo ancora in queste condizioni è perchè c’è gente che ancora la pensa come te!Di quale stati sociali alti parli?dei nostri cari compaesani che alla fine si scoprono tutti prestanome di mafiosi?non ho parole a pensare che c’è ancora gente che pensa che la mafia porta lavoro!SDEGNATO!
@Giuseppe: Si, penso proprio che sia discriminatorio! Anche perchè, le banche ,i politici e le altre caste, la fanno SEMPRE franca, non, solo alcune volte! E francamente, non credo proprio, e si evince da tutte le notizie che vediamo, che i nostri tutori della legge,siano molto più onesti o meno ladri, o abbiano meno prestanomi! Dove sono tutti i milioni che il signor Tanzi, ha sottratto alla gente? E il Monte Paschi? E Lusi, Penati e tutti gli altri? Cosa hanno fatto questi, la carità ai poveri? In fondo, penso che non sia illecito o illegale,quello che fa la mafia,ma è illecito e illegale,anche quello che fanno le Istituzioni o chi le rappresenta, quindi se parliamo di legalità e vogliamo attuarla, il peso e la misura, DEVONO essere uguali!
@alonzo, finchè ci sarà gente che la pensa come te, ci sarà anche la mafia. Tra l’altro non dimenticare che la mafia è spesso alleata alla politica e viceversa.
la penso come bastiancontrario…il ragionamento non fa una piega. Per quanto mi riguarda negli ultimi 10 anni ha fatto più vittime tra la povera gente l’ingiustizia dello Stato che quella che si continua a chiamare Mafia. Provi il primo scienziato a smentirmi.
Mi accorgo che non sono il solo a pensarla cosí, (bastiancontrario, peppe).
Quello che ho scritto io va letto bene e interpretato bene: Dove sono tutti i milioni che il signor Tanzi, ha sottratto alla gente? E il Monte Paschi? E Lusi, Penati Banco Ambrosiano e tutti gli altri? Tutti questi Hanno rubato direttamente soldi ai cittadini che credevano nello stato e nella giustizia.
Che tipo di Mafia é questa?