Il Cineteatro Olimpia di Campobello di Mazara, nella qualità del suo Sindaco Giuseppe Castiglione e della Amministrazione Comunale, giorno 30 giugno alle 18.30, sarà sede dell’evento promosso dall’Associazione Nazionale Libellula Libera. L’incontro dal titolo: “Fibromialgia: Prenditi cura di me”prende il nome dal brano inedito scritto dalla cantautrice castelvetranese Francesca Impallari con le musiche della giovanissima e talentuosa Martina Pagliarello, arrangiato dal maestro campobellese Gaspare Federico. Il brano è stato donato dall’artista Francesca Impallari con immensa generosità, all’Associazione Nazionale Libellula Libera impegnata dal 2017 nella battaglia per il riconoscimento della Sindrome Fibromialgica, patologia reumatica cronica ed invalidante.

A presentare l’incontro sarà la referente regionale Sicilia di Libellula libera, Bia Cusumano, impegnata in prima fila nel restituire la voce a questa patologia invisibile e nel riconoscere dignità ad ogni persona affetta da questa sindrome invalidante.

All’incontro saranno presenti relatori- professionisti del nostro territorio, che hanno aderito con generosità di cuore e mente al momento di informazione e sensibilizzazione sulla Fibromialgia. Il dottore Paolo Pace, neuropschiatra, autore di diverse ricerche e testi scientifici, che relazionerà sui “Colori e Dolori del corpo”. Il dottore Vincenzo Bonsignore, fisioterapista esperto in fibromialgia che relazionerà sulla “Fibromialgia tra l’essere e il malessere.” La Dottoressa Maria Russo, psicoterapeuta e psicodrammatista che relazionerà sul “Dono della Cura.” Sulle note del brano musicale di Francesca Impallari si esibiranno in una coreografia di danza i ballerini Anna Gallo e Giovanni Di Maio. L’Associazione Libellula Libera, nella qualità del suo PresidenteNazionale Francesco Piccerillo ringrazia il Comune di Campobello di Mazara e le Associazioni presenti all’evento che hanno permesso con la loro preziosa collaborazione la realizzazione dell’incontro, il primo di una serie di incontri di informazione e sensibilizzazione sulla sindrome fibromialgica che avranno luogo finalmente in presenza dopo un lungo periodo di assenza dai teatri e dai luoghi di condivisione e relazione umana. Abbiamo bisogno di “cura” intesa come dono prezioso di sé all’altro, solo così potremo restituire voce a questa patologia invisibile e muta che ha bisogno di ascolto, comprensione e dignità, conclude Bia Cusumano, con la forza di chi vive sul proprio corpo, da ventisei anni la fibromialgia, senza mai resa ma con il suo sorriso luminoso, segno di speranza oltre ogni dolore.

 

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