«Il porto a Selinunte si deve fare». Questa l’indicazione categorica che il sindaco Felice Errante ha ribadito a tutti i presenti alla conferenza, organizzata dal circolo di Legambiente “Crimiso”di Castelvetrano presso il lido Zabbara di Selinunte.
Errante, pur accettando il confronto con gli ambientalisti, ha fatto intendere che la realizzazione del porto di Selinunte, atteso da decenni dai castelvetranesi, è un obbiettivo prioritario del suo mandato.
Il progetto del comune preparato anche con la collaborazione di esperti francesi, prevede un costo complessivo di 36 milioni di Euro, con 400 posti barca di cui una cinquantina riservati ai pescatori di Selinunte.
Si dovrebbe costruire con fondi pubblici e privati. Il Comune dovrebbe metterci 13 milioni di euro circa. Il progetto attuale, definito dall’ ingegnere Giuseppe Taddeo «preliminare avanzato» ha a corredo diversi studi tecnici e batimetrici manca però del parere del demanio marittimo e della sovrintendenza.
Pareri sul cammino progettuale. Gli ambientalisti rappresentati da Giuseppe Saluzzo e Matteo Quartana del Circolo Crimiso e dal presidente regionale di Legambiente, Mimmo Fontana non hanno avuto un atteggiamento contrario alla costruzione del nuovo porto.
Filippo Siragusa
per GdS
Ero e sono certo che ci riuscirà e sarà l’inizio della rinascita della nostra città.
a parte le riserve che sono d’obbligo, considerato il momento sfavorevole di congiuntura economica, CI SI permette di ricordare al sindaco di castelvetrano che il vicino progetto del nuovo porto di porto palo è congelato per mancanza di fondi pubblici e marcia indietro di quelli privati(E BISOGNA RICONOSCERE CHE IL PORTO DI PORTO PALO è UN TANTINO PIU’ GRANDE DI QUELLO DI MARINELLA……),COMUNQUE VADA SPERIAMO NELLA CONCRETIZZAZIONE DELL’OPERA E CHE LA PROGETTAZIONE DELLA STESSA NON SIA DATA IN MANO A QUELLE STESSE MENTI ECCELSE CHE HANNO PROGETTATO L’ATTUALE PORTICCIOLO ,LA FAMOSA SARACINESCA E LA GRU, PERCHE’ ALLORA C’è VERAMENTE DA STARE FRESCHI…
Ho partecipato fino alla fine alla conferenza di Legambiente e mi sembra che nell’articolo non si parla dei rischi di erosione della costa evidenziati degli esperti di Legambiente, basandosi anche sulla esperienza di tutti i porti costruiti sulla nostra costa, quindi si deve essere consapevoli dei rischi che si va incontro costruendo un porto di queste dimensioni.
andrà a finire che demolito il vecchio porto.. rimarranno presto senza soldi per continuare i lavori…
risultato:
non avremo né il vecchio né il nuovo ma un cantiere aperto per chissà quanti decenni…
nel frattempo il sindaco sarà deputato e l’ing Taddeo in pensione…
la storia e’ sempre la stessa, gira sempre intorno alla stessa zuppa.
felice: costruiamolo!!!!!
la folla: felice! felice! felice!
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storia gia’ vista, il venerdi su rai 3.
nemo, la grande storia,corsi e ricorsi………
Gli ‘esperti di Legambiente non si sono accorti che nemmeno 5 miglia ad est la costruzione di un porto ha invece determinato un notevole accrescimento della spiaggia? Su cui da 20 anni sventola la bandiera blu?.). L’esperienza degli altri porti della Costa sud della.Sicilia insegna, semmai, un’altra cosa: se l’imboccatura é rivolta a scirocco ( come in questo caso) quasi sicuramente il porto s’insabbiera’