Un altro pezzo della “storica” Folgore ci ha lasciati, l’improvvisa scomparsa dell’ex Presidente Vincenzo Mangiaracina lascia un vuoto incolmabile a tutti quei castelvetranesi, sportivi e non, legati alle gesta del G.S. Folgore 1945.
Il nome del compianto Vincenzo Mangiaracina è senza alcun dubbio legato ad ventennio di vita calcistica della compagine folgorina. Entrato ben presto in società, la sua prima “apparizione” nell’entourage rossonero risale agli anni 60 quando la Folgore militava nell’allora quarta serie. I migliori anni da presidente e vice, carica che in diverse stagioni condivise con l’amico (fraterno a suo dire) Enzo Bonanno, scomparso prematuramente nel 1993, sono da annoverare tra la fine degli anni settanta e la metà degli ottanta.
Assieme riuscirono a portare la Folgore ad un passo dalla serie C2. Siamo alla fine degli anni settanta, il calcio sta entrando in una nuova era, compaiono i primi sponsor sulle maglie, e la Folgore dopo anni di transizione in Promozione è quasi pronta per il salto nell’Interregionale. Obiettivo fallito a maggio del 1982 quando al Gaeta di Enna si è consumata una vera e propria gara-beffa. La Folgore dopo un campionato dominato in lungo ed in largo, perse con i locali della Juvenes e dovette sorbire una delle sconfitte più cocenti della propria storia.
Ma solo con grandi dirigenti la Folgore riuscì a ricomporsi e l’anno successivo vinse il torneo sotto la guida tecnica di un altro personaggio compianto, il marsalese Mimmo Rizzo. Era la Folgore dello “zoccolo” duro castelvetranese come Calandrino, Aiello, Caradonna, il bomber Aldo Tilotta, del “naturalizzato” portiere Nastasi, ma non dimentichiamo i giovanissimi Signorello e Foscari. Le stelle non mancavano a quella Folgore, Armata, Maniscalco, Benigno e Patti su tutti. Lamia, Moceri, Giammarinaro, Giliberti e Saverio Siino altri componenti della rosa capace di vincere il torneo e battere un record d’imbattibilità mai ottenuto da altre compagini. La storica promozione nell’Interregionale consegna alla città una Folgore che fa innamorare nuovamente i propri supporters, sono gli anni dei derby con il Mazara ed il Trapani.
Mangiaracina cede a Bonanno la presidenza per poi riprenderla nel 1986. La Folgore si mantiene nell’Interregionale raggiungendo la salvezza sempre e comunque, la retrocessione del 1987 è frutto di una stanchezza del gruppo dirigente che è pronto a farsi da parte dinanzi ad offerte di altri gruppi dirigenziali. La cessione societaria arriverà nella primavera del 1988, la Folgore aveva chiuso al sesto posto ma con la riforma del campionato aveva già in mano il ripescaggio.
Il presidente Mangiaracina fa parte di una Folgore che ha dato al calcio siciliano tanto, non si può dimenticare che in quegli anni il Gs Folgore 1945 concedeva alla Rappresentativa Siciliana ben 9 undicesimi della formazione titolare. Tanti giovanissimi “folgorini” sono arrivati alla ribalta, basti pensare i vari Signorello, Foscari, Minaudo, Bulgarello, Pappalardo, Iacono, cavataio e tantissimi altri calciatori che per alterne fortune non hanno avuto la possibilità di calcare campi prestigiosi. La stella di bronzo al merito sportivo del 1985 e la benemerenza ricevuta dal Coni, ne attestano le bontà di un grande presidente. Addio Presidente!
I funerali saranno venerdì 25 ottobre, alle ore 10:30 presso la Chiesa di San Francesco di Paola a Castelvetrano.
AUTORE. Gianfilippo Bonanno
Una persona per bene!
Sentite Condoglianze alla Famiglia Mangiaracina.
Con Enzo Mangiaracina se ne va “l’ultimo dei Presidenti”.
Un signore vero che sapeva stare nel suo ruolo con autorevolezza senza mai invadere sfere o competenze di altri.Amante del calcio e della Folgore lo ricorderemo sempre seduto al suo posto in tribuna(cosa che faceva sia da Presidente che da semplice tifoso) a soffrire e gioire con molta compostezza per la sua amata Folgore.
Addio Presidente Gentiluomo rimarrai sempre nella memoria dei veri sportivi.
Sentite condoglianze alla famiglia.