Non sono passare certamente inosservate le costruzioni di fortuna realizzate la scorsa estate lungo il litorale di Marinella e Triscina di Selinunte. Strutture realizzate in contratto all’art. 3 del D.D.G. n. 476 del 01 giugno 2017 che vieta il campeggio, il pernottamento, l’installazione e l’uso come abitazione di strutture tipo tende e cabine.
Su questo fatto è intervenuto anche Alfonso La Rosa (naturalista, botanico e micologo) che sui social ha scritto: “Finisce l’estate e come ogni anno biocostruzioni insostenibili vengono abbandonate con tanto di rifiuti al seguito. Andando verso il fiume Modione ne avrò contate almeno 7. E’ vergognoso come ogni anno tali personaggi abbiano la capacita di crearsi delle microvillette con tanto di verandina, barbeque e stendino. Trovo assurdo che ogni anno si possa dare la possibilità a questi personaggi di costruire indisturbati questi microvillaggi. Spero che il prossimo anno questo fenomeno venga bloccato sul nascere”
Ogni anno in effetti si ripresenta questo fenomeno, capanne di canne qualche telo e tanta immondizia. Quest’anno una differenza c’era, si! Trent’anni fa erano per lo più frequentate da naturisti ora da extracomunitari. Questo tratto di spiaggia meriterebbe un rispetto maggiore visto che fa parte di una riserva e che luogo di nidificazione della caretta caretta. Mal si conciliano accampamenti pieni di rifiuti e nidi di tartarughe. Personalmente avevo denunciato questa situazione ai responsabili WWF che si occupavano del nido, che si erano attivati con la capitaneria di porto e con l’ente parco per trovare una soluzione. Evidentemente la burocrazia ha i suoi tempi.