A nome degli studenti, dei docenti e del personale scolastico esprimo lo sdegno e il profondo rammarico per la scritta inneggiante al latitante mafioso Matteo Messina Denaro apparsa a Castelvetrano.
Solo Dio può illuminare i nostri passi e non un tizio che ha lastricato di tanti morti il suo cammino a tal punto da vantarsi di potere riempire un cimitero.
Ancora una volta emerge la necessità di operare nelle menti e nei cuori dei nostri giovani per evitare che gli stereotipi di una certa subcultura mafiosa prevalgano.
Noi continueremo, come nel passato, a operare l’educazione alla legalità e alla cittadinanza per condurre i nostri studenti dal lontano paese dell’ignoranza alla terra promessa dove ognuno conquista la propria dignità di uomo e di cittadino.Francesco Fiordaliso
Preside
AUTORE. Comune di CastelvetranoDispiace apprendere che nella nostra città permanga, nella testa di alcuni, una sorta di idolatria nei confronti di un criminale.
Nel condannare con convinzione detto episodio, auspichiamo che si tratti del gesto di un singolo, che non abbia contezza dei passi da gigante che questa città ha compiuto nel tracciare un cammino di legalità e di trasparenza e di assoluta volontà di scrivere la parola fine al fenomeno mafioso- continua Errante- la scritta è già stata cancellata e con essa speriamo che cada il necessario oblio su questa vicenda, che deve stimolarci a continuare a portare avanti quel cammino fatto di impegno e di atti concreti, che possano portare sviluppo e che permettano alla città di scrollarsi quel marchio infamante che qualcuno tenta a più riprese di affibbiarle
Felice Errante
Sindaco di Castelvetrano
CONCORDO CON QUANTO DETTO DAL SINDACO ERRANTE: SENZA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA IL MALAFFARE ALLIGNA E LA MAFIA RINGRAZIA………..I debiti accumulati dalla Belice Ambiente non sono frutto di mancata trasparenza amministrativa bensì di “sviste amministrative” debiti per 67 milioni di euro ma si parla sempre di mafia come se la mafia fosse l’UNICO male da estirpare e non dare esempi di legalità iniziando dalle piccole cose come per esempio nell’ultima tornata elettorale rispettare la Legge 22 Febbraio 2000, n. 28
“Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 2000
Art. 9.
(Disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione)
1. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
2. Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private, su indicazione delle istituzioni competenti, informano i cittadini delle modalità di voto e degli orari di apertura e di chiusura dei seggi elettorali.
Approfondimento
Divieto per le P.A. di svolgere attività di comunicazione fino al termine delle operazioni di voto
IL MINISTERO DELL’INTERNO, CON CIRCOLARE MIAITSE N. 20/2005, RAMMENTA CHE, IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI ED AMMINISTRATIVE DEl 3 E 4 APRILE E DELL’EVENTUALE TURNO DI BALLOTTAGGIO DEL 17 E 18 APRILE 2005, L’ART. 9, COMMA 1, DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N. 28, DISPONE CHE DALLA DATA DI CONVOCAZIONE DEI COMIZI ELETTORALI E FINO ALLA CONCLUSIONE DELLE OPERAZIONI DI VOTO E’ FATTO DIVIETO A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DI SVOLGERE ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE AD ECCEZIONE DI QUELLE EFFETTUATE IN FORMA IMPERSONALE ED INDISPENSABILI PER L’EFFICACE ASSOLVIMENTO DELLE PROPRIE FUNZIONI.
SI PRECISA CHE L’ESPRESSIONE “PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI” – DEVE ESSERE INTESA IN SENSO ISTITUZIONALE E NON CON RIFERIMENTO AI SINGOLI SOGGETTI TITOLARI DI CARICHE PUBBLICHE, I QUALI, SE CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE, POSSONO COMPIERE ATTIVITA’ DI PROPAGANDA ELETTORALE AL DI FUORI DELL’ESERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI ISTITUZIONALI, SEMPRE CHE, A
TAL FINE, NON VENGANO UTILIZZATI MEZZI, RISORSE, PERSONALE E STRUTTURE ASSEGNATI ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE LORO COMPETENZE. IN TALE CONTESTO SONO CERTAMENTE CONSENTITE LE FORME DI PUBBLICIZZAZIONE NECESSARIE PER L’EFFICACIA GIURIDICA DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI.
L’AMPIEZZA DEI CONCETTI ESPRESSI DAL LEGISLATORE NEL PREDETTO ART. 9 SEMBRA NASCERE DALL’OPPORTUNITA’ DI FARE AFFIDAMENTO SOPRATTUTTO SUI DOVERI DI EQUILIBRIO E DI CORRETTEZZA DEGLI AMMINISTRATORI, NON SOLO NELLA SCELTA DELLE COMUNICAZIONI DA CONSENTIRE IN PERIODO ELETTORALE , MA ANCHE NELLE FORME E NEI MODI IN CUI TALI COMUNICAZIONI DEVONO ESSERE EFFETTUATE. IN TAL SENSO VANNO LETTI, A PARERE DEL MINISTERO DELL’INTERNO, I RIFERIMENTI A “FORME IMPERSONALI” ED ALLA “INDISPENSABILITA’ DELL’ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE PER L’ASSOLVIMENTO DELLE FUNZIONI PROPRIE.
Se si vuole combattere la mafia e la cultura mafiosa deve essere per prima la P.A. a dare esempi concreti di legalità e di trasparenza amministrativa……………
http://www.qds.it/6467-attivita-illecite-nel-ciclo-dei-rifiuti-in-sicilia.htm
Difficilmente l’oblio stimola,esso inoltre non è necessario in casi come questi,al contrario bisognerebbe parlarne. “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”. (P.Borsellino)
Arrivare a scomodare il Padreterno per prendere le distanze da un criminale mi pare veramente eccessivo..
Mi dispiace sempre e solo parlare della “truffa” Belice Ambiente ma penso che tale incresciosa vicenda, fin dalla costituzione di questa fantomatica Società e ripeto per l’ennesima volta, nata in palese ed accertata violazione di Legge, è il modus operandi della POLITICA SICILIANA. Ma dietro La POLITICA ci sono uomini con nome e cognome Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo e gli Amministratori Comunali che hanno dato forma e sostanza a questa “TRUFFA” colossale (UNMILIARDOEQUATTROCENTOMILIONIDIEURO) a tanto sembrerebbero i debiti causati da questi signori in danno dei cittadini siciliani, quasi una minifinanziaria a livello nazionale….Non riuscirò mai a capire come mai i costi siano stati triplicati, con l’entrata della Belice Ambiente, rispetto ai costi sostenuti dall’Amministrazione Comunale nel 2004 e ancora non ho capito come mai i costi del 2001 siano stati aumentati del 108% rispetto a quanto pagato nel 2000 forse perchè anche in questo caso si è violato l’art 69 del DPR 507/93? La lotta alla mafia non potrà mai sortire effetto alcuno se prima non si moralizza il comportamento di chi amministra la cosa pubblica…….Mi dispiace ripetere sempre le stesse cose ma se prima non si risolve questa problematica continuerò sempre a scrivere e a parlare…….I CITTADINI A DISTANZA DI POCHI ANNI NON POSSONO SUBIRE AUMENTI COSì VERTIGINOSI ED EMESSI IN PALESE ED ACCERTATA VIOLAZIO9NE DI LEGGE…………NON ESISTE NESSUN TIPO DI RISCONTRO TRA QUANTO PAGATO ED I SERVIZI RICEVUTI………SONO CONVINTO CHE IL SINDACO ERRANTE VERRA’ A CAPO DI QUESTA INCRESCIOSA VICENDA E DARA’ RISPOSTE ESAUSTIVE E CONFORTANTI AI CITTADINI TUTTI……..non possiamo sempre parlare di rispetto della legalità solo quandi si parla di mafia!