La nomina di Monia Rubbino ad assessore in quota Forza Italia non è piaciuta né al vice presidente del consiglio comunale Barbara Vivona né al deputato regionale Stefano Pellegrino. Lo scrive, nero su bianco, la Vivona in un documento, dopo che ieri pomeriggio si è incontrata con l’onorevole Pellegrino. Barbara Vivona si aspettava una nomina «concordata e condivisa con la base politica», ossia sperava di essere coinvolta nella decisione. E, invece, il sindaco Giovanni Lentini ha fatto tutto da sé col “sigillo” del segretario provinciale del partito Toni Scilla che, giusto per dirlo, non sta proprio messo bene con l’onorevole Pellegrino. Per la Vivona il metodo è stato «privo di garbo e rispetto, non riflettono il mio modo di fare politica».

Per la consigliera azzurra – coordina anche il movimento femminile di Forza Italia a livello locale – «è fondamentale rispettare le procedure politiche e i ruoli degli eletti – dice – quindi, non accetterò mai imposizioni calate dall’alto da chi non vive e non rappresenta il nostro territorio». A Castelvetrano, e non è storia d’ora, Forza Italia ha due anime che fanno riferimento a Scilla e all’onorevole Pellegrino. Quest’ultimo siede al tavolo regionale che sta discutendo per le candidature ai Liberi Consorzi provinciali. Intanto la Vivona non riconosce la neo assessore Rubbino e si dice in linea con l’onorevole Pellegrino, l’eurodeputato Marco Falcone e il vice presidente della Camera Giorgio Mulè.

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