Visitate Selinunte! Titolano i vari cartelloni che da qualche settimana giganteggiano in alcune tra le più importanti città siciliane.
Sarebbe però opportuno che questa amministrazione si interrogasse se è veramente il caso di invitare i turisti a trascorrere le proprie ferie nelle nostre frazioni balneari. È buon uso, quando si invitano ospiti a casa propria far trovare tutto in ordine, la casa pulita, i servizi essenziali funzionanti e attenzionare tutti i fattori che fanno sentire a proprio agio chi viene a farci visita.
Diversamente la pensa invece la nostra Amministrazione che, al contrario di ciò che farebbe un buon padrone di casa, si preoccupa di fare proclami su progetti e programmi faraonici senza occuparsi invece della normale gestione del territorio.
La prima immagine che si palesa davanti gli occhi di un eventuale turista è quella di un gruppo di prostitute che, comodamente sedute su alcune poltroncine e attorniate da rifiuti di ogni genere, adescano i passanti sin dalla mattina. Bel biglietto da visita.
Ma se questo può essere un fenomeno che sfugge ai radar della solerte e precisa giunta, poche giustificazioni possono trovare l’incuria e la sporcizia che attanagliano le nostre borgate diventate ormai dei veri e propri mondezzai a cielo aperto. E se è vero che l’ inciviltá di alcuni cittadini è una causa del problema, sono altresì facilmente individuabili gli altri fattori: la pessima gestione della raccolta e dello smaltimento rifiuti, e la mancanza di controlli da parte delle autorità competenti mirati a punire chi non rispetta le più elementari regole del vivere civile.
Come se questo non bastasse appena arrivati alla rotonda posta davanti l’ingresso del parco archeologico è facile ammirare un nutrito gruppo di cani randagi( in realtà la legge stabilisce che il proprietario è il comune) che hanno assunto ormai il ruolo di nuovi custodi dello storico sito greco. Ovviamente questi animali sono esenti da colpe e bisogna riconoscere l’importante ruolo dei volontari delle associazioni animaliste che nutrono e curano tali randagi.
La solerte Amministrazione comunale al fine di accogliere meglio i turisti e anche per risolvere l’annoso problema del cumulo di Posidonia, posiziona sulla spiaggia del porticciolo a fine luglio un macchinario per il pretrattamento delle alghe. È bene precisare che tale collocazione è consentita dalle norme vigenti in materia, ma è altrettanto corretto precisare che tutto il processo di trattamento inizierà dopo la stagione estiva, sempre che sia possibile trattare la posidonia in questione. Ad oggi non si hanno analisi che possano attestare che le alghe non siano state contaminate da altri elementi (liquami, idrocarburi, etc) e quindi idonee al trattamento, e qualora questi studi fossero stati svolti bisognerebbe chiedersi come mai i dati non siano stati resi pubblici, almeno per mettere a conoscenza gli abitanti costretti ormai da anni a convivere con il problema.
Oltre a questo indegno spettacolo il porticciolo risulta fatiscente e a breve le barche dei pescatori saranno nuovamente prigioniere della posidonia. Nel frattempo il primo cittadino presenta il progetto “avanzato” del nuovo porto che, in realtà tanto nuovo non è visto che se ne parla da circa 25 anni. Basta trovare circa undici milioni di euro, impresa non facile viste le esigue risorse comunali, ne tantomeno convincono le fonti finanziarie ipotizzate. Ci chiediamo come un’amministrazione non in grado di far fronte alla gestione del piccolo porticciolo attualmente in uso, possa esser in grado di far fronte alla gestione e alla manutenzione di un porto grande più del doppio .
Nemmeno il mare e le spiagge del nostro bellissimo litorale possono sfuggire al degrado che investe le nostre borgate. Le acque di Selinunte secondo gli ultimi prelievi effettuati da Goletta Verde risultano fortemente inquinate nei pressi del depuratore e del fiume Modione, e la spiaggia dalla riserva naturale a Triscina sono delle discariche naturali dove si può trovare di tutto e i turisti scappano impauriti (chiedere agli albergatori ). Di certo l’inquinamento dei fiumi è causata da diversi fattori e coinvolge diverse città ma quale strategie ha messo in atto la nostra amministrazione per combattere il fenomeno?
Nessun evento di peso è stato programmato dall’amministrazione per alimentare il flusso turistico, tutto è affidato all’iniziativa dei proprietari degli ormai pochi locali dediti alla movida serale, i quali costretti a districarsi tra mille cavilli burocratici e delibere comunali, vedono i giovani castelvetranesi trascorrere le proprie serate nelle città vicine come Mazara del Vallo.
Potremmo continuare ma ci fermiamo qui.
Forza Italia Castelvetrano ribadisce l’inadeguatezza delle attuali azioni amministrative volte al recupero del territorio delle frazioni marinare di Castelvetrano. Abbiamo più volte denunciato lo stato di abbandono del territorio Castelvetranese senza aver mai ricevuto ascolto. I problemi restano immutati.
Il degrado fa da padrone. Più manca l’autorevolezza amministrativa e politica più aumenta il grado di inciviltà popolare. La nostra città è allo sbando. Proclami di portata storica si susseguono giornalmente evidenziando una netta differenza tra ciò che è e ciò che si vorrebbe far credere che sia. La realtà delle cose è sotto gli occhi di tutti. Basterebbe affacciarsi dalle finestre di casa per capire di cosa stiamo parlando. Tutto ciò è palese mancanza di un piano amministrativo che ridoni splendore alla cosa pubblica. Resta solo da chiedersi, perché?
Coordinamento Forza Italia Castelvetrano
AUTORE. Redazione