Ecco le dichiarazioni di questa mattina del Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante.
AUTORE. RedazioneIn seguito alla pubblicazione della notizia della diffusione dei manifesti 6×3 nelle principali città siciliane, si è scatenata una campagna denigratoria che, sapientemente alimentata da qualcuno, ha toccato livelli mai toccati prima.
Sono tutti diventati esperti di marketing territoriale, di grafica, di turismo in rete, di azioni sinergiche che sarebbero state disattese. Risponderò in consiglio comunale punto per punto, intanto volevo mostrarvi le prime immagini che arrivano dalle città di Noto, Ragusa, Catania, Messina e Siracusa
Ma un sindaco che si fa fotografare accanto a un manifesto con un marchiano errore ortografico cos’è? Non bisogna essere esperti per capire che quel manifesto è orrendo e che non serve niente appizzarlo ad agosto nelle citta siciliane. Quando si vuole difendere, a tutti i costi, l’indifendibile si dà davvero la misura di quanto si sia dilettanti nell’amministrare. Punto.
Sindaco, sindaco, come sempre, lei gira la frittata. La campagna denigratoria, come la chiama lei, non si è scatenata “in seguito alla diffusione del manifesto nelle principali città siciliane”, ma in seguito alla diffusione di una foto che la vedeva ritratto davanti un manifesto che conteneva un evidente errore ortografico, nonché altri errori di battitura, per non dire della grafica da principianti, della frase infelice (ma che c’entra l’invidia?), del target e del periodo sbagliati. Di fronte a questa colossale mala fiura, lei cosa fa? Invece di chiedere scusa e discutere nel merito, parla di campagna denigratoria che ha “toccato livelli mai toccati” (in effetti lo stile non è il suo forte), cioè fa la vittima. Ha proprio ragione Pasquale Calamia: si comporta come un ragazzino viziato che vuole a tutti i costi avere ragione.