Il Sindaco della città di Castelvetrano , Avv. Felice Errante, in merito ad alcuni articoli comparsi nei giorni scorsi sugli organi d’informazione, in cui si lamentava un disimpegno da parte della politica locale vuole precisare quanto segue:
AUTORE. Comune di Castelvetrano
Per mia cultura e formazione non sono solito sbandierare il lavoro sotteso alla risoluzione di un problema, specie se lo stesso non conduce ad una conclusione, sia essa positiva o negativa, ma di fronte a certe osservazioni ritengo sia necessario fare delle precisazioni a difesa, non già di una classe dirigente, tanto di maggioranza, quanto di opposizione, bensì della verità.
Il senso del dovere e lo spirito di servizio, che deve appartenere ad ogni pubblico amministratore, costringe questi ad affrontare contestualmente le drammatiche condizioni dei lavoratori della Casa di riposo Lucentini, della Belice Ambiente in liquidazione, dei circa 300 precari del comune, e di tutti i disoccupati dei vari settori dell’economia cittadina, travolti da una crisi economica senza precedenti dal dopoguerra ad oggi, non trincerandosi nel palazzo di città, ma incontrando gli stessi quotidianamente, anche solo per garantire loro una parola di conforto e di vicinanza.
Sulla vicenda del Gruppo 6 GDO appare opportuno precisare che già qualche mese fa, sollecitato anche da diversi consiglieri comunali, ho preso contatti con l’amministratore giudiziario, Dr. Nicola Ribolla, per verificare quali fossero le reali condizioni del gruppo e le prospettive dei lavoratori, monitorando la situazione quasi giornalmente. Qualche settimana orsono ho incontrato alcune sigle sindacali (CIGL) ed i rappresentanti dei lavoratori, che mi hanno sollecitato di richiedere un’audizione presso il Ministero dell’Interno, per poter illustrare la complessa vicenda.
Lo scorso 24 ottobre, gli uffici hanno inoltrato formale istanza di incontro all’On. Ministro Anelino Alfano, responsabile del Dicastero degli Interni, al fine di poter fissare un incontro, in tempi ragionevolmente brevi, per poter individuare una soluzione ponte che possa garantire i livelli occupazionali, in attesa di una cessione del ramo aziendale a gruppi nel settore della grande distribuzione. In attesa di ottenere l’appuntamento, nei prossimi giorni, incontrerò il Signor Prefetto di Trapani, Dr. Leopoldo Falco.
L’impegno costante e vicino alle istanze dei nostri concittadini a volte viene mortificato da una politica nazionale e regionale che parla d’altro. Uno sfogo che deriva dalla difficile vicenda Megaservice, che sembrava avesse ottenuto un primo, ma fondamentale, risultato con la convocazione di un tavolo tecnico presso la Presidenza della Regione Siciliana, che si sarebbe dovuto tenere domani, mercoledì 13 novembre, inspiegabilmente rinviato a data da destinarsi, trascurando vergognosamente la circostanza che,nelle more della nuova convocazione, 45 famiglie della nostra città non potranno provvedere al soddisfacimento dei bisogni primari.
L’Amministrazione Comunale, così come la quasi totalità dei consiglieri comunali, non ha la presunzione di essere infallibile, ed io personalmente oramai mi sono abituato a subire le critiche più disparate senza accennare il più delle volte ad una reazione, non ritengo tuttavia che la classe dirigente della nostra città possa essere tacciata di scarso impegno o di mancanza di sensibilità, in ordine a certe problematiche che difficilmente si possono fronteggiare stando comodamente nel salotto di casa con un tablet in mano.
Ci siamo anche noi, ex dipendenti Novamusa e forse figli di un dio minore..
castelvetranesi, rimboccatevi le maniche, datevi da fare! Non aspettate che il pero vi cada in bocca, sbracciatevi, non attendete soluzioni che arrivino dall’alto. Nessuna amministrazione, comunale, regionale, statale, è in grado a breve termine di dare una risposta ed un futuro ai vostri figli. Solo Voi, solo Voi, potete cambiare le cose. Una nuova guerra è stata scatenata, è quella del mondo del lavoro: combattete le vostre battaglie, riprogrammate la vostra vita, inventatevi un nuovo modo di vivere e di lavorare, e non adagiatevi sugli allori! Un vecchio detto africano diceva che al sorgere del sole ogni leone si metteva a correre alla ricerca di un antilope da mangiare; al contempo anche le antilopi al sorgere del sole incominciavano a correre per scappare dai leoni… castelvetranesi, non sarete nè leoni nè antilopi… ma mettetevi a correre!
Amministratore sociale: se questi signori dello Stato sapessero lavorare, sicuramente il Gruppo 6 GDO non sarebbe fallito.
Questi signori sono come i nostri parlamentari: un continuo fallimento, e tanto se ne fregano quante famiglie vengono portati alla fame, tanto loro stanno bene e fanno di tutto per stare meglio, alla faccia del popolo.
La Sicilia è una terra che ha perso la bussola. Tantissimi posti di lavoro si perdono ogni giorno che passa. Servono atti concreti, che fino ad ora non si sono visti. abbiamo un Governo Nazionale che è intaffarato a discutere della decadenza di Berlusconi; Il governatore Crocetta che fa la rivoluzione a parole. Io capisco la rabbia di chi ha perso il lavoro, sentendosi delusi, mortificati e avviliti. Poi quando a perdere il lavoro sono singole persone, o gruppi di lavoratori sotto la decina, come nel caso dei dipendenti di Novamusa, persone che stanno pagando le colpe di altri. Questi con disinvoltura passano nel dimenticatorio.
Sindaco, giochi tutte le sue carte per farsi ascoltare dai governi regionale e nazionale. Perchè questa volta la rivoluzione la fanno veramente i siciliani, stanchi di assolvere ai doveri, e di vedere calpestati i propri diritti.
Sindaco la città di Castelvetrano si aspetta tanto dalla sua azione politica, che deve essere un’azione tenace e costante. C’è bisogno di creare nuovi progetti strategici per rilanciare il turismo, utilizzanto al meglio tutti i siti archeologici e monumentali della città. Bisogna migliorere diversamente l’accoglienza del turista, creando nuovi punti informazioni, dotando la città di guide turistiche qualificate, che conoscono almeno due lingue. Saper valorizzare al meglio i prodotti tipici della zona. Sono un cittadino che spera di continuare a vivere nella terra dei padri, e che non vuole trovarsi quanto prima a fare la valigia e a girovagare in cerca di lavoro.