Pubblichiamo la lettere aperta del comitato spontaneo dei residenti della strada 105 di Triscina di Selinunte.
AUTORE. RedazioneI residenti della strada 105 di Triscina ringraziano “di cuore” coloro che si sono goduti la serata di ferragosto, realizzando dei falò nella spiaggia antistante, intrattenendosi tutta la notte, in barba alla legge ed alle ordinanze: a questi cultori della legge, che continuano la tradizione a tutti i costi, diciamo grazie.
È stata una soddisfazione, per noi residenti, alzarsi e godere dei loro “residui”: la strada, invece di essere inebriata dagli odori nauseabondi di citronella e gelsomino, era “meravigliosamente” profumata dalle decine di urine ed escrementi degli esercenti dei falò, che hanno usato i margini della strada come vespasiani di emergenza … meraviglioso … e che dire della spiaggia?
Che noia trovare la spiaggia pulita! Stupendo invece godersi gli altri “residui” dei sostenitori della tradizione a tutti i costi: carta, bicchieri, bottiglie di plastica, tappi, cicche di sigarette, bottiglie e relativi cocci di vetro, assorbenti, preservativi, carta stagnola … tutto materiale biodegradabile a disposizione dei bimbi per giocare!
Grazie, grazie, tante … ma soprattutto ringraziamo coloro che si sono dedicati anima e corpo alla realizzazione di questa tradizione, trasportando un carrello colmo di pedane per la realizzazione del fuoco: con che piacere abbiamo passato la mattina del 15 a rastrellare la spiaggia, raccogliendo chiodi e ganci di metallo arrugginiti, con cui fare giocare i bambini della strada!
Grazie, grazie tante … e grazie anche a quei genitori di questi giovani virgulti organizzatori e fruitori di falò, che ai nostri insistenti ringraziamenti, hanno risposto con frasi che contraddistinguono il loro grado di civiltà: “io non c’ero, che ci posso fare, non ero con loro”.
Siamo talmente soddisfatti di questa tradizione, così per come viene gestita dalla Castelvetrano per bene, quella che tiene alla tradizione e che non si cura della legge e delle ordinanze pur di realizzarla, che l’anno prossimo, faremo trovare loro un adeguato comitato di accoglienza.
Queste opere ritengo meritino di essere pubblicizzate e riproposte in larga scala, in modo da poterne godere tutti: per l’occasione, si invitano preventivamente la pubblica amministrazione comunale, l’Arma, la Capitaneria di Porto, la polizia municipale, alla strada 105, per il 14 agosto 2017, a festeggiare tutti insieme questo evento, sicuri del fatto che nessuna legge viene infranta, nessun decoro viene deturpato, e l’igiene pubblica ed il rispetto del prossimo sono garantiti, nel nome della tradizione e per favorire il commercio ed il turismo locale.
La verità….!non ce ne frega niente a nessuno ….che societa’ marcia.
Questa non è tradizione ma maleducazione.Che ci siano di queste persone nel popolo non ci piove ma le forze del disordine …..scusate dell’ordine dov’erano? Ogni anno chiedo ai preposti sanzionatori di Campobello e Castelvetrano quante multe hanno elevato per chi si trova intento a trasportare legna sulla spiaggia (mi sorge un dubbio…..forse non c’è sanzion….. se si di quanto?)o a lasciare sacchi interi di spazzatura. Ci credete che la risposta è ZERO sanzioni? Ci credete?
Bene, credeteci perchè così.E ci credete che negli ultimi 10-20 anni non c’è stata una mezza sanzione per falò e abbandono in spiaggia di spazzatura?
In conclusione cari residenti della 105 e intera Triscina e trefontane o vi rassegnate o il prossimo anno vi toccherà latigare con centinaia di persone se gli fate un “comitato di accoglienza”…..e vedete chi ci ha prova si rovina il resto dell’estate perchè va a finire a rissa quindi occhio. Viviamo in una sociètà che peggiora di giorno in giorno.
Castelvetrano vuol dire un’altissima percentuale di pecoroni,con una mentalità retrograda,ignoranza, invidia, malignità, livello subculturale per il bene comune allucinante. Ferragosto è l’esempio di tal qualità…
Purtroppo non è un probema esclusivo castelvetranese, vi garantisco che anche nelle città del centro e nord Europa, senza controlli e sanzioni, sulle rive di fiumi e laghi non sarebbe diverso, anzi non lo era proprio prima dei controlli imposti dal comune. Ora la situazione è cambiata, lungo le rive di un fiume in una delle amate e “pulite” città europee, vigilano i ….vigilantes, e guai a chi avesse caso mai voglia di discutere o di non raccogliere la propria monnezza.
tra i tanti drammi che affliggono la nostra collettività , la corrente di pensiero secondo il quale quel che è degli altri non ci appartiene perciò va distrutto. La codardia è spacciata per quieto vivere e le manifestazioni di solo apparente rispetto per i violenti, per i prevaricatori, per i dementi dal cervello sporco, sono condizionate dal grado di paura che questi incutono. Piccoli asociali crescono con la compiaciuta indifferenza di quei padri che sono andati oltre il necessario bisogno fisiologico di evacuare propinando comunque al Consorzio Umano informi prodotti la cui nauseabonda sostanza ammorba l’atmosfera più della nefasta diossina. Mancano le Forze dell’Ordine? Certo. Troppa l’impotenza degli Amministratori Pubblici? Anche ! Ma…..del senso civico del Genere Umano che difende il Sociale ?
Il vero fatto è che i residenti della 105 non aspettavano altro che vedere tanti falò accesi la notte per poi la mattina seguente, certi di trovare tanta monnezza sparsa qua e la , lamentarsi e fare pubblicitá. Consapevoli di una società malata, perchè non ribellarsi prima ed invitare i “porci” ad organizzare i falò altrove? O per ogni cosa ci vuole un comitato? Una telefonata alle forze dell ordine non bastava per dissuaderli?
Lamentarsi non serve a nulla contro la maleducazione di coloro che sporcano un bene comune. Sono le forze dell ordine che devono agire, non semplicemente camminando per la spiaggia esortando a togliere le tende ma agendo con sanzioni a tutticoloroche occupano abusivamente suolo pubblico con tende