Terremoto nel centro Italia, in provincia di Rieti e tra Umbria e Marche.

In questo momento (ore 13:20) il bilancio è di 38 morti accertati. Vengono però segnalate ancora molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano adArquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli diAmatrice e Accumoli (Rieti).

Il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante: “A nome dell’intera comunità castelvetranese voglio inviare un messaggio di cordoglio e di vicinanza agli italiani colpiti dal terremoto. La nostra città conosce gli effetti devastanti, sia a livello infrastrutturale che psicologico, che un sisma lascia in coloro che subiscono tragedie simili.

Se necessario castelvetrano e’ pronta a dare il suo contributo. Abbiamo infatti già allertato la protezione civile locale e comunicata la disponibilita’ ad intervenire a supporto delle popolazioni colpite. Ovviamente seguiremo con attenzione quanto accadra’ nei prossimi giorni e ci auguriamo che grazie all’impegno delle forze in campo molte altre vite umane possano essere salvate.

La Presidenza della CEI ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali. La Chiesa che è in Italia si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento.

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foto del Comando Provinciale VVF Rieti

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foto del Comando Provinciale VVF Rieti

Tra le associazioni per la gestione delle emergenze allertate in tutta Italia anche i volontari del Nucleo Operativo Emergenze di Castelvetrano che sono pronti a partire per dare supporto alle attività di ricerca e di messa in sicurezza.


Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti).
L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.

I maggiori effetti, con crolli, persone sotto le macerie e ingenti danni, risultano al momento registrati ad Amatrice e ad Accumuli, nel reatino, ma anche i territori di Marche, in particolare nel comune di Arquata del Tronto, e Umbria risultano coinvolti.

Secondo il sismologo dell’Ingv le analogie con il sisma dell’Aquila nel 2009 riguardano la zona in cui è avvenuto che “è abbastanza vicina all’Aquila anche se in questo caso la magnitudo è più contenuta e, dal punto di vista sismo-tettonico. La fascia appenninica che va dall’Umbria, Marche meridionali e Abruzzo è sede di una sismicità frequente e spesso molto forte”.

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fonte. ANSA, INGV

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