Due imprese edili di Castelvetrano, sono state costrette a presentare la documentazione relativa al personale al fine di ottenere il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva necessario per potere operare e partecipare agli appalti.

Poiché l’ingente esposizione debitoria con gli enti previdenziali ed assistenziali nonché con la Cassa edile, non avrebbe potuto consentire il rilascio del documento, uno dei due imprenditori, attraverso l’uso di scanner digitali, sarebbe riuscito a manomettere i dati richiesti ed attestare, falsamente, la regolarità della propria impresa. Il Nucleo di polizia tributaria di Trapani dall’esame delle dichiarazioni relative al personale presentate dalle due ditte, ha rilevato che le due imprese avevano in carico oltre cento dipendenti.

Un dato che ha insospettito gli investigatori visto che le imprese non avevano presentato a partite rispettivamente dal 2005 e 2006 nessuna dichiarazione dei redditi. Dalle successive indagini è emersa un’evasione fiscale da 15 milioni di euro «che – dice il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Maurizio Pagnozzi – ha arrecato sicuro nocumento alle casse dell’erario e generato una concorrenza sleale nei confronti delle altre imprese che operano nel settore».

Francesco Parrella
per corrieredelmezzogiorno.corriere.it

tratto da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2011/17-settembre-2011/grande-truffa-coop-danno-erario-95-milioni-1901566499414.shtml

AUTORE.   Francesco Parrella