Nell’ambito del progetto “Educare alla legalità per educare alla cittadinanza”, finalizzato alla formazione di una coscienza civile e democratica contro la subcultura e gli stereotipi mafiosi dominanti, sabato 9 aprile alle ore 18.00 è stato rappresentato, al Teatro Selinus di Castelvetrano, il dramma didattico “Fango”di Galriele Montemagno, prodotto, sotto la regia di Giacomo Bonagiuso, dai nostri studenti del laboratorio teatrale per ricordare la figura dell’on. Pio La Torre, di cui ricorre l’anniversario della morte dovuta al suo fervido impegno contro la mafia.
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10 Aprile 2011 | Redazione | CONDIVIDI SU FACEBOOK |
Polemica su “Fango” al Teatro Selinus
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Il Primo Atto di Legalità sarebbe quello di creare un Ente Autonomo che gestisse il Teatro Selinus.Questa gestione personalistica caratterizza la nostra Città da quando il Teatro è stato “restituito” ai Cittadini. Primo dovere di Un’Amministrazione è quello di lavorare affinchè le attività e la Programmazione degli eventi sia affidato alle diverse Professionalità che solo un Ente Autonomo può garantire!! In nessuna altra realtà avviene che le “chiavi” del Teatro siano affidate a un collaboratore scelto dal Sindaco!!! Siamo di fronte a qualcosa di estremamente scandaloso, a una prassi di tipo mafioso che non giova alla Causa della “legalità”!! Sino a quando non si mette in moto la macchina per una gestione trasparente e tecica del Teatro è ipocrisia fare finta di lavorare per la legalità!!!. Lucia Titone
A me sembra davvero eccessivo definire “prassi di tipo mafioso” la gestione del teatro comunale da parte del sindaco. Credo di poter affermare che questa infausta e gravissima espressione utilizzata da Lucia rappresenti una caduta di stile che pare ingiustificata anche nell’esigenza di libera critica che la Titone ha sempre voluto incarnare. Uno spirito libero merita rispetto, un’offesa così spropositata con uso di termini così gravi, mi appare una violazione pura e gratuita che non conduce da nessuna parte. Se un problema esiste nella gestione del Teatro comunale, lo si affronti, anche con spirito critico, nelle sedi opportune e con un linguaggio espressivo civile e idoneo. Perchè, ammesso che tu Lucia abbia ragione, utilizzando tali termini di critica, ti addossi tutto il torto di chi profferisce una accusa ingiustificata di atteggiamento mafioso che appare, icto oculi, improvvida e opinabile per forma e sostanza. Franco Messina
Il giudizio di Lucia non costituisce ne’ offesa ne’ caduta di stile. Lucia fotografa una realta’sotto gli occhi di tutti. C’e’ molto personalismo ovunque, e laddove l’interesse del singolo prevale sull’interesse della collettivita’si DEVE DEVE DEVE parlare di prassi di tipo mafioso punto e basta.Se poi qualcuno si indigna perche’ la giusta osservazione non ha i crismi del politicamente corretto, mi dispiace per lui, perche’o non ha capito che questo andazzo non e’giustificabile perche’ lede dei diritti, oppure sta passeggiando da sessant’anni con Alice, nel paese delle meraviglie.Rosanna Centonze
Sedi opportune? La legalità non può esistere e finire in un corteo ma il grido deve trasformarsi in azione esigendola giornalmente.
Professore Messina devo dire che oggi non mi è chiaro se lei sta per la legalità a parole o per quella dei fatti.
Cordialmente.
Ps. Non so riguardo il teatro chi abbia ragione, so solo che il favoritismo è per me atteggiamento mafioso.
Caro Giuseppe Ingoglia nessuno ha detto che la legalità esiste solo in relazione al corteo, anzi mi sembra che la volontà di mio padre sia proprio quella di indirizzare i ragazzi verso un comportamento civile ogni giorno, nel rispetto dei principi di legalità e correttezza. Tacciare mio padre come uno che sta per la legalità solo a parole mi sembra veramente ridicolo. E’ evidente che definire la gestione comunale del teatro Selinus come “prassi di tipo mafioso” sia proprio inopportuno, anche perchè mi sento di dire che il direttore del teatro Giacomo Bonagiuso abbia sempre gestito il teatro nel migliore dei modi e questa iniziativa è senza dubbio il risultato di un costante impegno per elevare la legalità a pricipio fondamentale. Evidentemente è un personaggio un pò scomodo (e per questo lo si vorrebbe “mettere da parte”) ma da qui a parlare di atteggiamenti mafiosi…
Cara Chiara Messina io non ho accusato suo padre di fare sempre e solo chiacchiere, ho solamente espresso un mio dubbio (conoscendolo solo dallo scritto) riguardo la sua presa di posizione nei confronti del commento della signora Titone.
Infatti ho scritto “oggi non mi e’ chiaro”: ci tengo molto alle parole e non vorrei essere frainteso.
Non intendevo giudicare ne tantomeno accusare chi non conosco. Suo padre se vuole e lo ritiene opportuno puo’ sempre replicare. Da parte mia non le ho mai mandate a dire a nessuno.
Mi ha fatto riflettere che la signora Titone scriva usando anche parole forti e credo che un motivo di fondo ci sia o no?
E’ ovvio che il professore Messina, per come le si rivolge, conosce la signora Titone e prima d’infilzarla tagliandola tout court poteva anche chiedere spiegazioni di tale atteggiamento, visto lo stupore che ne prova. Ma questo e’ solo il mio pensiero.
E’ indubbio invece che di “atteggiamenti mafiosi” anche inconsapevoli ne esistono eccome e auspico che si cominci a puntarli e riconoscerli in tutte le loro espressioni e varianti, indignandoci anche per quelli che a noi possono sembrar innocui ma non lo sono perche’ vanno a discapito di altre persone.
La mafia e’ astrazione di comportamenti, i comportamenti sono umani e come umani possono essere corretti; come non dare questo compito anche alla scuola? Figurati se sono contro i professori o alle manifestazioni per la legalita’…
Io penso che se quel cambiamento radicale, che sembra accomunarci tutti, debba prender piede e cominciare seriamente a rivoluzionare bisogna andare oltre le parole.
Sul teatro non ho messo lingua ne tanto meno sulla qualita’ della gestione di Bonagiuso, se sia scomodo o no e a chi; a me certamente no.
Cordialita’.
Io non faccio le veci di mio padre, ho espresso solo un mio pensiero. Sicuramente mio padre replicherà quando potrà. E poi la mia critica a questi commenti deve essere contestualizzata a tutti gli avvenimenti che si sono verificati da un anno a questa parte e che hanno avuto come motore la critica improduttiva e inutile alle prese di posizione per la legalità, quella vera e non di facciata. Io non metto assolutamente in dubbio che Castelvetrano faccia da sfondo a molteplici situazioni di illegalità; chi mi conosce sa che io mi batto giornalmente per lottare a viva voce e in prima linea contro ogni forma di violenza e ingiustizia. Il mio punto di vista è semplicemente quello di una ragazza che è stufa e stanca di vedere persone che sono eccellenti nel criticare ma che poi, alla fine, fanno molto ma molto poco, anzi tentano, per primeggiare, di ostacolare altri che ci mettono anima e cuore per mettere in atto progetti seri di legalità. Sono stufa e stanca di sentire sterili critiche sul corteo della legalità organizzato circa un anno fa dai ragazzi del liceo scientifico, solo perchè loro non sono considerati la vera “antimafia”. Le critiche alla gestione comunale del teatro Selinus, anche se fossero interamente fondate, sarebbero inopportune, soprattutto quando queste critiche non vengono in alcun modo argomentate. Saluti
Dopo aver inviato il commento mi sono accorto che quella mia affermazione poteva essere (come e’ stata) capita in altro modo. Con il mio “da parte mia non le ho mai mandate a dire a nessuno” intendevo riferirmi a quello che ho scritto nel primo mio intervento e cioe’ se ho da dire qualcosa la dico senza peli sulla lingua e senza referenzialismi di sorta. Il professor Messina non ha certo bisogno d’intermediari.
Appari come una ragazza educata e pacata nei modi; che piacere!
Faccio miei la tua stanchezza e il tuo fastidio che provi riguardo le critiche senza costrutto. Bisogna essere propositivi concordo. Certo, e’ sempre stato piu’ semplice distruggere che costruire, criticare che elogiare, preferire l’egoismo all’altruismo ma tutto questo dove porta? Immobilismo e disunione…invece oggi piu’ che mai ci vogliono azione e unita’.
Io so che a Castelvetrano ci sono molti giovani uomini e donne nonche’ ragazzi e ragazze capaci e anni luce dalle meccaniche mafiocratiche. Bisogna che i vecchiarelli si facciano un po’ piu’ da parte e consentano a persone come te di poter esprimere liberamente e con il dovuto supporto il loro potenziale. Per far cio’ e’ indispensabile la scrematura della meritocrazia e l’egalite’ delle pari opportunita’.
Non e’ giusto prendere il posto di qualcuno solo perche’ si e’ il figlio o la figlia del tal dei tali cosi’ come non e’ giusto fare lo spazzino invece che il fisico in quanto ne va di mezzo il benessere comune. Il cambiamento e’ sempre venuto dai giovani in quanto meno ricettivi (quelli con il sale in testa) a comportamenti fallaci. Io voglio un felice ed esperto spazzino ed un bravo ed esperto fisico.
Si hai proprio ragione stanchi e stufi.
Ritornando al tema dei commenti a questo articolo non mi e’ chiara una tua affermazione: perche’ ritieni che “Le critiche alla gestione comunale del teatro Selinus, anche se fossero interamente fondate, sarebbero inopportune”?
P.s. domani alle 9 il Movimento dei Conigli si riunira’ davanti al parco archeologico per fare un po’ di pulizia, se ti va puoi dare una mano anche tu…saluti.
Se non si gestisce la cosa pubblica con TRASPARENZA AMMINISTRATIVA allora non trovo niente di strano che si possano definire “atteggiamenti mafiosi” tutti quegli atti portati avanti da soggetti pubblici che mirano esclusivamente a tutelare interessi politici!
SENZA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA IL MALAFFARE ALLIGNA E LA MAFIA RINGRAZIA!
SiciliaInformazioni | Ciclo dei rifiuti in Sicilia, relazione della commissione parlamentare: “Inf
http://www.siciliainformazioni.com
Ciclo dei rifiuti in Sicilia, relazione della commissione parlamentare: “Infiltrazioni mafiose e servizi inefficienti”
Non è possibile che si continui a parlare di legalità parlando soltanto di lotta alla mafia ed attivando cortei e convegni sempre e solo sul tema MAFIA! Perchè non parliamo di legalità legata all’attività politica gestionale di chi ci governa?
Solo in questo caso si toglierebbe LINFA VITALE alla mafia!!!!
Gestione dei rifiuti in Sicilia un danno economico pari a 1.000 milioni di euro , in Provincia di Trapani abbiamo due ATO , l’ATO TP 1 Terra dei Fenici non ha nessun centesimo di debiti , l’ATO TP 2 Belice Ambiente si parla di un deficit pari a 67 milioni di euro. VUOI VEDERE CHE LA RESPONSABILITA’ è dei CITTADINI ? Ma i politici e gli amministratori sono esenti da RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE?
E si potrebbe parlare di tante altre cose …….invece come sempre si parla sempre di MAFIA!
Sento cosi tanta gente parlare parlare,tutti parliamo tutti siamo esperti di tutto,mafia politica amministrazioni,siamo tutti avvocati, professori, scieziati ,tutti si sentono gionalisti,tutti si sentono tutto.Vedete in tv,come tutti sbraitano per avere la meglio su tutti,politici,magistrati,gente di spettacolo,imprenditori,insegnanti religiosi,tutti!Se ti capita di intervistare due politici,di schieramenti opposti, subito dopo una qualche elezione ,ti diranno mai che qualcuno di loro ha perso? No!Ilvero perdente ti dirà che ha vinto perche’, stando a una certa…….e cosi via.Nessuno è più abituato a”perdere” o meglio,nessuno vuole più collaborare con nessuno.L’ego è diventato troppo agressivo nell’uomo,e non vuole cedere il potere preso sull’umanità.Se solo facessimo un esame itrospettivo, guardandoci contemporaneamente allo specchio e dicessimo con umiltà che tutto sommato anche gli altri hanno ragione,tutto non migliorerebbe? Non si vivrebbe meglio se ci fosse più collaborazione tra amm. locali e cittadini? Oppure,se nelle strade si pensasse più agli altri ci sarebbero meno incidenti,e meno incazzamenti .Se tutti ci prodigassimo per tutti e per tutto ,magari facendo la nostra parte senza avere un tornaconto personale,solo perche gli altri hanno pure la sua parte di ragione le cose non andrebbero meglio?Pensate a quanto tempo perdiamo per parlare e non per fare.Tanto ,troppo!!! Dobbiamo FARE! Parlare, si va bene ,organizzare va bene,ma dobbiamo FARE.Ci stiamo perdendo in “chiacchiere” inutili ,mentre tutto il mondo va a “puttane”,(forse è meglio dire l’italia).Criticare sempre e solo gli altri,ma mi dite che cazzo ci vuole? Non sono un avvocato ,non so niente ne di mafia ne di altro,ma una cosa la sò,e si vede ed è palese alla vista di tutti ,ed è questa:noi siamo arrivati qui in questa situazione siciliana,stranamente perche abbiamo parlato troppo,non abbiamo agito,non abbiamo FATTO NIENTE!!.Invece di continuare a dire sempre la nostra su tutto e tutti,perche non facciamo piuttosto? Da un commento vostro si diceva che qualcuno domani farà qualcosa ,Ecco ,FARE,questa deve(l’iperativo è d’obbligo in questo caso)essere la parola d’ordine per tutti sia essi siano amministratori che amministrati, sia imprenditori che operai,insegnanti e alunni ecc ecc.saluti mario signorello
Prego il gestore del sito di certificare se la frase a firma della signora Titone sia realmente sua: in tal caso spero che l’Ente Comune voglia procedere a querela di parte contro la predetta. Sono di ritorno dallo spettacolo…. Teatro pieno, applausi ocnvinti e emozioni a fior di pelle… Quindi: signora Titone, io non credo che lei possa rivogersi ad una persona che ha comunque riportato al centro della culutra castelvetranese il teatro, e che ha messo in scena tantissimi ragazzi facendoci piangere, con questi toni volgari e offensivi. Ma d’altra parte meno male che Castelvetrano e i Castelvetranesi per bene, hanno sempre evitato di dare a lei e alla sua volgarità alcun peso… Per fortuna orribili figure come lei sono sempre state spazzate via dalla politica… Oggi, c’erano un sacco di ragazzi e di persone a riflettere sul fenomeno mafioso tramite uno spettacolo scritto da un grande giornalista di Repubblica (mafioso pure lui?) e presentato da Vito Monaco, presidente della Fondazione Pio La Torre (mafioso anche lui?) che hanno avuto parole di profonda stima e di apprezzamento per il lavoro di Bonangiuso… Io penso che la Signora Titone si debba vergognare e che il Comune nella persona del Sinaco la debbano querelare e fare condannare per le insinuazioni che ha fatto qui!
Cara Eva, o Lucia Titone, benché molto amico di Giacomo Bonagiuso, mai sono stato invitato ad un party mafioso all’interno del Teatro Selinus, mai n’arrustuta o un compleanno privato: sono offeso!
Piuttosto ricordo che provavamo Fango a CASA di Giacomo Bonagiuso, non in teatro; ricordo che ieri sera, dopo lo spettacolo, la scenografia è stata smontata celermente, perché oggi c’è in programma “Il sogno di Lisistrata”, e Giacomo Bonagiuso non ha fatto carte false per bloccare le attività del Selinus e prendersela comoda; ricordo che la stagione teatrale è a tutti gli effetti un atto pubblico (come tutti gli eventi “mondani” ai quali il teatro si prostituisce), quindi presumo che la trasparenza sia massima…
A me sembra molto normale, quasi logico oserei dire, che un teatro abbia una direttore artistico che ne gestisca gli eventi. Nel caso specifico, credo che il Sindaco non l’abbia scelto solo per un fattore di simpatia: voglio prendermi la libertà di credere che forse il fatto che Giacomo Bonagiuso studi e viva il TEATRO (quello vero, non quello che si trova sui libri) da anni abbia contribuito alla causa.
Ma se sono stato cieco in tutto ciò, per carità. mi illumini sulle losche attività mafiose di Giacomo Bonagiuso, così da dare anche un senso alle sue parole e non lasciare che siano semplici calunnie su una bacheca pubblica, la prego…
I miei ossequi signora.
Vorrei dire intanto che alcuni, molti, dei commenti sopra letti risultano assolutamente fuori luogo. Da un invito a teatro si è trasformato in accuse pesanti, pretestuose, gravi, calunnianti, e gratuite.
Il teatro di castelvetrano è una risorsa importantissima per il nostro paese, è una sede di confronto, di studio, è cultura, è uno spazio per i giovani, e mi permetto di dire che è uno spazio dei giovani. Nulla di mafioso in tutto questo, come nulla di mafioso vi è in una scelta del sindaco, che evidentemente ha riposto fiducia in una persona che la sua fiducia la meritava. Da anni la gestione del teatro ha garantito ogni aspettativa mi pare; abbiamo una stagione teatrale più che degna, una scuola di teatro che va avanti, una direzione artistica dunque, che ha garantito il lavoro promesso. E in tutto ciò, dov’è la mafia? Forse un primo cittadino non ha il diritto, o le capacità, di scegliere la persona che ritiene adatta, e competente soprattutto, ad un ruolo del genere?
Bene, se “buttare fango” è un’aspirazione di molti, e parlare male, ingiuriare, e calunniare è ormai una prassi convenzionale, sono felice di distinguermi.
Sono amareggiata, e davvero arrabbiata…Ho visto lo spettacolo ieri sera, e ho visto emozione in molti volti…leggendo questi commenti, qualcuno è riuscito a sporcare nuovamente la speranza di giovani come noi, che la MAFIA, la odiano, la ripudiano, e cercano di combatterla…
Amiamola la nostra città, e difendiamola, e non ci dobbiamo lamentare se poi Exit dipinge Castelvetrano come la città dei mafiosi, perchè è colpa nostra se questo accade…E’ colpa di chi con leggerezza si arroga il diritto di sputare e infangare anche il bello che ci resta…
Ribadisco, per chi non l’avesse capito, che io ritengo che in alcuni casi, come può essere ritenuto questo, la linea tra una situazione “legale” e una “illegale” può essere molto sottile e io non metto in dubbio che le situazioi illegali debbano essere smascherate. Non vorrei essere fraintesa, il mio punto di vista è che non porta a nulla esprimere una critica senza argomentare in maniera esplicita perchè si lascia intendere ma non si capisce di che si tratta, e quindi, onestamente, non sapendo di che si tratti, mi pare eccessivo tacciare queste situazioni come espressione di una atto illegale o addirittura mafioso. Concentriamoci più su altro che forse è meglio, e con questo non voglio dire che se ci fosse un “atteggiamento mafioso” sotto questa gestione si debba fare finta di niente perchè c’è altro di meglio a cui pensare; meglio essere chiari!
Quanto al commento del signor Baldassare Genova vorrei dire che l’educazione alla legalità, per essere veramente produttiva, deve partire dalle istituzioni, soprattutto dalla scuola, che deve puntare a formare i ragazzi seguendo una forma mentis che non lascia spazio alle facili scorciatoie e alle illegalità(e non sono frasi fatte, glielo garantisco); anche se a volte è proprio la scuola a fare da sfondo a situazioni un pò ambigue. Certo è che una lotta più matura alla mafia richiederebbe una analisi critica e dettagliata anche di tutte quelle situazioni specifiche caratterizzate dal neo mafioso. Io ritengo però che si debba continuare a parlare di legalità soprattutto con cortei e convegni, perchè se no si rischia di ridurre la lotta alla mafia ad una cosa tra pochi, ed è forse il risultato che si vuole raggiungere, per primeggiare nell’azione antimafia. Io lotto contro gli atteggiamenti mafiosi di ogni giorno e questo, penso, che se riuscissimo a farlo tutti, sarebbe un risultato veramente invidiabile, quindi smettiamola con queste critiche inutili e impegnamoci tutti, veramente.
Vorrei esprimere la mia profonda indignazione nei confronti di parole così infamanti. Si è sempre pronti a criticare l’operato degli altri anche di fronte all’evidenza di un reale e concreto apporto culturale alla Città di Castelvetrano. L’impegno di Giacomo è costante è appassionato e non merita di essere infamato in questo modo. Da ormai due anni mette a disposizione della Akkademia ” Ferruccio Centonze ” la sala prove che ha realizzato in “casa sua” per ottemperare agli innumerevoli eventi che si svolgono nel “nostro” teatro e per dare continuità ai numerosi laboratori che nel corso di ogni anno vengono svolti. Mi riferisco al teatro come “nostro” perchè è di ogni cittadino Castelvetranese che lo ami, come lo amiamo noi ragazzi dell’Akkademia e come lo ama Giacomo.
Inoltre non si può accusare di mafiosità una persona che rappresenta la nostra città, poiché si accuserebbe la stessa amministrazione, che lo ha scelto, di essere mafiosa e, di consegunza, tutta la cittadinanza.
Siamo stanchi di attacchi al nulla dettati da antipatie o da insoddisfazioni personali, chi critica in questo modo è di sicuro una persona che, non essendo in grado di realizzare quealcosa di utile e concreto per la nostra città, può soltanto in”Fangare” il lavoro degli altri.
P.S.:invito la Signora Lucia Titone giorno 29 Aprile al Teatro Biondo di Palermo dove le ragazze di Castelvetrano porteranno in scena, nuovamente, le parole forti di Montemagno.
Vi è un reale problema di tipo sociologico e non solo di costume verso uno strumento così affascinante e, al contempo, così particolarmente difficile come il social network. Ritengo sussista l’attenuazione se non, a volte, la rinuncia di una percezione della realtà. La questione si pone nei termini più propri della mancanza di empatia. Credo sia facilmente smarribile il senso della realtà, il valore reale delle parole a causa della virtualità dello strumento informatico che tende a far rendere tutti i frequentatori di una pagina virtuale, molto più presi dalla protervia di esprimersi senza troppo autocontrollo. Non è una questione di anonimia (anche se tanti ricorrono a tale disdicevole stratagemma per poter vomitare ogni ignominia addosso a chiunque non potrà identificarli nella loro vigliaccheria). In tale difficile contesto di scarso rapporto empatico fra i dialoganti, sarebbe estremamente opportuno far uso delle parole con un maggior senso di responsabilità, proprio perchè lo strumento internauta è destinato ad un numero enorme di utenti interagenti. Al contrario quindi di ciò che purtroppo accade nel rifugiarsi al di qua di uno schermo piatto – come se al di là vi fosse solo e soltanto un hardword – e vomitare improperi in direzione varia in nome di un preteso diritto di libertà, bisognerebbe maneggiare con maggior cura tale importante strumento. Per andare al caso concreto. Conosco Lucia Titone e reputo di avere con lei un buon rapporto di rispetto e stima. Sono consapevole della impostazione socio-politica del pensiero di Lucia di opportuna critica del “sistema” che rispetto pienamente. Ciò che ho ritenuto essenziale stigmatizzare nel suo pensiero, in sè pienamente legittimo, è stato l’uso improvvido di certe espressioni che possiedono un gravoso peso sostanziale. L’affermazione di una “prassi di tipo mafioso” in direzione di una gestione del teatro comunale ritenuta non corretta, mi è sembrata assurdamente fuori luogo, ma anche ai limiti della violazione della norma penale. Ho ritenuto fosse utile osservare che l’utilizzo di tale terminologia non fosse opportuna, a maggior ragione scritta su una pagina virtuale a disposizione di un gran numero di utenti. Il risultato non si è fatto attendere e le reazioni, anche quelle in linea con l’uso disinvolto delle parole e dei giudizi infausti e frettolosi, hanno provocato un polemismo non del tutto positivo. Non conosco Ingoglia ne Centonze e proprio perchè loro non conoscono me e il mio vissuto professionale ed umano, si avventurano in una critica troppo aspra che conflige proprio con la mia storia e il mio impegno sociale ed etico. Non si può rispondere di getto col piglio velenoso del becero polemismo, senza conoscere chi si confronta con te all’altro capo di internet. Non so cosa faccia Ingoglia che, per quel che ho letto nei suoi interventi anche passati, appare una persona certamente dotata d’intelligente sensibilità sociale e di attaccamento alla nostra cittadina (so che vive all’estero e mi appare ancor più utile questo mantenuto affetto verso le proprie radici), ma non posso condividere il suo integralismo concettuale che tende al polemismo fine a se stesso che lui ama usare narcisisticamente senza preoccuparsi degli effetti che può provocare. Una maggiore attenzione nell’uso dei termini e dei concetti critici può aiutare i reali rapporti fra le persone e metterli al riparo da un eccesso di sicumera dovuta allo strumento informatico senza sufficiente empatia. Insomma, il fatto che io sia insegnante o che sia avvocato, non vuole condurre alla voglia di fare una lezioncina a chi utilizza in libertà il proprio p.c., ma intende sottolineare gli eccessi di un uso improprio ed imprudente. L’aggressività e il livore verbale utilizzato nei miei confronti mi pare anche questo “fuori dalle righe”, una cosa è la libera espressione e il diritto di critica che ho sempre difeso, altra cosa è la violenza verbale verso chi dice qualcosa che tu non condividi e che ti porta ingiustificatamente a colpire quello che tu giudichi un avversario. Io non sono un avversario, ho una storia familiare, professionale ed umana che mi pone in un preciso contesto di impegno sociale e non mi si può onestamente contestare che ho passeggiato per “sessant’anni nel paese delle meraviglie di Alice”, mi si fa un torto senza senso, anche perchè non ho ancora compiuto sessant’anni. Adesso calma ragazzi, critica si, aggressioni no, non siamo mica al grande fratello, spero. Franco Messina
Io sono offesa come madre e come cittadina. Si dice spesso che bisogna indigarsi: ecco, io sono indignata perché questa signora Titone non solo non sa nulla delle attività di un teatro, ma anche perché questi ragazzi che gli sono affidati nei tantissimi laboratori che fa per incentivare la cultura del teatro, sempre escono migliori di quando entrano. Io temo che la signora Titone abbia qualcosa di squallido e personale contro il professore Bonagiuso e la cosa mi indigna. Come mai ieri la signora Titone non era a teatro a toccare con mano la “mafiosità” di Bonagiuso, e di tutti gli llustri ospiti della serata? Perché non era in piedi come tutti noi ada pplaudire i nostri figli, i nostri ragazzi che hannno messo in scena una recita meravigliosa, diretta in modo geniale dal professore Bonagiuso? Io non capisco nulla di teatro ed ho pianto. Però una cosa la capisco: se il teatro diventasse un Ente Autonomo la signora Titone, nella sventurata ipotesi che la sua parte estrema andasse al potere, potrebbe piazzare un sacco di gente nel consiglio di amministrazione. Questo come mai non lo ha detto la signora? Come mai non ha detto che non esiste nessun ente autonomo con 300 posti a sedere? Come potrebbe reggere un presidente, un vice presidente, un segretario e 2 o 4 componenti, più un direttore artistico il nostro comune? Io da madre spero che quelle chiavi, signora Titone, ce la abbia Bonagiuso per molto altro tempo, così che i nostri figli possano crescere come li ho visti crescere io in questi mesi di laboratorio con il professore. Spero che mai le abbia lei, signora Titone e mi vergogno della sua volgarità e gratuità di offesa… Chieda scusa al Sindaco, a Bonagiuso e alle trecento persone oneste e giovani che erano ieri a teatro a dire un no convinto e forte alla mafia. Lei non c’era e buttava solo veleno… Chieda perdono.
Se dalla competenza e dalla professionalità scaturiscono accuse di tali gravità, forse è meglio affidare un BENE PUBBLICO come il TEATRO a persone incompetenti a quanto pare. Concordo in tutto e per tutto su quanto detto da Benito, e vorrei aggiungere inoltre che (avendo anch’io partecipato allo spettacolo teatrale “FANGO”) buona parte, se non tutte, le prove hanno avuto luogo nella sala prove a casa di Giacomo Bonagiuso, senza badare a spese per quanto riguarda luce e altro. Mi sembra ovvio che le generali siano state fatte al Selinus. La trasparenza per questo spettacolo è stata massima, ma, qualora non fosse così, la invito anche io ad elencare quali sono stati gli atteggiamenti mafiosi incarnati da Giacomo. Poi mi sembra doveroso ricordarle che lo stesso è sempre in PRIMA FILA nella lotta CONTRO LA MAFIA, che è sempre pronto a prendere posizione e a non scendere a compromessi. Con tutto rispetto, però ho l’impressione che chi non sa parla, e chi sa tace. Siamo tutti troppo bravi ad accusare l’altro non sapendo. La saluto.
L’articolo parla di ‘subcultura’ e ‘stereotipi mafiosi dominanti’, ed è triste constatare come attorno all’annuncio del nostro spettacolo si siano snodati commenti così tristemente simili a quei pregiudizi che ci eravamo prefissati di estirpare.
Sono una delle ragazze del liceo Classico di Castelvetrano che ha partecipato al progetto Fango, e mi dispiace davvero leggere il commento della signora Lucia Titone, che certamente ha espresso un giudizio dettato dalla sua ignoranza circa la gestione del teatro, e non per una mera malignità nei confronti del professore Giacomo Bonagiuso e di noi ragazze del laboratorio. Difatti la signora non può sapere che le prove per lo spettacolo, che vanno avanti ormai da parecchi mesi, si siano tenute all’interno di una sala prove di proprietà del professore Bonagiuso, e non all’interno del teatro: non è stato utilizzato denaro pubblico, il professore ha pagato di tasca sua per consentirci di preparare al meglio la serata di ieri. Di fatto, solo negli ultimi giorni abbiamo provato in teatro, per necessità di conoscere meglio il luogo in cui ieri sera siamo andate in scena.
Mi chiedo quando allora il teatro è stato usato alla nostra mercé, in quale momento ne è stato fatto abuso, nel momento in cui non l’abbiamo usato anche se ne avevamo la necessità.
Certo è che nessuno questo poteva saperlo, ma fa davvero male trovare simili accuse, come ho spiegato ingiustificate, mosse senza la minima delicatezza e senza nemmeno sentire il bisogno informarsi prima di lanciarle!
E dove sono gli elogi allo spettacolo spesso, al nostro grande impegno per mettere in scena quello che è stato un grido contro la mafia, un ‘no’ che abbiamo urlato contro le vere prassi mafiose, contro i veri scandali?
Rimango basita dinnanzi a quella che mi sembra essere stata la nostra incapacità di far riflettere il nostro pubblico nonostante il nostro impegno, e non posso fare a meno di meditare tristemente su quanto ho appena letto.
Silvia Ingoglia
Rispondo a Francesco che non si firma con il suo cognome, mantenendo un anonimato che probabilmente lo salva da una identificazione tanto comoda quanto irresponsabile, laddove Lucia Titone si firma per esteso poiché non ha nulla da nascondere, né da temere.
Ritengo che Lucia abbia parlato di prassi di “ tipo” mafioso riferendosi a pratiche personalistiche che si recepiscono come tali da chi fa della trasparenza un principio cardine delle proprie azioni individuali e collettive. Non ha attaccato persone così come si vuole far credere, deviando scientemente un discorso, né il lavoro condotto da professionisti citati in questo blog,ma ha espresso una sua opinione condivisa per altro da alcuni commenti.
Il furore livido del non ben specificato Francesco si sposta poi sul piano politico, come da prassi strumentale ai propri scopi ,( Liste di proscrizione? Schedature? Stelle di Davide? ) affermando in modo gratuito ,infondato e pregiudizievole : “Per fortuna orribili figure come lei sono sempre state spazzate via dalla politica” .Ricordo a tal proposito che Lucia Titone è stata consigliere provinciale e alle elezioni politiche del 2006 ha avuto i meritati riconoscimenti ,conseguendo al Senato un lodevolissimo terzo posto sempre nel Partito di riferimento che è RIFONDAZIONE COMUNISTA, questo dovevo per ripristinare una verità contro una aberrante menzogna.
Signor Francesco, prima di incitare a querele e dintorni, si qualifichi così possiamo discutere nel merito delle sue professionalità e non di aria fritta di cui penso ,lei sia molto ghiotto.
Maria Antonietta Garofalo.
Da piccoli, a Scuola, nei Cortili o per Vie, ci veniva chiesto: “Tu a cu apparteni?” – si avvertiva il bisogno di riconoscersi nelle appartenenze come vincolo di ogni possibile relazione e/o comunicazione. Appartenenza e vincolo come elementi fondanti la nostra “Sicilianeità”; appartenenza e vincolo come luci ed ombre di una storia che non si dipana, ma che incespica lacerata nel tempo; appartenenza e vincolo che hanno istituito la nostra Polis sia territoriale, che mentale; appartenenza e vincolo, che scisse dal valore di quel “sentire” che si chiama autos o possibilità, non hanno permesso o comunque violato la possibilità d’un copione nuovo ed originale e di trasformazione di quei “luoghi” che abitiamo. Bene, Io appartengo a fu Enzo Seidita, fotografo di Castelvetrano e ad Annamaria Stella, sorella del compianto Pippo, anch’egli cultore dell’arte dell’immagine. Dico delle mie appartenenze generazionali perchè solo a quelle ho imparato a fare riferimento per dirmi cittadino; e ad un certo punto le ho pure dovuto lasciare, nel faticoso tentativo di farmi essere nuovo, di imparare l’arte del NO, e della possibilità folle ed idealista di appartenere soltanto a me stesso, ai miei passi, ai miei percorsi. Percorsi che mi hanno portato lontano da Castelvetrano, per i miei studi e per il lavoro; non tanto lontano, a Bagheria, dove gli odori sembrano simili, ed i legami spesso hanno costituito trappola al cambiamento verso la Legalità. Percorsi che un giorno m’hanno fatto tornare nei miei luoghi, dove potermi percepire diverso e straniero, e contemporaneamente sempre uguale a me stesso e al mio Paese. Ed oggi eccomi qui a leggere di scelte di connivenza e personalistiche che fanno gli interessi del singolo e non della cittadinanza…lettura che mi spingerebbe ad inutili apologie di partito o a difese ad oltranza cieca e senza pensiero, affettiva direi, di Qualcuno che ho incontrato per via e di uno SPAZIO ove poter coltivare quel “possibile” e quell’autos, contro quel perenne “rimanere identici e impantanati nella propria identità”…lettura che mi spinge invece, con inesorabile durezza, a pormi a garante di un lavoro solido e di uno sforzo di intenti, nel tentativo di ridare nuova linfa di pensiero ed apertura a giovani con sempre meno spazi insaturi di espressione e comunicazione.
Di quella “scelta personalistica” ne faccio parte di riflesso: sono psicologo psicoterapeuta e psicodrammatista analitico junghiano con incarico da libero professionista, oramai dalla prima fondazione, presso l’Akkademia di cinema teatro e danza “Ferruccio Centonze”, ed “appartengo” a quella “gestione (non) trasparente e tecnica del Teatro” per la quale oggi qui ci impongo la mia faccia. La faccia. La faccia di un professionista, con un suo Ordine Professionale di appartenenza, con la sua formazione, il suo lavoro da Operatore nelle tossicodipendenze, da Psicologo Responsabile di Comunità alloggio per minori abusati e maltrattati, da Psicodrammatista presso la Cattedra di Psicologia del fenomeno mafioso dell’Università di Palermo e presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG e mi fermo qui per non destare tedio nei lettori…La faccia per dire che piuttosto che sindacare esclusivamente scelte personalistiche, per le quali si propongano più reali argomentazioni, si chieda invece del lavoro faticoso ed ardito, per garantire ai giovani di Castelvetrano e non solo, la possibilità di potere ancora farsi protagonisti della propria crescita.
Cordiali saluti Leonardo Seidita.
Non vogliamo entrare nel merito delle lunghe polemiche che precedono questo nostro commento. Vogliamo solo fare i nostri più sinceri complimenti al prof. Bonagiuso e ai suoi ragazzi che sono stati splendidi. Hanno saputo emozionarci con l’intensità delle loro parole e dei loro gesti. Hanno saputo raccontare la mafia in una chiave nuova che ha suscitato in noi grandi emozioni, fino a quasi farci commuoverci ridandoci una grande grinta nel dire il nostro no convinto alla mafia. Il Selinus stracolmo di ragazzi alle 18 di un caldo sabato pomeriggio è un segno inconfondibile della maturità che stiamo raggiungendo noi giovani. Questi sono i giovani di Castelvetrano!! Il teatro era pieno, ma nessuna prima pagina è stata scritta quest’oggi per dirlo. Questo non fa notizia, lo sappiamo. E’ più facile continuare a buttare fango. Fate pure… noi continueremo per la nostra strada e prima o poi ce la faremo a ridare alla nostra terra la dignità che si merita.
Lo staff di “I love legalità” (la manifestazione per la legalità fatta e voluta dai RAGAZZI)
Ritengo dolosamente fuorviante il titolo:Si infiamma la polemica sullo spettacolo portato in scena al Teatro Selinus.
“Siamo di fronte a qualcosa di estremamente scandaloso, a una prassi di tipo mafioso che non giova alla Causa della Legalità”
Queste sono le forti parole usate da, Lucia Titone, verso chi ha voluto uno spettacolo che è stato un successo.
Lucia Titone non ha polemizzato sullo spettacolo ed il gestore del sito dovrebbe ” contestualizzare” piuttosto che “estrapolare” una frase ad uso e consumo di detrattori in malafede.
Maria Antonietta Garofalo
Atteggiamento mafioso, era quando questa piccola bomboniera che è il teatro Selinus, stava chiuso e tutti noi ragazzini, chiedevamo ai nostri genitori di descriverci come era fatto all’interno.
Quando invece, si investe in cultura, mi pare che si investa anche nel dare segnali positivi ai nostri ragazzi.
Abbiamo la fortuna di avere un teatro APERTO E FUNZIONANTE, ma siccome criticare e tirare fango è molto semplice che apprezzare le cose positive che ci offre la nostra cittadina, perchè non farlo, tanto che costa?
Atteggiamento mafioso è molto altro ancora e mi spiace che vengano fuori delle critiche fuori luogo nonchè vergognose.
siamo arrivati al delirio.Addirittura la querela di parte! perche’ no la gogna, magari prprio davanti al teatro, per punire in modo esemplare questa persona cosi’ volgare che ha fatto indignare tante anime belle’?La dottoressa Titone conosce bene la lingua italiana e in questa si esprime.Si evince dal discorso chiaramente che nessuno e’ tacciato di mafiosita’ma si da un giudizio sulmodus operandi: nel privilegiare da parte del sindaco l’amico prof Bonagiuso (la cui preparazione rigore morale ed autorevolezza sono fuori discussione)non tiene in giusto conto una maniera di agire molto piu’ aderente alla consuetudine che prevede per questi casi la creazione di un ente autonomo, infatti si parla di prassi di tipo mafioso, e non certamente di mafiosita’dalla quale sia il sindaco che il prfessore sono lontani anni luce- tutto qui.Abbandonate per favore, il tono da crociata perche’ credetemi motivi per essere indignati, stanchi, amareggiati a castelvetrano ce ne sono veramente tanti.Rosanna Centonze
E ti pareva che non venivo tirato in ballo anche io.
E meno male che ho riportato le identiche parole del commento per evitare di far passare una mia interpretazione.
Comunque, io penso che se dietro l’incarico di Bonagiuso ci sia una “scandalosa prassi di tipo mafioso” mi auguro che Lucia Titone abbia presentato regolare denuncia alle forze dell’ordine.
Prima di fare certe accuse immagino si sia documentata sulla normativa vigente e quindi se denuncia non c’è stata non è altro che complice di questo (..presunto) reato.
All’uomo-professore-avvocato Franco Messina.
La ringrazio per avermi dato modo di riflettere e cosi’ rivedere il mio approccio in maniera piu’ empatica e meno “velenosa” su questo spazio.
Dietro la tastiera c’e’ sempre una persona con “una storia familiare, professionale ed umana” e non nemici. Trovo il suo richiamo positivo per tutti e come tale cerchero’ di tenerlo a mente quando scrivo.
Polemico lo sono anche senza il pc, con lei trovera’ daccordo anche mia moglie. Alle opinioni non ci tengo in maniera cosi’ integralista da non cambiarle quando necessario. Combattivo si stupido no.
Ho invece sempre difeso a spada tratta quei concetti fondati su valori morali a cui fermamente credo.
Lavoro per un’azienda internazionale di scommesse sportive in UK gestendo i programmi che la stessa da in uso facendo da supporto ai clienti.
Scrivo e polemizzo ma mi sbraccio anche: sia quando abitavo a Marinella di Selinunte sia adesso in UK.
Quando posso faccio volontariato presso una scuola elementare, raccolgo fondi per una delle molte associazioni (respite centers) che tengono in affidamento i bambini con disabilita’ gravi dando cosi’ respiro alle famiglie e a breve spero di poter cominciare a dare una mano all’orfanotrofio della cittadina di Crosby. Gioco a rugby e partecipo ai corsi per poter allenare i piccoli della primavera della squadra del Waterloo cosa che faccio anche in previsione di poter fare la stessa cosa, forse un giorno chissa’, a Castelvetrano. Ho tre bimbi e una moglie e mi reputo una persona fortunata.
Le dico questo per permetterle di dare sostanza a quel nome e cognome che precede ogni mio commento da sempre e per esteso con piena assunzione di responsabilita’ nel bene e nel male.
Come puo’ spero intuire sono una persona come tante altre in giro che da questa parte dello schermo e grazie a questa finestra rivolta a sud cerca (come lei ben sottolinea) di non relegare nel dimenticatoio la nostra amata-travagliata terra e la gente che ci vive. Il mio metodo non sara’ perfetto, ma le intenzioni non sono sicuramente quelle di voler distruggere perche’ non sono spinto ne da odio ne da risentimento.
Certo avrei preferito rimanere la con voi “per fare” e non solo scrivere “in bello volgo”, ma io come tanti e per forza maggiore abbiamo dovuto abbandonare per cercar fortuna altrove.
Dico questo senza l’intenzione di strappar lacrime di consenso ma perche’ veramente avrei preferito rimanere.
Agli sgoccioli del mio riprovare a Castelvetrano un “amico” mi “consiglio'” di andare dal sindaco per chiedere lavoro. Quella persona non mi conosce affatto; una settimana dopo ero sul volo Trapani-Liverpool.
Aspiro al miglior risultato possibile per Castelvetrano, Selinune e Triscina e per questo a volte e vedendo certe situazioni mi trova sull’incazzato andante.
Spero di poter dire che nonostante le diversita’, i pregi e i difetti che contraddistinguono ogniuno di noi, io lei e molti altri ci ritroviamo alla fine dalla stessa parte.
Cordiali saluti.
Ancora una volta. Ancora una volta il valore dell’arte viene subbissato dai pregiudizi! Oltre a ribadire, avendo preso parte allo spettacolo “FANGO”, quanto detto da Benito, Silvia, Rosy ecc… ovvero che le prove del nostro spettacolo si siano svolte quasi sempre nella sala prove messa a disposizione dal professor Bonagiuso. Quello che mi preme evidenziare, senza retorica e aldilà del bellissimo rapporto instauratosi tra l’intero gruppo e Giacomo, è giusto dire che il nostro atteggiamento nei confronti dell’utilizzo del teatro Selinus è sempre stato quello che gli “ospiti” riservano alla casa in cui vengono ospitati… questo atteggiamento c’è stato inculcato direttamente da Giacomo Bonagiuso, che ha sempre dimostrato estremo rispetto e dedizione nell’adempimento alle responsabilità riguardo i compiti a lui affidati. Credo che la continua polemica non faccia bene alla nostra cittadinanza, troppo spesso carica di tensioni e discussioni inutili nelle quali vengono fuori accuse gravi, infondate e fuori luogo. E’ molto semplice parlare senza conoscere da vicino la realtà dei fatti, senza vivere la realtà giorno per giorno. E’ facile porsi su un piedistallo e giudicare ad occhi chiusi, con il solo scopo di colpire “qualcosa” o “qualcuno”. Difficile, invece, è fare il proprio mestiere onestamente. Difficile, invece, è rinnegare le ingiustizie tramite un lavoro portato avanti giorno per giorno. Difficile, invece, è cercare di cambiare le cose senza croci sul cuore o medaglie sul petto…ma con la passione, la dedizione, l’energia e la responsabilità.
Ho avuto la fortuna di lavorare con il prof. Bonagiuso per lo spettacolo “Fango”. Ho trovato assolutamente fuori luogo il commento della dott.ssa Titone: si parla tanto di antimafia e legalità, di giovani da sensibilizzare alla lotta alla mafia, ma poi non si fa altro che fomentare polemiche con il solo scopo di rendere poco credibile chi, l’altimafia, la fa con passione, mettendosi in gioco con ciò che sa fare meglio: il lavoro teatrale. Ho avuto la fortuna di lavorare con Giacomo per più di 4 mesi (quasi sempre a casa SUA) e mi ha colpito la passione con la quale, senza badare a orari e giorni festivi, ci ha seguito nella realizzazione del nostro spettacolo. Come si fa a parlare di ipocrisia? E, soprattutto, quali sono questi “atteggiamenti di tipo mafioso” che il prof. Bonagiuso avrebbe messo in atto? Se la dottoressa Titone ha notato qualcosa di illegale nella gestione del teatro Selinus farebbe bene a segnalarlo, denunciando i fatti. Siamo invece ormai così abituati a questa “macchina del fango” che cerca di screditare chiunque, per un motivo o per un altro, sia scomodo, che non ci rendiamo più neanche conto della gravità delle accuse che vengono lanciate. Perchè, a Castelvetrano, non vengono mai giudicati gli atti compiuti, ma si insinuano accuse di ogni genere verso gli autori di tali atti? Perchè, in un semplice comunicato che annunciava la messa in scena di uno spettacolo antimafia, si sente la necessità di accusare di “atteggiamenti mafiosi” un professionista, tirando in ballo questioni politiche e gestionali relative al teatro che nulla hanno a che fare con lo spettacolo? Quello nella lotta alla mafia è un impegno che avrebbe bisogno della condivisione di tutta la cittadinanza, un impegno che ognuno manifesta come meglio sa fare. Le polemiche e le divisioni, invece, non fanno che indebolire la forza di quel secco NO alla mafia che credo sia uscito forte e chiaro dallo spettacolo che noi ragazzi, senza alcun sospetto di faziosità, abbiamo portato in scena.
Apprendo solo adesso da amici di questa “bolgia”. Il pesce d’aprile è passato già da un pezzo… ma a quanto pare qualcuno ha esagerato nei festeggiamenti… Vorrei che fosse chiaro che non consento a nessuno di associare la mia persona alla parola “mafia”, per cui ho già attivato il mio legale per sporgere querela. Nel pieno rispetto della legalità, vedremo se un Giudice della Repubblica consentirà ad una senatrice mancata di rivolgersi a me con quelle parole. Per questo non commento nè commenterò oltre. Esiste la regola della discussione e la regola dei reati. Qui mi pare che qualcuno abbia valicato la prima e si sia tuffata nella seconda. La Legge non conente a nessuno di calunniare impunemente!
Condivido pienamente quanto detto da Franco e Chiara Messina.
Preside Francesco Fiordaliso
non usciremo mai da questa assurda cosa che a castelvetrano chi fa le cose è scomodo, va messo da parte, forse anche perché dice pane al pane e vino al vino… ora secondo me proprio questa è la nostra mafiosità, che non permettiamo a nessuno di fare, non gleilo perdonimao proprio il “peccato” di fare delle cose concrete e non solo chiacchiere… lì la dovremmo cercare la mafiosità: nelle persone che non fanno e non fanno fare, vogliono mettere da parte quelli scomodi, e alla fine vogliono avere il monopolio, anche nel mondo dell’antimafia. Io faccio il tifo per quelli scomodi e anzi vi dico di più, quando ho sentito in radio il signor Bonagiuso ho pensato che mi stava più simpatico… continuate così ragazzi che se no questa città vi seppellisce come ci ha seppellito a tutti quelli che abbiamo gli anni che abbiamo…
Non intendevo offendere la persona di Bonagiuso e si vede che le parole sono state interpretate male.
Penso che sia la gestione del teatro e di tutti gi eventi ad esso correlati, di tipo clientelare e preferenziale(quindi mi riferivo ad una mentalità mafiosa), in quanto gestiti esclusivamente e sempre dalla medesima persona, senza mai indire bandi o concorsi pubblici e permettere anche ad altri registi o persone esperte nel settore di poter gestire e organizzare eventi di tipo performativo.
Credo che la mia sia un’opinione a favore di tutti coloro che sono sempre esclusi a prescindere in quanto vengono “assunte” sempre le stesse persone!
Non c’è spazio per la pluralità, non è giusto che non ci si rinnovi mai, diamo spazio anche ai giovani ed altre persone competenti! Lucia Titone
La calunnia esiste eventualmente quando si dà del”mafioso” direttamente a un soggeto che si vuole artatamente colpire!! Io chiamo “mafioso” tutto quel sistema che consente a un Sindaco (chiunque esso sia) di decidere, senza una previa e mirata Organizzazione in tale settore, di “consegnare”,a tempo indertminato l’Incarico di Direttore Artistico ad una persona da lui scelta e indicata, vorrei per altro conoscere attraverso quali criteri!!! Storicamente, a Castelvetrano, attraverso diverse Amministrazioni, la Gestione del Teatro è avvenuta con tale metodo, una modalità che può giustificarsi solo per una fase temporanea. L’interesse supremo di una Amministrazione, qualunque essa sia, di qualunque colore politico ha il dovere di Lavorare affinchè le Attività del Teatro vengano seguite da Tecnici, specialisti, per ogni settore!! Questo il senso di una Gestione democratica e pluralistica, una scelta, volta a potenziare le varie professinalità presenti sul territorio!! Dunque nessuna accusa di mafiosità al Signor Bonagiuso che stimo e apprezzo, anche se ritengo che per prima lui, uomo di cultura dovrebbe lavorare in tal senso se davvero il suo Amore per il Teatro è incondizionato e appassionato!! Oggi, il nostro tessuto sociale, culturale e il clientelismo Poltico,infiltratosi a tutti i livelli delle Istituzioni ci porta necessariamente verso una rivoluzione “linguistica”, infatti, l’accezione “cultura mafiosa” o “gestione di tipo mafioso” non vuole indicare l’appartenenza a Organizzazione di tipo criminale o Mafioso nell’accezione cui siamo abituati a riferirci, significa, caso mai avallare un sistema che non agevola e favorisce il plularismo, la partecipazione alla Cosa Pubblica, il potenziamento di tutte le risorse presenti sul Territorio!! Questo mi pare sotto gli occhi di tutti, è un sistema generalizzato al quale ci siamo talmente assuefatti che tutto ci appare Normale!!! la prima Rivoluzione sarebbe riportare la Normalità in questa Terra!!!. Lucia Titone
Mi amareggia che proprio i Giovani, a favore dei quali ho anche scritto questa nota non abbiano compreso!!! Ciò vuol dire che le varie Manifestazioni a favore della Legalità non hanno fruttato nulla di veramente positivo!!! La mia Volgarità è niente, cari ragazzi a fronte della Volgarità che vi vuole schiavi e passivi, acritici!! nessuno contesta o sminuisce il lavoro del Dott. Giacomo Bonagiuso, sono felice che attraverso Il teatro e le varie attività i Giovani, i ragazzi trovino nuove dimensioni e linguaggi espressivi,ma qui si parla di Metodi di Gestione, una riflessione che non vuole colpire il Singolo che è chiamato e impegnato in un Ruolo e in compiti di alto valore educativo, qui, si parla d’altro!!! A Scuola parlate di Sistemi di Democrazia, di Gestione della Cosa Pubblica??..Di questo passo, Cari Ragazzi proprio voi sarete estromessi da una partecipazione diretta, estromessi dal valore della meritocrazia, quando , nella scena della vita non vi troverete soltanto a interpretare un ruolo scenico, ma quando sarete chiamati a difendere la vostra individualità, la vostra dignità , i vostri diritti!! Riuscire a Comprendere i Meccanismi e i Metodi attraverso cui una Società detta le proprie regole ci insegna a desiderare e volere la Partecipazione, a diventare Soggeti delle Scelte Comuni!! Comprendo che i ragazzi sono molto lontani da posizioni critiche e dalla voglia di porsi delle domande!! Lucia Titone
mi scuso per averle detto di essere stato per 60 anni con alice. No, lei non c’e’ stato affatto.Ha trascorso dall’adolescenza ad oggi, le sue gionate davanti alla fonte che riflette la sua immagine e come il suo celeberrimo predecessore, si e’ invaghito di se,naturalmente delsuo ego( ormai al limite dell’ipertrofia) con la singolare pretesa che tutti debbano ritenerla NON AVVERSARIO perche’ si muove in un contesto di impegno sociale per storia umana, professionale e se non bastasse, anche familiare.Quindi quando si tratta di lei e del suo vissuto, o dei suoi giudizi, o delle sue idee bisogna fare un atto di fede, per definizione Ella non puo’ essere AVVERSARIO.Ma chi e’ stato l ‘aggressore’?,chi ha emesso giudizi infausti e frettolosi? semmai e’ stato lei a parlare per prima di violazione di norme.Ha fatto una analisi psico-sociologica davvero sorprendente(che riassumo in due parole e mi scuso per la sintesi, che noto lei non frequenta)TUTTI QUELLI CHE SCRIVONO ATTRAVERSO QUESTO MEZZO TECNICO PERDONO IL SENSO DELLA REALTA’SONO PREDA DI BASSI ISTINTI, PORTATI ALLA PROTERVIA E ALLA VIOLENZA VERBALE.Tutti eccetto uno, naturalmente.Parafrasando un noto giornalista NDP niente di personale.
EGR. SIG. MESSINA AVV. PROF. FRANCESCO
gradisca, se vuole,distinti saluti. Rosanna Centonze
Sono soltato contenta per aver creato una sorta di dibattito!!! Per il resto comprendo che in troppi hanno frainteso!! La Difesa da parte dei Ragazzi che il Professore Bonagiso segue con grande senso di sacrificio mi pare un atto bellissimo, ribadisco che io non intendevo “offendere” la Persona Bonagiuso,intendevo pormi in maniera critica relativamente al meccanismo di chiamata diretta e essere da stimolo perchè lo Spazio Teatro possa diventare un Ente Autonomo. Tale formula, o altre forme di gestione garantiscono una pluralità di Attività, Specializzazioni,Posti di lavoro!! Chi vuol capire capisce!!! Sono sempre pronta al confronto..e alla Querela!!! Sono abituata ad assumermi sempre le responsabilità in prima persona! Mi sarei aspettata invece una nota più lunga e dettagliata dal Preside Fiordaliso, mi conosce,conosce la mia Onestà Intellettuale, la mia Coerenza, certamente posso aver usato una fraseologia che a molti non piace, ma oggi “la Cultura Mafiosa” è cosa diffusa e talmente strisciante e subdola che non ci accorgiamo talvolta di esserne tutti, “portatori involontari”!!!! Lucia Titone
Registro a malincuore la delusione dei miei alunni che hanno voluto regalare alla cittadinanza una loro creatura frutto di studio, riflessione, condivisione, mettendosi in gioco ed affrontando con fermezza le proprie personali fragilità difronte un palco difficile da calcare ed una tematica complessa come quella trattata. Il giorno dopo il loro spettacolo si registra un “si…ma”. La delusione che ne deriva è incommensurabile, il polverone innalzatosi ne acuisce l’amarezza. I nostri ragazzi crescerebbero più coraggiosi e pronti alle sfide della vita se ascoltassero un po’ meno di “si …ma”. Noi adulti dovremmo decidere, se veramente amiamo i nostri ragazzi, di assumerci la chiara responsabilità dei SI e dei NO. Dunque secondo me lo spettacolo, oltre alle indubbie qualità artistiche, è stato una lezione di antimafia? SI. Era giusto sollevare il casus belli? NO perchè ho trovato fuori luogo coinvolgere inevitabilmente la nostra coraggiosa gioventù!
vedete ,ora si che tutti insieme possiamo spostare le “montagne” ,con questi toni siete più coinvolgenti, umani e più edificanti.mario signorello
gentile Lucia Titone, stupisce anche me il giudizio per alzata di mano del preside Fiordaliso.Non e’, almeno non era,ai tempi del suo impegno politico uno allineato ovvero uno che pur condividendo le opinioni non le argomentasse personalmente.Speriamo si chiarisca.saluti. rosanna centonze
Rimango basito della pervicacia indigesta delle espressioni di una Rosanna Centonze che non conosco e mi auguro di non incontrare mai personalmente. E’ assolutamente ingiustificato questo gratuito attacco alla mia persona che proviene da una signora che dovrebbe, prima di offendere e aprire bocca, meglio articolare celebrarmente i suoi brutti pensieri. Ma preferisco chiudere qui l’interlocuzione che non vale la pena di sviluppare proprio per la povertà dei contenuti argomentativi della Centonze. Avrà pure la qualità di una sintesi sgrammaticata cara signora, ma di certo non quella del senso della misura che ha abbondantemente superato in una dimostrazione di livore verbale di pessimo gusto. Non le dico null’altro per non voler dare ulteriore importanza ai suoi argomenti che possiedono evidente pochezza e che racchiudono una grande povertà sostanziale ed espressiva.
Ipertroficamente suo le porgo scostanti saluti.
Prof. Avv. Franco Messina
Dottoressa Titone, in quanto giovane e in quanto parte attiva della cittadinanza… mi sento in grado di affermare che, ancora una volta, noi giovani abbiamo dimostrato grande superiorità rispetto alla vecchia generazione, non volendoci mischiare a discussioni fuori luogo e difendendo con i fatti, e non solo con le parole, il nostro lavoro e il nostro impegno. E l’impegno di chi ci ha guidati in questo cammino… Se posso permettermi un commento spassionato, sono un po’ stanca dell’utilizzo che si fa della figura dei giovani. Basta strumentalizzazioni, prediche, avvertimenti…noi giovani vogliamo i fatti!! e forse sollevare polemiche sotto l’annuncio del nostro spettacolo non giova alla nostra autostima e nemmeno al messaggio che volevamo lanciare con il nostro spettacolo! Perdoni i toni, magari troppo accesi, ma noi abbiamo visto il nostro lavoro di mesi incenerito dai “si…ma”, di cui parlava la professoressa Ingrassia. Noi giovani dimostreremo il nostro valore con i fatti accettando le critiche, costruttive e attinenti a quanto fatto.
Ora io non resisto e debbo replicare alle affermazioni: in primis, ma questi giovani sono sempre delle capre? sono acefali? solo se si allineano al suo partito e alle sue critiche insensate e offensive sono intelligenti? Se non lo fanno sono impassibili e acritici? Cavolo! E poi, mi si spiega con comprensibili parole chiare (visto che si è passati dal darmi del mafioso, al discreditare i giovani accorsi in mia deifesa, fino a non mettere in discussione la mia professionalità, ed infine adirittura agli attestati risarcitori di stima!!!!!) cosa c’è di non trasparente in una nomina? Mi si spiega CHI dovrebbe indicare il direttore artistico del Teatro selinus se non la maggioranza politica ELETTA DEMOCRATICAMENTE dai cittadini? Mi si spiega quale altro organo democratico potrebbe farlo? Mi si spiega quale logica è sottesa alla formazione di un Ente Autonomo (chi nomina i vertici dell’Ente? biancaneve e i sette nani? O il Conclave?) con la conseguenza di una moltiplicazione di incarichi a Presidente, vicepresidente, componente etc… E chi garantisce che la nomina nel consiglio della Signora Lucia Titone (o forse una parente che studia teatro????) conferisca autorevolezza e competenza tecnica alla gestione? E poi, questo consiglio politico (nominato dai Nani? no! da Biancaneve? no! Dal conclave? No! ma dalla vituperata politica che ha nominato me e prima di me una “compagna” della signora Titone nei confronti della quale MAI LA CONSIGLIERA PROVINCIALE TITONE nè la mancata SENATRICE TITONE ha mai tuonato insulti di mafiosità!!! Eppure lo stipendio di tale “Compagna” sopravanzava quello dello scrivente. Già 15 anni fa era di più del mio attuale! Eppure quannto a competenza se permette, signora Titone, non sto qui a discutere con lei i miei titoli, ma se ha voglia vada a sfogliare il mio curriculum che è agli atti pubblici della mia nomina… ma la avvetrto è lunghetto… porti pazienza, ma qualcosina ho fatto e studiato. Quindi… mi spiega, infine, con parole chiare dove sta la mafiosità??? Le risulta che la stagione sia in declino? Si è rafforzata con la presenza di OGNi scuola di OGNI ordine e grado non solo civica ma anche del circondario!!! Le risulta che la Scuola di teatro sti in crisi? Ci sono 60 bambini in attesa di audizione per frequentarla oltre ai 35 allievi attori e le 12 allieve danzatrici! Di che stiamo parlando? Dei giovani reali in carne ed ossa o di quelli teorici dei diari rossi di Stalin!!! Io li vivo i giovani… li tocco, li amo, ci sudo insieme, e li ringrazio per aver alzato la voce in mia difesa. Ora però, visto che il suo è un libero pensiero, almeno chieda scusa a loro per aver infangato la loro festa (il debutto in società con un NO fortissimo alla mafia!) e chieda scusa anche a me, perché lei sa che io e la mafia siamo cose che solo la follia potrebbe pedicare nello spazio della stessa frase. Per il resto, per la responsabilità che dice essere sua stella polare stia attenta a trinciare giudizi assurdi su persone delle quali davvero sconosce il lavoro… oppure venga a trovarci: ci trova in tuta, senza giacca, cravatta e tailleur, senza alfette sportive radical-chic e villini a mare, ogni santo giorno a interpretare il senso della vita tramite la lente del teatro… ma che le sto a dire… lei non ha idea nè può averne di cosa sia davvero il teatro… lei pensa ad un circo equestre di coglioni che recitano dalla mattina alla sera. Peccato! Proprio la sua area ideologica ha partorito i maggiori teorici del teatro, da Becket a Camus… se li sfogli, capirà che qui si fa sul serio. E che non le è consentito infangare con calunnie odiose e argomentazioni inesistenti (se no rispoda ad OGNUNA delle mie precedenti domande!!!) il mio lavoro!
Come cittadina castelvetranese e come madre di un’allieva dell’Akkademia Ferrruccio Centonze tutta la mia gratitudine e il mio plauso a Giacomo Bonagiuso per il suo impegno incessante e la sua competenza; il sindaco Gianni Pompeo ha scelto molto bene, i risultati sono sotto gli occhi di tutti coloro che hanno la buona abitudine di andare a teatro. Sono altresì consapevole del fatto che ci sia una schiera di cialtroni analfabeti pronti a sostituire il prof Bonagiuso perchè convinti di essere più bravi, ma questi sono gli stessi che toglierebbero il trono da sotto il sedere di San Pietro perchè pensano di essere più bravi pure di lui; c’è gente che soffre di allucinazioni e vede dappertutto mafia e mafiosi, ma questa è stata grossa davvero, grossa e ridicola. Grazie Giacomo per quello che fai per i nostri ragazzi e per il nostro teatro. Anna Gelsomino
Signor Bonagiuso, adesso Lei mi pare …il nostro Presidente del Consiglio!!!!! Siamo tutti pericolosi Comunisti che vogliono farle una guerra e attuare atteggiamenti persecutori nei suoi confronti! Si sta agitando troppo!!! Io non ho proferito il suo nome, non ho gettato discredito sul suo operato, non ho messo in discussione i suoi Titoli, non è competenza mia, per altro.! Non ho parlato di Compensi,non ho parlato dei suoi possedimenti, non sono entrata nel merito del suo degnissimo impegno, della professionalità con la quale la svolge, non ho messo in dubbio gli sforzi, i sacrifici che tali impegni comportano, conosco bene tale tipo di Passione, conosco il senso etico ed educativo che la spinge nella sua Azione Quotidiana( Lavoro in un settore dove tali doti non possono mancare!!) Lei invece sta volgarmente insinuando di “miei interessi personali!!!( chissè che la Querela non debba farla io!!!), fa riferimento a Compensi di cui per altro, Noi Comunisti, per Statuto ed etica Politica versiamo per una consistente quota al Partito che le distribuisce alle Sedi e ai circoli che non hanno altri proventi!!( non cerco di dare delle giustificazioni, ma delle precisazioni). Io non ho tacciato lei di mafiosità, non ho sottovalutato l’impegno dei Giovani, non ho screditato il loro lavoro(soltanto per un caso il commento è ricaduto sotto la pagina che annunciava lo spettacolo, sa, non sono molto pratica con questi mezzi.., a me piace ancora Scrivere con..penna e Calamaio!!).Non sono entrata nel merito dei lavori da lei portati avanti nè degli Autori?? Cosa le fà pensare che io sottovaluti il suo lavoro e quello dei Giovani?? Anzi penso siate ” indecentemente sfruttati e non messi nelle condizioni di lavorare al meglio, infatti soldie risorse per I teatri e per la Cultura se ne trovano sempre meno!!! Lei sta entrando nel merito degli autori “comunisti” e non mi pare pertinente, non esitono Autori Comunisti o non Comunisti!! Esistono buoni Autori e Cattivi Autori, poi gli Autori della nostra “area” per la quale ricordo lei un tempo simpatizzava,.. hanno dato alti contributi al Teatro, ma non stiamo discutendo di questo!! Perchè la inquieta tanto che io mi interessi al tema della Gestione del Teatro, non ho mica detto che la debbono buttare fuori?? Perchè un Uomo intelligente e colto come lei non riesce a cogliere il senso profondo della mia Provocazione! Lei, per Primo dovrebbe Battersi per una Migliore Gestione e Organizzazione complessiva che riguarda l’Ordinamento degli Enti teatrali! Questa è Materia Legislativa, la nostra Classe Politica è stata in grado di distruggere le risorse migliori!! Pensi a Quello che ha fatto Bondi nell’ambito de settore Lirico, pensi agli scioperi degli Operatori del Settore, pensi alle firme raccolte da Scrittori, Gionalisti, Poeti, Intellettuali a sostegno della battaglia a favore dei Teatri per scongiurare i Tagli Alla Cultura, pensi alle stagioni Teatrali dimezzate, al danno che questo Patrimonio ha subito! Credo che responsabiltà Politiche ce ne siano parecchie.Io credo che le battaglie debbano partire sopratutto dai piccoli centri dove è faticoso e difficile far circolare la Cultura Cooperativistica e Associazionistica, quella Cultura che mette in moto le diverse risorse del territorio, proprio per valorizzare quanti, come lei si impegnano in tale “missione”!! Non era una critica “Ad Personam”..altri schieramenti lavorano in tal senso…., non certamene Noi, non certamente io, che mi sono sempre battuta, insieme al Partito della Rifondazione Comunista per assicurare Pari Opportunità, Pari Dignità e Sopratutto per garantire gestioni partecipative tra Enti, Associazioni, Istituzioni, Scuole di Formazione, Università..etc!! Lei mi ha sottolineato la quantità e la qulità del vostro Operato, tutto ciò è meraviglioso e straordinariamente Rivoluzionario,perchè fare Teatro, Musica, Arte rappresenta l’Autentica Rivoluzione Culturale, ma credo si debba Pretendere che tale Lavoro, tale Organizzazione venga nel tempo Regolamentata, si rischia altrimenti di restare in quell’Alveo di Provincialismo che non giova al nostro Sviluppo!! Io ho lanciato una Provocazione, lei mi ha lanciato una serie di Insulti, diversi strali nel tentativo di screditare la mia Persona, il mio Ruolo Poltico, la mia Appartenenza Politica di cui vado fiera,mi ha elencato i suoi lavori e i suoi progetti passati e futuri…, le devo inviare i miei??? sapesse quanto Lavoro a favore degli “ultimi”io svolgo sul Territorio senza compensi,trovando solo ostacoli e muri di gomma ..forse perchè sono una Comunista..Scomoda!!!…Dimenticavo.., non mi chiami SENATRICE MANCATA!!! lei pensa di ferirmi…, non sà quanto io sia Felice di non fare parte di quel mondo,…nonostante tutto mi sarei spesa molto per il mio Territorio. L’ho fatto da Consigliere Provinciale,sopratutto cercando di lavorare con fermezza per la variazione delle somme in Bilancio per i Teatri e i Servizi Sociali! sa quanto aveva Previsto la Provincia per tali attività: 10 euro!!!..tanto per mantenere il capitolo!!! Sa chi non ha appoggiato e votato i miei Progetti ed Emendamenti volti a rimpinguare le somme per la Cultura?? ..Gli esponenti della classe Politica che oggi le dà Lavoro! Eppure, questi stupidi Utopisti di Sinistra siamo riusciti a “strappare” dalle Grinfie della maggioranza grosse somme per le Associazioni e i Teatri!!,certo…poca cosa in confronto alle somme utili a sotenere gli affarucci loro!!!Voglio ancora dirle che è passato tra gli altri, un mio emendamento che prevedeva somme stanziate per acquisto di Materiale Breill, (anche i non vedenti hanno diritto a emozionarsi!) destinate a teatri, Biblioteche, Scuole, una cospicua somma per realizzare un Teatro Tenda per Laboratori, tutti i Comuni si sono Attivati per rendere funzionali tali somme, canalizzandole in Attività, soltanto il Sindaco di Castelvetrano ha lasciato decadere la somma per ..incuria..o forse perchè avrebbe reso merito a una Comunista Castelvetranese che si era spesa per il Territorio. In me è rimasta soltanto la piena consapevolezza di aver compiuto soltanto il mio dovere nel rispetto di un Ruolo Istituzionale e della mia Etica Personale e Politica. Distinti Saluti, Lucia Titone
insomma, si continua a negare che la patecipazione di una collettivita’ alla gestione di qualcosa di pubblico interesse, sia migliore di una gestione del singolo, seppur bravo e competente.Ma e’ la democrazia che privilegia la partecipazione e dunque l’ente e il direttore artistico sono le due braccia dello stesso corpo.Un braccio per competenza specifica attua e dirige la programmazione, l’altro, si occupa esclusivamente di gestione.Questa e’ partecipazione democratica e accontenta tutti- Se poi volete fare finta di non avere capito, potete continuare a parlarvi addosso: “lei non sa, lei non capisce nulla, chieda perdono,lei soffre di allucinazioni,sono accuse gravi al limite di querela, lei non sa chi sono io, quanta amarezza, quanta delusione,bla bla bla bla…… e perle varie.Attenzione, stiamo rischiando di diventare guitti da avanspettacolo, non comici che fanno ridere, ma quelli che fanno sorridere per compassione.
Come volevasi dimostrare, nessuna risposta alle precise domande che ho posto in modo puntuale! NEssuna! Solo “fango” suffragato dal fango della signora centonze che nè conosco nè ho piacere a conoscere… Se uno ignora i meccanismi che governano una repubblica RAPPRESENTATIVA non è colpa mia! In Italia LA COSTITUZIONE, non io, dice che gli organi ELETTI DAL POPOLO hanno l’onore e l’onere di gestire e poi di presentarsi di fronte al corpo elettorale per riceverne conferma o per essere sostituiti democraticamente. Si chiama alternanza! Ed è il cuore della democrazia: dire che le nomine fatte in ossequio della legge sono segno di mafiosità, QUESTO è ILLEGALE e molto pericoloso! Se ritiene che nelle mie parole ci siano estremi di querela lo faccia pure… Ma se mi consente il suo improvviso ed inatteso interesse per il teatro, OGGI, alla vigilia elettorale in Città, e nei pressi di qualche laurea, a ME FA VENIRE UN SOSPETTO. Qualcuno a lei non simpatico (e neanche a me!) diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca! Le ripeto: risponda: come lo mantiene lei un ente autonomo con 250 posti? come li paga i gettoni ai componenti? da chi li fa nominare? da babbo natale? chi nomina la direzione artistica? i componenti? e in cosa sono migliori della gente ALMENO ELETTA e non SOLO NOMINATA? Come fa quadrare il bilancio con un esborso di gettoni e contabilità autonoma e con una capienza così ridotta? Me lo spiega lei??? O preferisce evadere le domande? e far solo insinuazioni!!! Sono qui tutto orecchi!!! E infine, per puro gusto polemico personale, mi spiega QUESTA SUA IMPROVVISA ACCENSIONE teatrale? Nessuno l’ha mai vista al Selinus, nè per Becket, nè per Mejerc’old, nè per Pippinalanica… Come MAI a un anno dalle elezioni lei se ne occupa???? Come mai con la precedente direzione artistica NOMINATA ESATTAMENTE COME ME, ma che produceva addirittura SUE produzioni a raffica all’interno del teatro,. LEI NON HA TUONATO CONTRO LA MAFIOSITA’???? sono curioso… me lo spiga?
Solo un appunto. Noi giovani non siamo di certo un gregge di scagnozzi a servizio e difesa di qualcuno. E per ultimo, signora Titone, lei ha detto che il suo intervento era a favore di noi giovani, ma che non l’abbiamo compreso; le chiedo, è minimamente possibile, immaginabile anche per un attimo, che sia proprio lei a non aver capito noi giovani?
grazie.
Vitalba Ingrasciotta
Quanto alla sua azione in Provincia, lei deve provvedere a mangiar tanto pesce… dicono che abbia il fosforo. Come dimentica, lei che oggi tuona contro di me, che fui PROPRIO IO A FORNIRLE I DATI DI ASSOLUTA ASSENZA della amministrazione provinciale dai piccoli teatri comunali???? mah…. all’assurdo non c’è rimedio!
E poi, per citare il Cavaliere, mi consenta. Capisce
1) che tutto questo era FUORI LUOGO nello spazio dei ragazzi di FANGO a cui ha rubato la scena?
2) capisce che se Bondi taglia il FUS (Fondo unico per lo spettacolo) Bonagiuso non è frutto di una nomina di tipo mafioso? Mio nonno ha tre denti, la forchetta ha tre denti, mio nonno è una forchetta?
3) capisce che lei nel suo primo contributo ha DETTO TOTALMENTE ALTRO rispetto al secondo, al terzo, al quarto… cambiando rotta… ma non sa dire chiaramente “scusa”, quando nei fatti lo ha già fatto, portando la discussione su ALTROOOO!
4)capisce che dire che la nomina di un direttore artistico è un atto che tradisce mafiosità significa chiudere le Orestiadi, segesta, siracusa, tindari, taorimina, la biennale etc….
5) capisce che con 250 posti il selinus NON PUO’ diventare un Ente ma al massimo una Istituzione culturale sempre e solo COMUNALE???
6)capisce che – proprio perchè ampiamente possidente – me ne sbatte un fico dei soldi? anzi le confesso una cosa brutta brutta. SE IO FOSSI UN POLITICHINO DOVREI SPINGERE PER LA SOLUZIONE FOLLE CHE PROPONE LEI… così facciamo l’Ente, nominiamo i vertici e prima che si voti io mi ritrovo in sella per 3 o 5 anni nel consiglio dell’Ente teatro (Che sempre il sindaco lo nomina!!!). Capisce che una persona onesta come POMPEO non lo farà mai un simile giochetto delle tre carte? Capisce che esiste gente a posto? e che a me non interessa garantirmi l’eternità dentro quel teatro… IO TORNERO’ COME E’ GIUSTO CHE SIA A FIANCO DEL SINDACO dal corpo elettorale, in prima linea, con la mia faccia; sottoponendo la mia opera al DEMOCRATICO GIUDIZIO. Un Ente Autonomo, invece, mi creda, sottrae la gente al giudizio… perché le nomine sempre la politica le fa… solo che le sopravvivono, a volte… creando delle vere paralisi (Ato, Rai, Ente Luglio… etc…).
prof. Bonagiuso, non so cosa sia per lei il fango,lo cita anche nei confronti dei miei argomenti che sono di assoluto buonsenso facendomi un torto che non merito.Se non fosse evidente che lei e’ gia’ diventato un guitto da avanspettacolo,con esagitazioni isteriche, le risponderei per come merita.Rosanna Centonze
Leggo soltanto adesso, dopo diversi giorni dallo spettacolo tutte queste assurdità. L’unica cosa che mi viene da dire è che tutto questo è stato ASSOLUTAMENTE inopportuno. Anche io sono una ragazza del liceo classico ed ho partecipato a “FANGO” avendo l’onore di lavorare con il professore Bonagiuso. I ragazzi prima di me hanno in pratica detto tutto quello che c’era da dire. Non riesco e non riuscirei mai, neanche se fossi una persona dotata di un’incredibile fantasia, a vedere nulla di mafioso nella gestione del teatro e nell’operato di Giacomo, che anzi sprona sempre noi ragazzi all’impegno civile. L’unica cosa che sento di dover fare è di ribadire il concetto di Vitalba: se lei, dottoressa Titone, ha fatto tutto questo per noi ragazzi, mi sa che i ragazzi non li conosce affatto. Ci siamo preparati sette mesi per questo spettacolo, abbiamo fatto un percorso lungo, intenso e meraviglioso arrivando ad una conclusione altrettanto splendida, della quale, avendo innescato questa polemica inappropriata, ci sta togliendo la gioia. Ormai ho capito come funzionano gli adulti e questa politica castelvetranese, e devo dire che me ne date sempre più conferma. Questa non va avanti per fatti, ma per polemiche. Vi cibate di polemiche e preconcetti e vivete per posizione presa. Siamo ragazzi pieni di idee e di voglia di cambiare le cose. L’unica cosa che mi auguro, anzi che non mi limito ad augurarmi ma che cercherò con tutta me stessa di rendere concreta,è di creare con i ragazzi di questa città una politica diversa, libera dai soliti schemi e dai preconcetti. Detto questo non mi resta che dire due sono orgogliosa del nostro spettacolo, del nostro percorso, del nostro regista e di tutti noi ragazzi.
Cordiali saluti. Federica (:
Si reitera con dolo un orientamento che mira a spostare un discorso generale che nulla a che vedere con la rappresentazione teatrale, con la maestria di ragazzi e ragazze non indottrinati da “ Cattivi Maestri” quali si vuole farci apparire, cui va il nostro apprezzamento, con le competenze professionali di soggetti coinvolti nello spettacolo ” Fango” che vorrei ricordare tratta di Pio La Torre e Rosario Di Salvo entrambi attivi militanti del PCI, uccisi da un commando mafioso, laddove i mafiosi per vocazione sono “anticomunisti” e non solo ,questo non significa ovviamente che tutti gli anticomunisti siano mafiosi. Come da prassi consolidata e strutturata ,laddove non si hanno argomenti sufficientemente significativi e meritevoli di attenzione, poveri come sono di argomentazioni convincenti, ricchi al contrario di luoghi comuni, di frasi fatte seppure dotte, si attacca il profilo privato di una persona, in questo caso Lucia Titone elencando ciò che è patrimonio familiare ed ereditario, quasi a volere dimostrare con dispregio, che per tali “materialità” non si possano abbracciare visioni di un mondo diverso, culture “ altre”, sentimenti e valori di un Comunismo dal volto umano, che ha preso le distanze dagli orrori della dittatura, attento a sogni e bisogni, solidale e partecipe dei disagi sociali, avverso allo sfruttamento e tanto altro ancora e si debba essere, quasi con retrivo fatalismo “ radical chic” in tailleur. Ci si butta poi ad insinuare e seminare dubbi malevoli sulla reale attenzione di Lucia verso il teatro, millantando obiettivi elettorali e di parentela. Siamo persone politicamente “corrette”, non sfruttiamo occasioni come queste per fare propaganda, questa modalità non ci appartiene , siamo “ diversi”, laddove la diversità è la cifra della nostra differenza rispetto al gatto e alla volpe ,non ci interessa seminare “ denari” e non abbiamo un orto dei miracoli. Chi ci conosce sa chi siamo e cosa vogliamo con determinazione al di là di facili scappatoie, di alchimie aritmetiche e comode poltrone.
Penso che il senso della vita non è solo quello che può trasmettere l’arte nobile del teatro, a volte accade che la vita ci ponga domande delle quali sfugge il senso.
“Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. …”( B.Brecht )
QUERELATECI TUTTI.
Sono davvero Stanca di questa Sterile Polemica!! Intanto preciso, relativamente alla nota del Signor Flafio Leone,1) di non aver usato quelle parole.2) Si è creato un grosso equivoco in quanto la mia nota, scritta sotto la locandina dello spettacolo poteva indurre a pensare a un mio boicottaggio verso lo stesso.3) Non ho mai menzionato il Nome del Prof. Bonagiuso.4) non ho mai tirato in causa i Ragazzi, meritevoli di portare avanti uno spettacolo insieme al loro direttore Artistico. 4) non ho chiesto referenze, titoli o criteri di Assunzione del Signoe Bonagiuso.5) non ho espresso alcun disappunto o mosso critiche “infanganti” o infamanti nei confronti dei ragazzi che artatamente gli adulti, buoni maestri, mi stanno scatenando contro!! .6)non mi interessano gli schieramenti Politici del Signor Bonagiuso, gli Artisti solitamente sono degli Anarchici e vanno dove và il vento!!!7) La mia Nota si riferiva a un Criterio di Gestione del Teatro, non alle figure di volta in volta scelte dal Signor Sindaco. 8) ho precisato che si tratta di una Modalità che risale a un trentennio!!9)Ribadisco che qualunque scelta che sia di tale natura, anche se consentito dall Statuto, diventa una scelta che “culturalmente definisco di Tipo mafioso”,nell’accezione di clientelare!! La Polemica poteva rigurdare questo “concetto”, e tale definizioneta e tale accezione “linguistica” più o meno graditi, evitando di scendere a bassezze che tendono a screditarmi!! A questo punto ritengo opportuno che da Querelata diventi Querelante,, ma una cosa chiedo al Signor Bonagiuso: se l’interesse Supremo è la Crescita Morale e Culturale dei giovani, che mi conceda l’Opportunità di un incontro con loro!! Evidentemente non sono stati aiutati a comprendere il Significato,il Senso che và oltre le parole, i messaggi più o meno duri che ciascuno di noi intende passare per il Miglioramento del Vivere Comune. Piuttosto mi pare che i giovani , che non ritengo delle Pecore siano comunque sulla buona strada per un addestramento e affievolimento della personale Coscienza Critica!! Ritengo per altro che sia stata scatenata una “Strumentale campgna contro Lucia Titone”, un ottimo pretesto per mettere alla Gogna chi ha un Pensiero Altro!!!. Ci vediamo in Tribunale.Lucia Titone
Condivido il concetto di“prassi di tipo mafioso” riferendosi alla “Programmazione degli eventi da affidare alle diverse Professionalità che solo un Ente Autonomo può garantire!! In nessuna altra realtà avviene che le “chiavi” del Teatro siano affidate a un collaboratore scelto dal Sindaco!!!…..non ho letto alcuna nota di demerito rivolta ne’ alla persona, ne’ all’opera prestata dal signor Bonagiuso. Condivido e approvo in toto i commenti di Lucia Titone e non mi sembra affatto fuori luogo che se ne parli in questa pagina…….in quale altra pagina se no? Ritengo le rimostranze di Lucia lecite e non solo , ma perfino doverose da parte di un cittadino che tiene gli occhi ben aperti di fronte alle innumerevoli “stranezze” che ultimamente non possono passare inosservate a chi ha occhi e orecchie capaci di percepire che “qualcosa” certamente non va a livello istituzionale…….e non è un caso ne’ un’eccezione che il popolo, le masse castelvetranesi abbiano espresso apertamente il desiderio di avere addirittura Matteo Messina Denaro, il boss latitante, al posto dell’attuale guida del nostro paese….quello che invece non capisco è la reazione da Orlando Furioso del signor Bonagiuso…….. che parla di organi ELETTI DAL POPOLO (vorrei sapere con quali mezzi) visto che parla anche di “DEMOCRATICO GIUDIZIO”…”ma non mi faccia ridere!”…avrebbe detto il grande Totò……,;:!?. Questo si che è un teatro……..anzi un teatrino……. dei pupi però!
Il brutto di internet è che certe volte disinibisce troppo la gente.
Il bello di internet è che ciò che viene scritto non può essere smentito.
La frase che ho riportato nel mio articolo è stata presa “copia e incolla” dal primo intervento della Signora Titone. Io non mi sono inventato nulla!
Signora Titone, queste sono le sue parole:
Adesso ci vuole far capire che non era riferito ad una persona in particolare? Io non sono fesso e nemmeno gli altri che hanno partecipato a questi discussione!
Scusatemi, ma il gestore di questo sito pur difendendo legittimamente ciò che non gli garba,non dovrebbe essere super partes?? Mi sa invece che con la frase :” Adesso ci vuole far capire che non era riferito ad una persona in particolare? Io non sono fesso e nemmeno gli altri che hanno partecipato a questa discussione!” dimostra di essere smaccatamente di parte,o no? In ogni caso,ribadisco che la polemica non è centrata su quello che si “vorrebbe”…ma probabilmente è utile farlo credere.
Io rispondo anche come cittadino di Castelvetrano.
Sono assolutamente super partes come amministratore di articoli e commenti, sul mio spazio c’è sempre stato spazio per tutti, questo è un dato di fatto!
Maria Antonietta, credo che l’unico modo per uscire da questa discussione sia quello di ammettere i propri errori piuttosto che accusare addirittura me di aver infiammato la discussione. Questo è assurdo e non posso accettarlo dopo tutto quello che ho fatto per creare questo spazio web e credo questo tu lo sappia bene!
Flavio sai benissimo quanto apprezzi il tuo lavoro, lo spirito ” civile” che ti anima e la bravura con cui conduci questo spazio che non deve essere facilissimo “gestire”.Pur tuttavia penso che la dimensione di “moderatore” debba prevalere attraverso l’equidistanza di chi si pone al di sopra di tutto e di tutti( pur sentendo moti di amore o di rabbia). Mi sembra, al contrario, che ti stia “schierando”,cosa naturalissima nella vita privata,meno in qualità di “amministratore ” di un sito pubblico,visitato da numerosissimi lettori,di cui alcuni risultano essere “fessi” perchè non credono che sia stata commessa alcuna offesa,torto o errore all’interno di un discorso ampio che nella sostanza solleva un punto critico nella gestione personalistica della cosa pubblica.Non voglio aprire altre “finestre”,il mio discorso con te,finisce qui,con altri non posso assicurarlo…!!! Buon tutto.
Gentile Flavio Leone, il mio commento va riportato per intero!!!! E’ visibile a tutti, ma non consento estrapolazioni strumentali che tolgono ogni Significato e Significante al mio Pensiero e alle mie Parole. Lucia Titone
Ma che tempismo invidiabile!
Come è possibile che quando una iniziativa di legalità o antimafia non proviene dalle organizzazioni del professionismo antimafioso, queste ultime attacchino veementemente con polemiche sterili e miopi?
Ma davvero Sciascia non ci ha insegnato nulla a proposito della sua opportuna ed intelligente analisi sul carrierismo antimafia?
Come mai coloro che rimangono abbagliati dal rosso fuoco delle loro ideologie politiche, anzicchè condividere le iniziative per l’affermazione della legalità organizzate dalla società civile, non fanno altro che mordere azzannando coloro che, secondo loro, non possiedono la patente politica per l’antimafia ufficiale? Mentre a loro la patente viene riconosciuta per diritto partitico!
Certo è che certuni, dopo essersi pasciuti per anni delle manifestazioni scolastiche andando al carro di chi aveva esperienza per organizzarle, hanno preferito polemizzare sul pelo nell’uovo e realizzare la grande opera filologica della differenza fra Legalità e antimafia.
Costoro però non sono riusciti a spiegare perchè le loro Navi e le loro Cene si chiamassero della Legalità e hanno crocefisso i giovani studenti che hanno portato 2.500 persone al grande Corteo della Legalità dell’anno scorso che gli stessi giovani di I Love Legalità, desiderano riorganizzare il prossimo 21 maggio. E adesso sono soli e liberi dalla partecipazione di tutti gli altri che non vi si avvicineranno più, perchè sono stati scacciati.
Ma ci pensano i quattro o cinque “criticoni” di turno, un paio di giornalisti locali, qualche amministratore di condominio che gioca al sensasionalismo e continua a perseguire giornalisticamente la credibilità di gente che i progetti legalità nelle scuole le fa da anni, a ciò che provoca il loro criticismo unilatero?
Ma costoro, cosa mai hanno fatto per condividere con i giovani della nostra città un futuro ispirato ai fondamentali principi di legalità e alla mentalità antimafiosa: trovano sempre il tempo ed il sospetto tempismo di parlar male degli altri, di infangare, di criticare, perchè quelle iniziative non vengono dall’antimafia ufficiale incarnata dalla loro unica verità unilaterale di parte.
E riempiono pagine e pagine di polemismo gratuito e becero del rifondismo fazioso, ostruendo questo strumento internauta.
E coloro che invece possiedono una mentalità compiacente o collusa e che provano fastidio per le iniziative di legalità come i Cortei per esempio, cosa penseranno di queste polemiche: probabilmente ciò che qualche anno fa appena, alcuni responsabili delle indagini antimafia, dinanzi le mattanze delle guerre di mafia, ritenevano utile alla società che si uccidessero fra loro.
Staranno pensando che è utile al loro obiettivo il fatto che si polemizzi fra noi anzicchè coalizzarci contro il malaffare.
Continuo a sostenere che le cose che ci uniscono sono più forti di quelle che ci dividono, purchè ci si metta un punto e basta!
Quindi, dico: Lucia, Maria Antonietta, Silvana, perchè sprecare nella polemica la vostra sensibilità ed intelligenza, canalizzatela nelle iniziative dei nostri giovani e smettete di vedere ad ogni costo gli scheletri negli armadi di tutti quanti, a furia di farlo potreste non trovare più armadi che siano disposti a farsi criticare e rimarrete inesorabilmente da soli, in quattro o cinque con le bandiere in mano a cercare la società civile che si stuferà di tanto livore aggressivo e polemico di pessimo gusto.
Fermiamoci adesso, prima che sia troppo tardi e non si possano evitare gli strascici legali di tutta questa assurda ed inutile polemica dai toni schizzoidi.
Franco Messina
Io ho in tasca le chiavi del teatro. E posso essere annoverato tra i collaboratori del Sindaco. Me ne vanto, oltretutto. Ho quelle chiavi a pieno titolo, in quanto direttore del Selinus, e ne rispondo, le tutelo e non ne abuso. Distinguo bene le prove a casa mia, cazzo, da quelle in teatro! Che sia chiaro anche ai santi del cielo!!! Questo a scanso di ogni ulteriore equivolco sui nomi. Uso mettere i vestiti ai manichini! Ancora invano attendo LE RISPOSTE TECNICHE ALLE MIE DOMANDE TECNICHE| ma non arrivano… appure si era invocata la “mafiosità” sulla mia nomina, come ha giustamente stigmatizzato ancora FLAVIO, riportando il brano in questione, e a tutela della competenza tecnica!!! OMMIODDIO!!! Come siamo caduti in basso! E VOLETE PARLARE AI GIOVANI? Fatelo, diamine, fatelo! Ma prima almeno chiedete loro scusa! A me – formalmente – non le porgerete mai, sebbene il dietro-front è ormai chiaro e la cantonata palese… ma mi contento di questo! Sperando almeno che – siccome nessuno vi mette contro i giovani – non siate voi a mettervi contro di loro: chiedete scusa, per aver “infangato” ancora una volta (come col corteo legalità dello scorso anno) la loro ribalta contro ogni mafia! Qui si è parlato solo di me, di lei e dell’altra… Ma loro??? DOVE E’ IL LORO APPLAUSO??? DOVE???
ANZI
ridiamo la scena ai legittimi proprietari, i ragazzi che hanno tuonato con la loro voce dando uno schiaffo feroce alla mafia, mettendo in scena FANGO: loro, a cui ho detto “cani” ad ogni prova, loro a cui ho tirato addosso scarpe e libri, loro che hanno strappato l’anima coi denti, altro che per una commedia da guitti, altrocché (c’è chi non può realmente capire cosa ci sia davvero dietro il teatro, vero ragazzi?): LORO————— ANNA LOMBARDO, meraviglioso Belliperi ——– CLAUDIA CALCARA, straordinario ONOREVOLE ———– GIADA LENTINI, la bella e brava Rita ———–MARIACHIARA GIACOBBE, l’altissimo Boss ——–ROSY SAMMARTANO, il terrifico e sublime Don Fango ————- SILVIA INGOGLIA, stupendo killer con la coda di paglia ———- FEDERICA PICCOLO, proprio un grand’uomo di imprenditore ———- GLORIA SALVO, bravo imprenditore a salsiccia ———— MARIELLA MULE’ boss baritonale ———— ORIANA MAGRO, corriere della droga che turba i sogni dei poveri mortali —————-SERENA BONO, strimpellante Rosa che vuole lavorare in Cosa Nostra————- VITALBA BIVONA, raggio di sole nel gioco dei pacchi—————— CHIARA MANNONE, proprio un “uomo” con le palle…————-LAURA VENUTI, tra puro malto e sapore acre di fumo, l’azzurro degli occhi ————– MONIKA SCORSONE, un “omaccione” coi baffi! ———— RAFFAELLA RUGGIERO, Tony che alla fine si pente e muore da non mafioso ————— SILVIA CASOLA, magistrato antimafia a servizio della giustizia.
Caro Flavio… leviamoci il cappello tutti: lasciamo passare questi ragazzi e il loro meraviglioso teatro. Buttacci nella monnezza, con le polemiche e dai spazio a loro: pubblica foto foto foto foto (Frazzetta è lieto di “cedertele”) che potranno far rivivere uno spettacolo meraviglioso che il 29 aprile espugnerà il Biondo di Palermo… che ne dici????
Signor Bonagiuso, il suo Ego è talmente spropositato che lei pensa si voglia parlare sempre della sua Persona!!! Se lei non è in grado di distinguere una nota Critica che intende colpire un Sistema, un Modello Organizzativo di un Bene che appartiene alla Collettività, Sistema che che personalmente ritengo non in linea con la battaglia per la Legalità di cui facciamo Uso e Abuso, credo veramente che siamo al Delirio!!! Personalmente mi Aspetterei e Vorrei una Querela Da parte del Sindaco e dall’Amministrazione, unica responsabile di tali scelte comportamentali. Lei è un serio Professinista, un Tecnico Stipendiato che gestisce tutte le attività Culturali di questo Paese. Perchè si sente chiamato in Causa? Non è lei il responsabile di tale andazzo, la Responsabiltà appartiene a quanti non lavorano perchè questo Paese si adegui alle Regole, Agli Statuti che anche i più piccoli Comuni d’Italia hanno scelto in merito alla direzione dei Teatri e delle Attività Culturali. L’adeguamento a tali Normative comporta una serie infinita di Agevolazioni, sgravi fiscali, Opportunità Occupazionali rese possibili attraverso Bandi Pubblici e Concorsi! Mi riferisco a una Normalità che non appartiene a questo nostro Territorio. Lucia Titone
Gentile Franco Messina, mi sorprende, in questa occasione la tua assoluta cecità, la tua levata di scudi in difesa di cosa?? La lotta alle mafie e le battaglie per la Legalità appartengono agli Uomini Onesti! Nessuno può ergersi a Paladino della Legalità se poi non si pone nelle condizioni di analizzare a fondo questo nostro Territorio intriso di illegaltà e collusioni sino al Midollo!! Qualunque Istituzione, qualunque Ente, Associazione deve dimostrare di rispettare le Regole, adeguandosi a Normative che rispettino le Professionalità tutte, che potenzino le Intelligenze e favoriscano il libero ingresso nel mercato del lavoro, che favoriscano la giusta competizione, la libera Iniziativa. Quì si sta volutamente spostando l’attenzione dal nucleo centrale che io intendevo porre attraverso il mio intervento! Il Paradosso che emerge è perverso, è enigmatico, così come riusciamo ad essere soltanto noi Sicilani!! In uno Spettacolo si Parla di legalità, di Eroi che hanno speso la propria vita in tale direzione e poi si colpisce una persona come me che a tali Principi si ispira..da sempre. Lo faccio da Persona che possiede degli alti e in discutibili valori Morali e come esponenente di un Partito che evidentemente è scomodo per quanti desiderano l’esclusiva nella battaglia alle mafie! Sino a quando ci saranno questi steccati, queste resistenze nulla di positivo avremo costruito per le nuove generazioni! Le battaglie si possono affrontare attraverso diversificate tricee, l’obiettivo dovrebbe essere Comune!! Non strumentalizzate i Giovani, facendo credere che si boicottano le loro Iniziative, ciò è subdolo e menzognero! Da parte mia solo un Plauso ai ragazzi che si impegnano in tali iniziative, ma non credi che in una realtà che rispetti il Pluralismo e le diverse Intelligenze anche le tue figlie, i nostri fifli, i figli di questa terra troverebbero maggiori vantaggi e garanzie?Lucia Titone
Adesso lancio una sfida: Che l’Amministrazione, insieme al suo Tecnico, Prof. Bonagiuso organizzi un Convegno sulla” Modalità di Gestione dei Teatri Comunali: Modelli di Gestione”. Quello il Luogo, lo Spazio Naturale per discutere tali problematiche. Naturalmente la Par Condicio vuole che la sottoscritta, attaccata e messa alla gogna per le sue Opinioni possa Avvalersi di Relatori scelti attraverso i personali Criteri Culturali. In attesa di una risposta mi avvalgo della facoltà di non rispondere attraverso questo mezzo che involgarisce ogni forma di libera espressione.Lucia Titone
All’Avvocato Franco Messina,ex compagno di scuola,che mi ha citato nel suo intervento,rispondo che personalmente non amo snocciolare le mie numerose attività legate ai progetti di Educazione alla legalità,nè l’impegno e la bravura delle “mie alunne “,nè l’attenzione e la cura che il Liceo presso il quale insegno,tributa ogni anno a questi eventi.Preferisco il “fare” con tutta la discrezione che mi contraddistingue,piuttosto che il “vantare” narcisisticamente,primogeniture sui progetti.L’intelligenza che mi attribuisci mi spinge a replicare alle letture deviate e distorte che si vogliono dare,togliendo a Cesare ciò che di Cesare è.Le tue bordate le conosco a memoria,sono sempre uguali a se stesse,nonostante nelle sedi idonee sia stata fatta chiarezza e nettezza su ruoli e competenze.E’ facilissimo indossare il vestito della vittima ed indivisuare carnefici ” esaltati e rifondati”,più difficile è ammettere con umiltà che ognuno in questa città fa la sua parte e divide con altri corresponsabilità ed impegno,piacciano o no i nomi ed i cognomi e nel mio caso l’ appartenza politica. Io non le mando a dire: QUERELATECI TUTTI.
Ho scelto di non perdermi in “chiacchiere” inutili, in quanto, a differenza di coloro che vi si annegano, ho molte “cose” da fare, dovendo dirigere tre licei. Basta dire bravi alle ragazze e al prof. Giacomo Bonagiuso , che ha fatto, a detta delle stesso autore Gabriello Montemagno, di un dramma un’opera teatrale.
Preside Francesco Fiordaliso
Signora dottoressa Titone, tutto mi dica ma non stupido, la prego… chissà chi era il “collaboratore del sindaco, con le chiavi del teatro”, la cui nomina è un atto scandaloso e una prassi di tipo mafioso???????????? Chissà chi era? Secondo me Biancaneve… E se una cosa sottende un atteggiamento di tipo “mafioso”… i due contraenti della cosa che sono??? mafiosi, in grammatica! Per cui, lasci perdere; era più saggio riconoscere la gaffe… quanto alle sfide il nostro Teatro ne ha accettato di molto più qualificanti dell’ennesimo inutile convegno nel quale maledire il governo per i tagli alla cultura. Noi OSIAMO FARE… tanto a piangere a vita, per fortuna e con parecchio rancore, a quanto pare ci pensano altre prefiche! (ora va speiegacci a quarcunu in cunsigghiu chi prefica è chidda chi chianci a li funerali e non cacchi cosa di volgari!!!) Ore per favore, lasciate il finale ai RAGAZZI….. Io mi sottraggo dal plauso. Ma loro non solo lo meritano, ma gliene siamo DEBITORI. Come diceva la battuta del magistrato “giù il cappello e lasciate passare!”.
Egregio Signor Preside Fiordaliso, anche per me è faticoso stare dietro a rivoli di polemiche e attacchi spesso “gratuiti”. Comunque sono abituata per mia Natura, Cultura, Etica e senso Civico a non sottrarmi a responsabiltà e ad espormi in prima persona. Tali scelte di Vita hanno fatto sì che io fossi regolarmente “tagliata fuori” da Incarichi lavorativi, Progetti e attività Professinali, incarichi che in questo Paese vengono concessi a quanti sono funzionali al Sistema, a quanti si schierano con le Amministrazioni di turno, a qunti scelgono la comoda strada del tacere o di far finta di non vedere le nefandezze che ci circondano in ogni ganglio della vita civile. Lei mi conosce, conosce il mio Impegno per i Ragazzi, ho collaborato anche con la Scuola che lei dirige cercando, attraverso gli strumenti Professionali a me consoni, di lavorare sul Disagio e “rimuovere” il Torpore dei Giovani stritolati spesso da un sistema Sociale, Culturale, incapace di arrivare al Cuore e alle Emozioni. Pertanto non poteva da me provenire una Critica o livore nei confronti dei Ragazzi che hanno Lavorato meritoriamente attraverso un teatro di impegno su testi complessi e Temi Scomodi!! Come puù venire da me tale attacco se proprio per gli stessi temi mi batto e mi espongo?? La contraddizione è palese, ma palese èanche il fatto che non si vuole “toccare” e affrontare il nucleo sostanziale della mia nota! Adesso,stanca di questa “querelle”, penso sia il Tempo di organizzare Incontri “reali” piuttosto che “virtuali” su questi temi. La Gestione della Cosa Pubblica è uno spunto che lei può cogliere dal momento che, come è noto si prodiga per lavorare sull’Antimafia! La lotta alla mafia si può fare parlando sei Sistemi di Gestione, dei Modelli di intervento nelle Pubbliche Amministrazioni,coinvolgendo e invitando i giovani in prima persona a parlare del loro paese, delle personali esperienze all’interno del contesto in cui si muovono che non consente loro di esprimersi a pieno,piuttosto che obbligandoli ad assistere,spesso stancamente a Conferenze e Tavole rotonde, funzionali soltanto a chi li Promuove!! Coordialmente, Lucia Titone
Si guarda il dito invece che la luna?
Mi stupisce che il Sindaco non abbia detto niente, nonostante sia uno dei protagonisti (seppur involontario) di questa infuocata discussione.
Non mi spiego come e’ possibile che non abbia ancora incaricato l’ufficio stampa (di solito prodigo di uscite come in altri casi) di emanare un comunicato chiarificatore sulla questione.
Eppure le affermazioni della signora Titone che non mi pare persona sprovveduta, al di la’ delle eventuali gaffes, non mi sembrano da trascurare.
Qui si discute di trasparenza gestionale della cosa pubblica che e’ COMUNE interesse per le parti sociali rappresentate da alcuni degli interlocutori in questo spazio.
Il silenzio delle istituzioni in questo caso mi sembra piu’ che mai inopportuno.
Cordialita’.
PS. Un GRANDI!! ai ragazzi e alle ragazze che hanno meritatamente e con sudore portato in scena “Fango”. Nessuno, mi sembra, dubiti il vostro impegno e la vostra dedizione. Siete il cambiamento in meglio per il futuro.
PS.2 Oltre alle foto ma qualche video c’e’? Sarebbe bello filmare e mostrare alcune rappresentazioni per poi condividerle in rete.
Evidentemente siete così annebbiate dal rosso della vostra atavica rabbia che non avete voluto capire il mio messaggio.
Potremmo così proseguire all’infinito e farvi ancora da megafono per offrirvi un palcoscenico ed io non più alcuna intenzione di confrontarmi con chi non riesce ad essere sereno e coglie qualunque occasione per colpire e offendere.
Vi lascio al vostro eterno livore e sarò disponibile ad un civile confronto solo a condizione che i toni da voi utilizzati siano più civili.
Franco Messina
idem… mi associo, Franco. Forse l’unico saggio tra noi è stato il sindaco che non ha neanche preso in considerazione la stessa idea di confronto, visto che nei fatti esso è impossibile. Mi ritiro anche io… scontento di aver abboccato all’amo di chi per esistere può solo lanciare quintali di fango su chiunque: anche “allordando” dei ragazzi capitati lì proprio per caso! E a far BEN ALTRO.
Spero che gli animi si siano raffreddati e che tutto rientri nella normale contrapposizione dialettica che contraddistigue da sempre tutti coloro che sono stati coinvolti nella “querelle” sul giusto utilizzo del nostro bellissimo Teatro Selinus.
Nel ribadire che il nostro “Maestro” Bonagiuso abbia, insieme ai ragazzi del laboratorio teatrale, saputo allestire uno spettacolo emozionante e commovente, anche in degna risposta al programma Exit, e nel ribadire che la questione dell’utilizzo del teatro deve eventualmente trovare spazio altrove ed in altro momento, e forse in altri più opportuni ambiti, potremmo concludere facendo un grosso “in bocca al lupo” a Bonagiuso e i suoi ragazzi per la prossima rappresentazione in quel di Palermo, dove spero siano presenti tutti coloro che hanno partecipato al dibattito su questo sito e così arrivare ad un democratico confronto che possa appianare tutta la questione.
Non dimentichiamo infine che la vera democrazia consiste nel confronto e che la vera sfida è quella del 2012, dove in gioco c’è il nostro futuro e quella della nostra città.
Ad maiora……
Luigi Calcara
Scusatemi trovo strano questo accanimento e questo sentirsi offesi ed indignati su una frase che non era indirizzata a nessuno ma che si riferisce ad un sistema, generalizzato, “prassi mafiosa” e /o “atteggiamento mafioso” quante volte si sente dire “ma chi si mafiusu? ” ma questo non significa assolutamente che il soggetto a cui è diretta la frase sia effettivamente mafioso e come nessuno si sogna minimamente di procedere a querela di parte. Sinceramente non vedo nessun nesso tra “prassi mafiosa” associata al prof. Bonagiuso, stimato concittadino. Tutto nasce da un interpretazione errata data al discorso di Lucia e di come alcuni personaggi buttano benzina per fare divampare l’incendio. Attaccare una persona che cerca di tutelare interessi collettivi, basandosi sulla trasparenza amministrativa e contro la tutela di interessi prettamente politici è prassi ormai diventata anch’essa “mafiosa”? possiamo dirlo????? Un esempio su tutti: mi dite quali interessi si sono curati nel momento in cui un primo cittadino ritira una delega assessoriale assegnandola ad un altro soggetto politico e contestualmente nomina l’ex assessore come esperto con le stesse precedenti deleghe assessoriali? Certo la legge permette al Sindaco di fare questo ed altro ma parlando seriamente, in un momento di grave crisi economica, si è tutelata la cittadinanza operando in questo modo o si sono tutelati interessi esclusivamente politici?
Ritornando al mio precedente intervento sui rifiuti un’altra domanda sorge spontanea e cioè: se nel 2004 in regime Tarsu l’Amministrazione Comunale spendeva unmilioneottocentomila euro e i servizi erano efficienti e quindi l’Amministrazione aveva dei parametri certi in termini di qualità del servizio e costi e adesso in regime TIA si spendono quattromilioniequattrocentomila euro, con servizi inefficienti, in questo caso si è tutelato l’interesse pubblico o si sono tutelati interessi politici? NESSUNO SI INDIGNA E NESSUNO SI PONE IL PERCHE’ ?
Sulla gestione dei rifiuti e sulle vessazioni subite dai cittadini e dai lavoratori del comparto non mollerò mai nelle denuncie!!!
Conosco le qualità umane e professionali del prof. Bonagiuso così come conosco la sua ideologia politica e di come abbia sostenuto attivamente la candidatura del sindaco e non mi indigno affatto se questo suo attaccamento sia stato premiato con questa prestigiosa carica e non mi indigno se un castelvetranese possa pensare e formulare frasi come questa: “……è arrivata Nostra Cattiva Maestra Televisione e ci ha messo a cosce x aria,sfondandoci la vagina col fallo a forma di microfono!Dopo gli angioini,dopo i Mafiosi,dopo la cattiva politica,è arrivato il giornalismo a stuprarci nel sangue.Noi le bestie senza sintassi,noi vecchiacci brutti con polo lanose sotto le giacche,noi senza pensiero.Noi solo cosce di puttana,affinché arrivi la tv e ci fotta!Ancora Vespri!”
Questa è la polita del taglione, dell’occhio per occhio e dente per dente?
CASTELVETRANO NON E’ SOLO MAFIA!!!!
“Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta una vita: essi sono gli indispensabili”
QUERELATECI TUTTI.
Ma io volevo PROPRIO dire che intervistare solo tre vecchi è un atto di stupro per una città che ha anche altro!!! IO VOLEVO PROPRIO DIRE QUESTO! Altrocché!!! Non volevo dire “cultura mafiosa” ed intendere “prassi totalmente legale e consentita al Sindaco in base alle leggi vigenti”!!! è qui il punto!!!
Grazie tante Luigi per il tuo intervento pacato ed opportuno, finalizzato a sedare gli animi.
Temo però che sia arrivato fuori tempo massimo.
Volevo manifestarti comunque il mio apprezzamento per il tuo tentativo conciliatorio che però, per quanto mi riguarda, chiude definitivamente il sipario del teatrino virtuale a bella posta fomentato da chi altrimenti non avrebbe meritato l’attenzione del palco.
Franco Messina
http://www.mazaraonline.it/public_html/?p=23485
Sempre sul concetto di Trasparenza Amministrativa e di come si gestisce la cosa pubblica…….
Chiunque e’ intervenuto in questo dibattito, a prescindere dalla sua posizione nei confronti del problema dibattuto,ha dimostrato con il suo intervento propensione alla partecipazione che e’anche voglia di confrontarsi ed il confronto, e’ la piu’ alta forma di rispetto che si possa dimostrare nei confronti del nostro simile e ci connota moralmente in modo preciso.Ma c’e’ qualcuno che si sottrae a questo confronto perche’non fa “chiacchere inutili” perche’ ha “cose” da fare dovendo dirigere tre licei.Bene, abbiamo appreso cosi’che avendo a che fare con cose inutili,anche noi siamo PERSONE INUTILI..Forse confonde il forum con un consiglio di Istituto,dove probabilmente le fanno dire quello che vuole perche’ e’ gerarchicamente piu’ in alto .Le consiglio comunque che oltre all’applicazione delle direttive del Ministero della pubblica istruzione puo’ applicare, se le conosce,le regole della buona educazione. Signor Fiordaliso, meno spocchia e piu’ rispetto per le persone.Rosanna Centonze
L’ATO, già… proprio un bell’ente “autonomo”…. vogliamo ridurre così anche il Selinus?
ma se per “discutere” – come lei dice – bisogna per forza vomitare calunnie, dicendo addiruttra che un sindaco che nomina un direttore artistico (che in quanto tale ha le chiavi del teatro, pur sapeendo bene QUANDO provare lì e QUANDO nella PROPRIA sala prove!) perpetra un atteggiamento mafioso… scandaloso … estremamente grave… MEGLIO NON DISCUTERE PROPRIO! O bisogna per forza prima “scattiari pi la faccia” – come direbbero a Livorno – e poi, magari dopo consultazioni legali, rinsavire, chiarire, ridimensionare etc… etc…??? io sono un polemista nato, mi piace scrivere e confrontarmi, ma – santoiddio! – prima di dare del mafioso a qualcuno, io attiverei meglio l’area logico-razionale del cervello….
Sono molto preoccupata! non ho ricevuto ancora Notifica relativamente alla Querela che mi era stata annunciata!! Chi è convinto di essere nel giusto proceda, deve procedere, in caso contrario comincio a sospettare che si pensi, come sempre,…che infondo è preferibile …non smuovere le Acque!! E’ ormai costume diffuso, in questo Paese, che esprimere una Opinione-Contro , equivalga a colpire questo o quell’altro individuo singolo. Mi verrebbe da pensare che “siamo tutti talmente coivolti” in tale Sistema, da temere di rappresentare sempre e comunque il “bersaglio” di turno! Personalmente continuo a ritenere che esprimersi liberamente su un criterio di Gestione(relativamente a qualunque Ente o Istituzione), senza colpire o offendere qualquno in particolare, rappresenti un interesse vivo per Il Bene e i Beni Comuni che appartengono alla Comunità!! In questo senso l’intervento del Caro Baldo Genova mi pare di un equilibrio ineccepibile, in tale nota si coglie la paura, da parte del Siciliano di sentirsi sempre e comunque “implicato” in qualcosa di losco, come se un senso di colpa atavico ci ossessionasse, impedendo così quella serenità di giudizio che penalizza chi liberabente deve e può esprimere una Opinione. La verità è che siamo in una fase di Regime, come brillantemente ha scritto il Grande Galimberti nel suo ultimo, importante e interessante Saggio. Tutto il Sistema poggia su una polveriera, intoccabile, appena si accende una miccia tutto esplode!! perchè tanta intolleranza?? chissà!!!!… Possono non essere “gradite ” le forme in cui viene espresso un parere, allora, che si discuta su quello, che si tenti di capire cosa spinge l’interlocutore a emettere quei giudizi e quelle convinzioni sullo stato delle cose! Da tutto questo “pasticciaccio” emergono l’incapacità e la volontà di entrare dentro le cose, tutto rimane in una Superficie Insopportabile, quando ci si spinge oltre..e si toccano tasti dolenti..,saltano..le “corde pazze!!! Questa la carateristica negativa del peggiore meridionalismo, non si ama Conversare, non si vuole il confronto, ciascuno cerca di affermare la personale supremazia cercando , attraverso le parole di “annientare” l’altro!! Non è forse questo un atteggiamento violento e volgare, l’atteggiamento che ci impedisce di confrontarsi su Temi fondanti e che impediscono e bloccano il Cambiamento? Questa è l’intolleranza, questo il muro di Gomma contro cui lotta chi lotta per la Legalità!! Mi inorgoglisce quando qualquno fa riferimento a una sorta di “rabbia rossa”, questa è voglia di chiarezza che si fà Passione quando si ha la piena consapevolezza di quanto le Regole del vivere Sociale siano stravolte e e sempre dettate a sfavore dei oiù deboli! La Violenza Verbale e Morale esercitata nei miei confronti, attraverso molti interventi è Simbolica del fatto che sono stati colpiti Interessi precisi ed Equilibri che non si debbono toccare!!! Ma una domanda desidero porgerla al Signor Bonagiuso che si è sentito leso, nonostante io facessi riferimento a un Ruolo,a una modello di intervento Gestionale della Cosa Pubblica ormai acriticamente acettata: Se domani non fosse Lei a rivestire l’Attuale Ruolo,così come è successo e potrebbe succedere, non avrebbe forse da ridire relativamente al perpetuarsi di tale Criterio, un critrio che scegliese di lasciarla fuori dalla Partecipazione alla Cosa Pubblica, non reclamerebbe forse Criteri che facessero riferimento al Pluralismo, alla collaborazione delle diverse Intelligenze e Professionalità che questo Territorio esprime? io credo che lei diventerebbe Rivoluzionario se fosse emarginato e dimenticato!! Relativamente alla” mia Parente”, così volgarmente lei si esprime, stia sereno, non pensebbe mai di restare in Paese che esprime tale Respiro in merito alla Cultura!!Lucia Titone
Sono sempre io che scrivo, a volte compare il nome di mia figlia perchè mi collego dal suo pc e restano i dati in memoria, tengo a precisarlo. Lucia Titone
gentile signora Titone, Lei nei fatti ha operato il cosiddetto “ravvedimento operoso” disconstandosi dalle cose che aveva scritto, ergo non posso querelarla, e posto che pur non avevdo chiesto scusa “ex abrupto”, nei fatti lo ha fatto, non ne ho più alcuna voglia… Ripeta ancora che la mia nomina è un atto mafioso e vedrà spuntare l’Ufficiale Giudiziario al portone. ;-) Le rispondo. (intanto un semplice sospiro: quant’era più facile evitare di scrivere la “cazzatella” della mafia e quant’altro e andare subito all’argomento che le sta a cuore). Un Ente autonomo ha dei costi abnormi per un teatro piccolo e poco capiente come il Selinus. Inoltre, distaccare la contabilità da quella del Comune implicherebbe un esborso di risorse che aumenterebbero alle stelle i costi. Niente più “articolisti”, niente più “funzionario del comune”, niente più di tutto ciò… Come lei sa bene, un Ente, poi, ha un Consiglio nominato, ma da chi???? Mica dal popolo sovrano? Mica da Babbo Natale? Ma proprio dalla rappresentanza qualificata che è “l’eletto”. Io posso discutere con lei a vita su quanto quella cosa che chiamiamo democrazia sia malata, non rappresentativa o limitata… l’ho pure scritto e detto in taluni corsi all’Università frequentati anche da cari studenti castelvetranesi… Si figuri. Ma questa abbiamo. E non vuol dire che sia “mafiosa”. è un sistema criticabile in termini di utopia, e certo migliorabile, ma è il migliore dei mondi possibili. Platone la conisderava atroce e Aristotele una deriva dei peggiori. Cosa facciamo: Applichiamo la tirannide illuminata?
Quanto alle regole di partecipazione alla cosa pubblica: mi spiega in cosa aumenta la trasparenza se la nomina del direttore del teatro la esprime non una giunta (gguidata da un sindaco eletto direttamente dal popolo) o un consiglio di amministrazione nominato in maggioranza sempre da quel sindaco?? Non riesco a capirlo… Non è un aumento di “sottogoverni” mostruoso, per un Ente teatro che sempre 287 posti ha!! Immagini che con 10 euro a biglietto il Selinus “tutto esaurito” fa 2.870 euro di incasso a sera! Non ci paga manco la luce, il gas metano, la pulizia, il personale e i manifesti… Se ci mettiamo un consiglio di amministrazione che prende per legge gettoni ad ogni riunione, le cose migliorano??? me lo spiega senza parlar di principi, ma nel concreto, visto che Lei nel concreto l’accusa l’ha lanciata??? Io no so più come spiegarlo… un Ente sarebbe nefando per il Selinus… al massimo si può pensare ad una Istituzione, come la “Federico II” di Menfi, che però è un modo aulico per dire che il Selinus resta comunale al 100% solo che vanta una cassa autonoma che ci consente di aggiustare una poltrona senza fare 10 gare di appalto o di cambiare le lampadine senza far la fila dal già oberato economo comunale… Tutto qui.
Ma ancora io non capisco perché quelle nomine di un ipotetico consiglio non sarebbero “mafiose”… non ci arrivo… e non me ne vergogno. Non ci arrivo perché l’argomentazione è – mi perdoni – carente dal punto di vista logico e dal punto di vista gestionale di un teatro. Fossimo il Biondo, con 1120 posti e un’utenza di un milione di persone, capirei… ma siamo il Selinus… e le operazioni che ho attivato per la sua totale funzionalizzazione sono di altro genere:
1) creazione della scuola di teatro, cinema e danza che oggi, vanta più di 100 ragazzi coinvolti, tra i 10 e i 38 anni!
2) suddivisione della stagione per moltiplicare i pubblici in tre fasce
a) stagione verde (classici e contemporaneità) diretta a ben 170 abbonati giovani che alle ore 18 piuttosto che bighellonare vengono a teatro a veder Aristofane, Sartre, Shakespeare o Yourcenar…
b) stagione rossa, con i volti noti del panorama teatral-televisivo che ribadisce (senza gran merito mio) il solito successo da tutto esaurito…
c) stagione blu, le scuole di OGNI ORDINE E GRADO a teatro, e non solo le castelvetranesi, nOooooooooo, anche santa ninfa, mazara, poggioreale, gibellina…
Risultati:
una miriade di giovani è impegnata nel gran laboratorio vitale che è il teatro… creare, mettersi in gioco, rischiare, produrre, esporsi!
una miriade di persone diverissime fruiscono del teatro per vedere “il proprio teatro”… dal cabaret fino a Yourcenar! Abbiamo triplicato il pubblico adulto in 7 anni!
una miriade di giovani (da 4 anni sono 20.000 ragazzi scolari che – certo ripetendosi – hanno visto spettacoli mattutini al selinus). Morale della favola, a pranzo alla domanda del papà su “cosa hai fatto oggi a scuola” IN OGNI FAMIGLIA DI QUESTO BENEDETTO PAESE è risuonata la riposta “SoNO STATO AL SELINUS!”.
Il prossimo anno la persona che ha dato fiducia ad un ragazzo con la tuta, Gianni Pomepeo, finirà il suo mandato; il destino non tanto mio, ma del mio lavoro, è naturalmente rimesso alla Città e al nuovo Sindaco. Io un progetto politico ho e non v’è dubbio che qualcuno porterò a consuntivo ANCHE I MIEI RISULTATI alla gente… Se doveessi essere sostituito, non griderò allo scandalo… l’alternanza è nelle cose. Spero solo in tal caso che una persona che sappia di teatro (e che non scambi la cucitura dell’arlecchino per il retipunto ad una maschera: è una tenda, in teatro!) e che lo ami come lo amo io, possa arrivare. Io nel frattempo tornerei a scrivere e amagari ad insegnare…
Infine… io sono un po’ allibito della parte centrale del suo intervento… Ma si rende conto che SOLO E PROPRIO lei ha usato il macete e l’artiglieria pensante, o no? Se non se ne rende conto… io mi ritiro dal conversare…
“Primo dovere di Un’Amministrazione è quello di lavorare affinchè le attività e la Programmazione degli eventi sia affidato alle diverse Professionalità che solo un Ente Autonomo può garantire!! In nessuna altra realtà avviene che le “chiavi” del Teatro siano affidate a un collaboratore scelto dal Sindaco!!! Siamo di fronte a qualcosa di estremamente scandaloso, a una prassi di tipo mafioso che non giova alla Causa della “legalità”!! Sino a quando non si mette in moto la macchina per una gestione trasparente e tecica del Teatro è ipocrisia fare finta di lavorare per la legalità!!!. Lucia Titone”
Ecco. Io penso che quello che lei scrisse sia folle e insensato. Lei può insistere a vita a non ammettere un errore che nei fatti ha già ammesso. Ma non si scrive “prassi mafiosa” così leggermente…
Invito alla riflessione su una nota frase di Don Milani:
“a che servono le mani pulite se si tengono in tasca”.
Lavoriamo, diamoci da fare, “litighiamo” anche se necessario, ma facciamo sentire la nostra presenza per contribuire a “cambiare”, ma in meglio.
Luigi Calcara
grazie per i chiarimenti ma, una domanda facile facile: ci sara’ un modo per fare funzionare il teatro dando a tutti dico tutti quelli che amano il teatro e la regia l’opportunita di candidrsi per la direzione artistica? oppure il problema e’ della serie:o iddu (Bonagiuso)o lu puzzu? Poi,un’altra domanda si puo’ in questo paese,rilevare che lescelte del sindaco sono improntate alla logica del Cicero pro domo sua si o no’?attendesi risposta. Per quanto riguarda la diatriba lei egr. sig. Bonagiuso,si e’ autoscattiato pi la facci da solo,dal primo intervento sta recitando il mantra dell’umiliato e offeso,volendo ad ogni costo farci credere che e’ vittima di un attacco personale senza eslusioni di colpi,con il risultato che piuttosto che la nostra,ha offeso la sua intelligenza,avendo assestato a causa del mantra, un colpo definitivo alla sua coteccia cerebrale che e’la sede dell’aria logico-razionale da lei citata.Suvvia, prof. Bonagiuso prenda esempio dalle stelle: dalla stella dei tre licei, della costellazione della cintura di Borione e dalla stella che amministra, della costellazione delConiglio Mannaro e si dilegui, si limiti solo a brillare come loro, perche’ lei lo sa che LE STELLE STANNO A GUARDARE.Emuli emuli.Rosanna Centonze
“…chiude definitivamente il sipario del teatrino virtuale a bella posta fomentato da chi altrimenti non avrebbe meritato l’attenzione del palco”
…egregio professore Messina, questa sua perifrasi appare come una contraddizione in termini rispetto a quanto da Lei sinora affermato, ossia il suo richiamo al rispetto dell’interlocutore.
@Rosanna Centonze, aspettando le altre (se ci saranno) ti do le mie:
Dom.1 ci sara’ un modo per fare funzionare il teatro dando a tutti dico tutti quelli che amano il teatro e la regia l’opportunita di candidrsi per la direzione artistica?
Risp.1 Certo, bando meritopubblico sempre a gestione comunale (che gia’ di suo e’ PUBBLICA e quindi a beneficio di TUTTI) visti i punti di rilevata difficolta’ all’autonomia di cui ci parla il direttore Bonagiuso.
Dom.2 Poi,un’altra domanda si puo’ in questo paese,rilevare che le scelte del sindaco sono improntate alla logica del Cicero pro domo sua si o no’?
Risp.2 …pubblicamente mi sa di no.
Preciso…e mi ritiro da questa stancante Querelle: Non ho mai scritto, ed è sotto gli occhi di tutti, che la Nomina del Dott. Bonagiuso è di Tipo Mafioso, ho detto che il Criterio che guida la Gestione del Teatro la considero di “tipo Mafioso”, tale affermazione per me vale a prescindere di chi oggi sia il Committente e il Ricevente..o di Sogetti che ne potrebbero usufruire e avvalersene in futuro!! .. Lei, Egregio Signor Bonagiuso, da Buon Filosofo ne ha probabilmente tratto un ” Sillogismo”!!!Lucia Titone
Per Lucia Titone: ma il sillogismo Suo, invece era del tipo: la forchetta ha tre denti, mio nonno ha tre denti, mio nonno è una forchetta…????
Per Ingoglia: spererei davvero in un concorso pubblico per quel posto, non le nascondo che difficilmente troveremmo gente sul territorio in grado di “discutere” il mi ocurriculum all’uopo!
Per la Centonze: Sillogismo: il popolo elegge i rappresentanti, i rappresentanti nominano le fiugure istituzionali… stoppete. Quando il popolo sceglie da solo, a volte tra Gesù e Barabba sceglie… Barabba… Per questo esiste la democrazia rappresentativa! Pe ril resto Orione le augura felicità e fantasdtici gelati alla frutta….
Concordo pienamente con quanto detto dal Prof. Bonagiuso:
“Per la Centonze: Sillogismo: il popolo elegge i rappresentanti, i rappresentanti nominano le figure istituzionali… stoppete. Quando il popolo sceglie da solo, a volte tra Gesù e Barabba sceglie… Barabba… Per questo esiste la democrazia rappresentativa!” Questo significa che un curriculumun professionale alla fin fine non vale niente se non si è devoti alla figura e a quello che rappresenta Barabba? Veda tutto il discorso verte proprio su questa considerazione chi vince democraticamente le elezioni deve governare e gestire la cosa pubblica, ma non significa che sic et simpliciter possa diventare il Padre Padrone di tutto. Questa è una critica oltremodo fatta da Casini al Presidente del Consiglio.
Abbiamo un Consiglio Comunale espressione di tutta la Collettività, che sistematicamente viene spogliato delle proprie competenza. Sapete quanti atti vengono approvati senza che i Consiglieri possano valutare serenamente ed in tempo utile importanti atti amministrativi e gestionali?
Per dare un’altro esempio mi riallaccio ad un contratto di servizio stilato nel 2002 dall’A.C di Castelvetrano con la Ditta Ausonia Servizi Tributari nella quale ad un certo punto si legge che i dipendenti che doveva assumere la predetta Ditta dovevano ESSERE DI GRADIMENTO dell’Amministrazione Comunale. Perchè non si informa chi è stato assunto e se i soggetti in questione erano di gradimento dell’Amministrazione?…..penso che sia stato adottato un sistema per selezionare il personale ma resta sempre il fatto che i soggetti assunti dovevano pur sempre essere di GRADIMENTO alla P.A..Moralmente è accettabile questo? Inviterei i ragazzi a riflettere su quest’argomento perchè ritengo che al primo posto si debba mettere la nostra dignità di uomini liberi e pensanti e non asserviti ad un potere che cura esclusivamente interessi politici! Sinceramente trovo molto colorita la frase “scattiari pi la faccia” che ben venga purchè il confronto si basi sempre sul dialogo e non scenda ad offese gratuite e quant’altro. Speriamo in un domani dove tutti, vincenti e perdenti in una competizione elettorale abbiamo le stesse opportunità e questa volta basandosi soltanto sulle qualità morali e professionali dell’individuo e non al GRADIMENTO di BARABBA…..mi scusi prof Bonagiuso se mi sono appropriato di un Suo modo di esprimersi…..mi piace mi piace!!!!!!
Certo che sono impressionato dalla circostanza che qualunque ragionamento voglia esprimere su questa pagina, ci sia pronto qualcuno che ti “fa le pulci” pronto a cogliere una “contraddizione in termini” con quanto scritto prima.
Il mio richiamo al rispetto dell’interlocutore, quando questi si esprime in modo corretto e non offensivo, è quanto io auspico.
Fare da megafono a gente che non vuol far altro che aggredirti e offenderti in modo ingiustificabile e cafone (a campione l’esempio più emblematico è il violento attacco verbale nei confronti della mia persona e della mia famiglia da parte di una assatanata Rosanna Centonze che si esprime come una isterica zitellona e credo non lo sia), è tutt’altro!
Non ho quindi l’intenzione di proseguire a dare un’importanza immeritata a gente così sconciamente presa dalla voglia guerrafondaia di aggredire verbalmente l’interlocutore, per un fine esclusivo a se stesso.
Solo in risposta ad Ingoglia.
Franco Messina
professore Messina,
non e’ mia intenzione fare “le pulci” a nessuno ne tantomeno diventare il suo “stalker virtuale”, pero’ mi era sembrato che nel calderone teatrale ci avesse infilato proprio tutti per poi calare il sipario.
Ora mi dice che quello contiene solo una persona che lei indica come suo aggressore personale e cafone.
Non era stato molto chiaro ne specifico nel suo intervento da me citato anche perche’ precedentemente aveva accennato al “rosso” di un’atavica rabbia e al mio sterile polemizzare. La mia non e’ una sparata isolata e antipulci ma la fraintesa (per come lei testimonia) conclusione al filo di un discorso che vede piu’ di 90 commenti.
Grazie per aver chiarito.
Cordialita’
Ps. neanche io condivido certi toni di Rosanna Centonze anche se nel suo “gridare” qualche riflessione se ne puo’ trarre. Cio’ comunque non giustifica i toni aggressivi con cui si rivolge ora a Tizio ora a Caio.
Sig. Genova, un dibattito su come modificare la democrazia mi potrebbe trovaere interessato, a patto che non si consideri questa mafiosa. C’è spazio per tutti. Senza devozione senza santi. Beppe Bongiorno nominò Marilena Monti, che non mi sembra propriamente una figura di destra; e Gianni Pomepeo me, che non sono propriamente una figura di centro. Cmq. l’arte e la comeptenza non ha bandiera, almeno spero. Anche se l’artista o intellettuale per fortuna ha una idea del mondo e pure una certa ansia di cambiarlo… Un consiglio comunale è fatto di maggioranze e di opposizioni: nominare un direttore artistico mi pare un atto “esecutivo” non propriamente attinente alle mansioni del Consiglio che già troppo, a spese dei contribuenti, si occupa pure di “recensire” indebitamente i meei scritti “audaci” sui blog, come se il mio pensiero fosse nel potere di giudizio della politica… Ma tant’è… Io ritengo la rappresentatività un pregio irrinunciabile della democrazia; e più leggo certe cose – come l’ultima della signora centonze – più capisco che i medici devono fare i medici e non essere eletti dal popolo, i dentisti i dentisti e non essere eletti dal popolo, i teatranti i teatranti e non essere eletti dal popolo. In ogni caso il popolo mantiene sovranità, e può benissimo mandare deserte le stagioni artistiche, non frequentare la scuola di teatro, scoreggiare di fronte alle iniziative culturali come cambiar dentista, medico o ingegnere. Mi perdoni, ma ognuno il suo mestiere. E leggendo certe cose davvero non si ha alcuna idea di cosa sia un teatro, come lo si gestisca, come si faccia una stagione (posto che non c’è il supermarket degli spettaocoli dove uno sprovvfeduto entra e comrpa)… Si ha solo voglia di partecipazione a tutti i costi, su tutto, mettendo becco, naso, occhi, bocca. Cosa forse democratica e legittima, ma un tantino di “accuturamento” sulla cosa di cui si discute io la pretenderei… magari per parlare delle stesse cose. Lei discuterebbe di calcoli con un medico, in modo acceso e passionale, credendo che i calcoli siano delle equazioni interne ai reni??? Io no. prima me ne andrei un po’ a studiare. E mi creda, il teatro necessita di tanto tanto studio, e non solo di amatoriale e lodevole passione.
Con tutto il rispetto di tutto e di tutti,se avessimo dedicato tutto questo tempo per pulire il parco giochi ex stazione di selinunte,oppure lo avessimo dedicato al nostro vicino di casa bisognoso di una semplice parola di conforto,perche’privo di mezzi di sostentamento di alcun genere,forse ci sentiremmo più vicini.
Volutamente non sono entrato in una “querelle” che, come si è visto, non si è dimostrata affatto costruttiva. Qualcuno ha voluto, comunque, tirarmici dentro a tutti i costi. Non capisco il livore della Centonze, che mi accusa ingiustamente di considerarla “persona inutile”, di dire in Consiglio d’Istituto “quello che voglio, perchè gerarchicamente più in alto” e di “non conoscere le regole della buona educazione”. Non mi sembra di avere offeso nessuno e di non avere usato i toni che la Centonze, invece, usa. Tanto meno intendo la lezione sul modo di fare la lotta alla mafia della dott.ssa Lucia Titone nè la sua accusa di “obbligare i giovani ad assistere,spesso stancamente, a conferenze e tavole rotonde, funzionali soltanto a chi li promuove”. A prescindere dal fatto che la partecipazione è volontaria, vorrei sapere cosa io ci guadagni o ci abbia guadagnato nel tempo a svolgere l’attività per l’educazione alla legalità e per la formazione di una coscienza civile e democratica delle nuove generazioni.