Dà spettacolo l’Etna con una nuova intensa fase eruttiva dal cratere di Sud-Est, prima con un’attività stromboliana e poi con una fontana di lava. Ma soprattutto con l’emissione su, un fianco dell’edificio vulcanico, di una densa nube eruttiva che si è alzata per chilometri dovuta al crollo di una parte del cratere. A provocarla, secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio etneo di Catania, sarebbe stato infatti un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est.
Il materiale incandescente che ha provocato la nube eruttiva è rotolato velocemente sul fianco ma rimanendo confinato in una zona desertica dell’Etna, senza superare l’orlo della Valle del Leone e, soprattutto, senza provocare danni a cose o persone.
“Desidero ringraziare gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell’Ingv per l’immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza. La Regione è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio. La Protezione civile regionale, raccomanda la massima precauzione agli escursionisti e invita a evitare l’area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento, in considerazione della potenziale evoluzione del fenomeno” queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
AUTORE. Redazione