L’ennesimo corteo pacifico di immigrati, si è sviluppato questo pomeriggio a Castelvetrano. Diversi automobilisti hanno notato il gruppo di persone in cammino lungo la Via Selinunte.
In questo momento (16:00), la protesta sta creando non poche difficoltà al traffico veicolare nel Viale Roma, sul posto Carabinieri e Vigili Urbani.
In uno dei cartelli si legge: “We need solution for our problems like refugees! We are in darkness” (Abbiamo bisogno di una soluzione per i nostri problemi come rifugiati politici. Viviamo nell’oscurità)
[aggiornamenti in corso..]
AUTORE. Redazione
se non sono contenti di quello che ricevono, cacciateli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA SOLUZIONE PER LA LORO VITA è RISPEDIRLI A CASAAAAAAAAAAAAA E VEDIAMO SE PRETENDONO INTERNET !!!!
SE NOI ANDIAMO DA LORO CI SPARANO DA LONTANO…. E QUI CHE FACCIAMO GLI DA BERE DA MANGIARE DA DORMIRE E PURE CHE FANNO SI LAMENTANO……….QUESTO NON LO SOPPORTO……C’è GENTE CHE è DISOCCUPATA HA FAMIGLIA E LO STATO NON GLI DA NIENTE ANZI VUOLE…….E CHE FA……SE FA LO SCIOPERA O UN CORTEO MANDA IN STRADA L’ESERCITO
la nostra è l’unica nazione che si prende la briga di andarli a salvare in acque internazionali, fosse per gli altri paesi membri potrebbero tutti annegare, bella riconoscenza!!!! Facciamo mea culpa, siamo un paese ipocrita, meritiano tutto ciò.
complimenti alle forze di polizia, commettono reati:cotreo non autorizzato, intralcio alla circolazione stradale,e al posto quantomeno di identificarli per procedere a denunzia, permettono per cinque ore tutto cio arrivando persino a fare i mediatori sociali ,di cosa non si capisce,complimenti veramente 6 polizziotti ai 2 carabinieri e ai due vigili urbani e poi parlano di insufficienza di organico per potere proteggere i cittadini, vergogna
Se vogliono rimanere paghiamoli pure però…. mandateli a raccogliere olive visto il periodo della raccolta, se non lavorano niente sussidio.
IMMIGRATI INGRATI? NO SOLO MALE INFORMATI . ALLA PROSSIMA MANIFESTAZIONE “PACIFICA “, INVECE DI LAMENTARSI CI SEDIAMO ANCHE NOI PER I NOSTRI DIRITTI , INFONDO NON SIAMO TANTO PIU’ DIVERSI DA LORO .
La cronaca ogni giorno parla dei loro problemi senza parlare di quelli che loro fanno a noi .la cronaca perche’non parla dei problemi che loro causano alle forze di polizia come aggredendo e mandarli in ospedale.
ancura unnati vistu nenti!!!
Se la protesta è stata fatta perché non hanno il collegamento internet me ne dispiaccio ma almeno hanno un letto, un tetto, un pasto e le cure mediche immediate. Ritengo che tanti concittadini vorrebbero essere al loro posto.
E’ giusto assistere chi è in difficoltà ma non si deve MAI superare una certa misura (lu giustu è giustu, lu suvecchiu rumpi lu cuvecchiu).
VA VOI PENSATE CHE GLI ITALIANI, IN UN PAESE STRANIERO ABBIANO LA LIBERTA’ DI FARE TUTTO QUESTO CASINO!!!!
come MINIMO SAREBBERO STATI PRESI A MANGANELLATE !!!!
Agli immigrati dico: siete capitati in un momento difficile per noi italiani,quindi …..non rompete!!
Se non gli stanno bene le nostre leggi che se ne vadano ai loro paesi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prima di parlare perchè non cercate di capire veramente come stanno le cose? La struttura che ospita questi immigrati già dispone del servizio internet quindi l’unica cosa che chiedono è di poterne disporre. Internet per loro è l’unico modo per avere notizie dalla loro famiglia, per sapere come stanno i figli e le mogli. Questa gente HA TUTTO IL DIRITTO DI PROTESTARE, beninteso che si tratta di una PROTESTA PACIFICA. Mi dispiace veramente essere una mosca bianca però penso che in questo caso sia necessario difendere i diritti di questa povera gente che si imbarca, per trovare un pò di fortuna, lasciandosi alle spalle tutta la loro vita. Dovreste essere solidali verso chi ha più bisogno e cercare di comprenderli piuttosto che fare osservazioni fuori luogo e razziste.
Bravi, bravi i miei concittadini.
Sono orgoglioso di voi.
Questi coraggiosi commentatori, tanto coraggiosi da non mettere il proprio nome e cognome nei loro impresentabili commenti, sono, con ogni probabilità, gli stessi che ogni anno sfilano per le vie di Castelvetrano in costume, tenendo in mano un crocifisso e osannando Santa Rita.
I castelvetranesi li trovi in tutto il mondo, emigrati in cerca di lavoro e noi non abbiamo mai avuto il rischio che ci bombardassero o ci sparassero appena messo piede fuori casa.
Ma il castelvetranese è particolare.
Partecipa ai cortei per la cosiddetta “legalità” e poi dice che se non ci fosse la mafia, si starebbe peggio…
A questo punto tanto vale dar da mangiare agli inmigrati col piattino lasciato sul marciapiedi, come si fa coi gatti, no?
Siccome sono qui, non hanno alcun diritto, no.
Devono solo starsene zitti.
E il castelvetranese e anche molto coraggioso.
Basta leggere con quanta veemenza e spavalderia si impegna in commenti di cui sopra.
Perchè il problema sono gli immigrati.
E allora abbasso i neri.
Protestiamo.
E allo stesso trmpo, stringiamo le mani a chi mangia e mangia anche bene con il “commercio” di immigrati.
E magari baciamo anche loro le mani perchè non si sa mai, ci puó scappare un posto di lavoro anche per noi…
E’ ora che vi lamentiate VOI, cittadini di Castelvetrano. Sopratutto dopo la bella uscita del Sindaco sulla destinazione delle case popolari. “Una quota pari al 15% degli alloggi sarà riservato a profughi o rimpatriati ed una quota pari al 10% sarà riservata a cittadini portatori di handicap, o ad anziani di età superiore ai 65 anni.”
Penso che chi necessita di aiuto debba essere aiutato ovviamente nei limiti del possibile. E’ bene che queste persone vengano appunto aiutate e non derise, non discriminate come molti hanno fatto. Tuttavia che non si lamentassero per il mancato collegamento a internet. Avere un tetto, un letto su cui dormire e del cibo nel piatto è tutto ciò che di necessario può esserci. Penso che proteste non autorizzate e intralci vari debbano essere fermati.
Pienamente d’accordo con Chiara Messina e Piero Vasile.
IVANA, guarda che internet non serve loro per postare “che bella giornata” su facebook…
È un modo per restare in contatto con le proprie famiglie rimaste nei loro Paesi…
Piero Vasile, non lo metto in dubbio, ma creare intralcio alla circolazione della città che li ha ospitati, del paese che li ha accolti dando loro cibo, un letto e un tetto sotto al quale vivere non mi pare proprio il massimo.
Chi teme la propria Ombra nega le proprie appartenenze transgenerazionali:
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.”
“Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare.
Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”.
(Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.)
Come prevedibile ritorna la guerra fra poveri. La disperazione dei tanti disoccuppati è tanta che non promette nulla di buono. Che i governi planetari a tutti i livelli si diano una smossa o è la fine della convivenza civile. Speriamo che tutti i Santi di domani ci diano una grossa mano d’aiuto.
Per Leonardo Seidita:
Visto che hai riportato la vicenda dei nostri emigranti connazionali in america ,è giusto dire anche cosa è successo e cosa abbiamo “esportato” e perchè .Poi , onestamente, dobbiamo chiederci se possono esserci delle analogie con la situazione odierna .Inoltre ,ci dobbiamo chiedere se questa classe politica (locale e non ),ha o ha avuto nel passato la capacità di gestire la cosa pubblca e lo stato sociale nel quale ci troviamo e ancora (senza nulla togliere a certa gente che fugge da una situazione di forte disagio politico e sociale), cosa produrra una immigrazione incontrollata di questo genere? Di seguito la controparte quella che ha fatto la storia americana e che purtroppo continua a fare la storia anche nel nostro paese con legami sempre più forti……… Cosa nostra americana è il nome con cui viene definita l’organizzazione criminale di stampo mafioso italo-americana, che nasce a inizio XX secolo e nel corso dei primi decenni inizia a strutturarsi e ad arricchirsi. Attualmente negli Stati Uniti è tra le organizzazioni criminali più potenti.
Sono due i motivi della sua nascita:
•L’immigrazione di un gran numero di italiani, principalmente dalle regioni meridionali (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania) alla fine del XIX secolo;
•L’emigrazione forzata di boss mafiosi dalla Sicilia dovuta alla dura repressione del prefetto Cesare Mori durante il periodo fascista. L’emigrazione era per molti mafiosi, una volta individuati, l’unica via di scampo per salvarsi dalla prigione.
I motivi della crescita e dello sviluppo di questa organizzazione sono vari:
•Pessimo trattamento da parte delle autorità americane della popolazione italiana emigrante che si sentiva in tal modo spinta a ricercare altrove quell’assistenza sociale che lo stato statunitense non garantiva.
•La politica del proibizionismo degli anni ’20, con riferimento agli alcolici, che favorì le attività illecite mafiose legate al contrabbando.
•Riconoscimento tardivo del problema mafioso da parte delle autorità americane, che intervennero in modo repressivo accanendosi sui pesci piccoli o sulla popolazione innocente.
MARIO SIGNORELLO.
Intanto, mi preme dire che non abbiamo esportato solo mafia.
Non capisco perchè l’immigrazione italiana negli Stati Uniti debba essere presa ad esempio negativo o positivo, a seconda delle convenienze.
Ho visto spesso commenti di razzisti e fascisti contro l’immigrazione extracomunitaria, che poi difendevano la nostra emigrazione perchè negli Usa abbiamo costruito un Paese.
E ora, per impaurire la gente e spingerla verso la xenofobia, improvvisamente si dice che gli italiani abbiano esportato la mafia…
Allora decidetevi.
E poi, cosa c’entra la fuga dei mafiosi negli usa, con la fuga di disperati padri e madri di famiglia che scappano da un Paese che li bombarda…?
Che c’entra?
Disperati che fra l’altro, spesso mettono piede nel nostro Paese, ma per andare in altri Paesi europei.
Poi c’è un evidente controsenso in quello che dici.
E cioè:
Bene.
Sono daccordo anch’io.
E allora noi che dovremmo fare per evitare la stessa cosa?
ACCOGLIERE chi arriva nel nostro Paese nel migliore dei modi.
Accogliere senza se e senza ma.
Non costringerli a stare in 10 in mezzo metro quadrato.
Fornire loro le condizioni per poter avere contatti con la famiglia (internet, appunto) e non trattarli con disprezzo come si fa spesso ora, soprattutto su certi siti o certe pagine facebook dove si accostano foto di criminali stranieri (perchè ovviamente ci sono anche quelli) a foto di Mussolini con didascalie del tipo “se tornasse lui…”
E in questo, i partiti di ispirazione fascista sono maestri…
Precisiamo.
Accogliere non significa chiamarli tutti in Italia.
Significa semplicemente accogliere quelli che sono qui, ma l’accoglienza deve essere concomitante con una politica che intenda risolvere i problemi della gente che viene qui, direttamente nel loro Paese.
Ma questa politica non sarà possibile finchè avremo politici disonesti che hanno bisogno dei voti di chi gestisce gli immigrati e politici che hanno bisogno dell’odio della gente verso gli immigrati per 3 motivi.
Intanto per dividere il popolo mettendo tutti l’uno contro l’altro.
Poi per spostare il centro dell’attenzione perchè la gente se la prenda con sti poveracci, anzichè con loro.
E in ultimo, perchè esistono partiti filofascisti che hanno tutto l’interesse ad avere immigrati nel proprio territorio per aizzare la gente contro di loro con false notizie o con notizie condite a dovere, al fine poi di mettersi sopra un podio ed ergersi a paladini portavoce dell’insofferenza della gente.
Quell’insofferenza da essi stessi scientemente creata.
E tu dovresti saperlo bene, facendo parte di un partito che a parole dice di non essere neofascista, ma che poi stende bandiere con la croce celtica sui tavolini dei gazebo…
Mancava un pezzo…
MARIO SIGNORELLO.
Intanto, mi preme dire che non abbiamo esportato solo mafia.
Non capisco perchè l’immigrazione italiana negli Stati Uniti debba essere presa ad esempio negativo o positivo, a seconda delle convenienze.
Ho visto spesso commenti di razzisti e fascisti contro l’immigrazione extracomunitaria, che poi difendevano la nostra emigrazione perchè negli Usa abbiamo costruito un Paese.
E ora, per impaurire la gente e spingerla verso la xenofobia, improvvisamente si dice che gli italiani abbiano esportato la mafia…
Allora decidetevi.
E poi, cosa c’entra la fuga dei mafiosi negli usa, con la fuga di disperati padri e madri di famiglia che scappano da un Paese che li bombarda…?
Che c’entra?
Disperati che fra l’altro, spesso mettono piede nel nostro Paese, ma per andare in altri Paesi europei.
Poi c’è un evidente controsenso in quello che dici.
E cioè:
“•Pessimo trattamento da parte delle autorità americane della popolazione italiana emigrante che si sentiva in tal modo spinta a ricercare altrove quell’assistenza sociale che lo stato statunitense non garantiva.”
Bene.
Sono daccordo anch’io.
E allora noi che dovremmo fare per evitare la stessa cosa?
ACCOGLIERE chi arriva nel nostro Paese nel migliore dei modi.
Accogliere senza se e senza ma.
Non costringerli a stare in 10 in mezzo metro quadrato.
Fornire loro le condizioni per poter avere contatti con la famiglia (internet, appunto) e non trattarli con disprezzo come si fa spesso ora, soprattutto su certi siti o certe pagine facebook dove si accostano foto di criminali stranieri (perchè ovviamente ci sono anche quelli) a foto di Mussolini con didascalie del tipo “se tornasse lui…”
E in questo, i partiti di ispirazione fascista sono maestri…
Precisiamo.
Accogliere non significa chiamarli tutti in Italia.
Significa semplicemente accogliere quelli che sono qui, ma l’accoglienza deve essere concomitante con una politica che intenda risolvere i problemi della gente che viene qui, direttamente nel loro Paese.
Ma questa politica non sarà possibile finchè avremo politici disonesti che hanno bisogno dei voti di chi gestisce gli immigrati e politici che hanno bisogno dell’odio della gente verso gli immigrati per 3 motivi.
Intanto per dividere il popolo mettendo tutti l’uno contro l’altro.
Poi per spostare il centro dell’attenzione perchè la gente se la prenda con sti poveracci, anzichè con loro.
E in ultimo, perchè esistono partiti filofascisti che hanno tutto l’interesse ad avere immigrati nel proprio territorio per aizzare la gente contro di loro con false notizie o con notizie condite a dovere, al fine poi di mettersi sopra un podio ed ergersi a paladini portavoce dell’insofferenza della gente.
Quell’insofferenza da essi stessi scientemente creata.
E tu dovresti saperlo bene, facendo parte di un partito che a parole dice di non essere neofascista, ma che poi stende bandiere con la croce celtica sui tavolini dei gazebo…
Ah, dimenticavo.
Sempre per MARIO SIGNORELLO.
Vorrei dire due parole a proposito del prefetto Mori.
No, visto che da come lo presenti, sembra quasi che la mafia avesse paura del fascismo il quale sembrerebbe aver ripulito la Sicilia dai boss mafiosi, è bene dire anche che il prefetto “di ferro” Mori fu fermato da Mussolini in persona, quando cominció a non vederci chiaro su certi legami sospetti tra la mafia e alcuni gerarchi e politici FASCISTI!!!
Tanto per essere precisi.
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E’ bello leggere i commenti su questo blog, si scoprono tante cose che ti fanno essere felice di essere scappata da questa città.
Razzismo e amore per la mafia, w Grigoli e mattè, abbasso gli immigrati che vanno a raccogliere le olive, a fare la vendemmia, e quant’altro, a costi ridicoli.
Alle prossime elezioni consiglio di votare Bossi, lui ama la ndrangheta e odia gli extracomunitari, proprio come voi.
Castelvetrano è destinata a morire, tutto questo grazie alla vostra ottusaggine.
Ossequi
Lo già detto in precedenti commenti e lo ribadisco, molta di questa gente viene da posti dove si muore per guerre, carestie ect., e di certo non sono così felici di lasciare la loro terra e le loro famiglie e fare viaggi così assurdi, pericolosi e costosi per arrivare in Europa (anche se poi sono costretti a fermarsi in Italia). Molti parlano dei famigerati 45 € che percepirebbero giornalmente, provate a chiedere quanto di questi soldi arrivano in tasca a loro, tanti altri quasi incolpano questi immigrati della crisi che c’è attualmente in Italia, della delinquenza che vi è per le strade e tanto altro…… tutto questo ha un solo nome “razzismo”, e chi parla in tal maniera si è dimenticata o semplicemente ignora o fa finta di ignorare ciò che è successo agli italiani ai primi del ‘900 negli Stati uniti e, più avanti, nel nord europa. Ma almeno loro hanno avuto il coraggio di protestare in maniera pacifica (so che se vi è stata qualche baruffa è stata causata da qualche nostro compaesano che non vedeva lora di creare confusione e di sfogare così lo stress accumulato). Voi oltre a lamentarvi che fate????? Ah, scusate un ultima considerazione, qualcuno mi dice come mai praticamente nessuno a commentato la notizia dei fratellini che hanno perso i genitori nel naufragio di qualche settimana fa? Forse non era una notizia per la quale si poteva andare contro questa povera gente?
Che Castelvetrano fosse un brutto paese l’ho sempre saputo, non immaginavo però fosse precipitato cosi in basso. Ringrazio il cielo per essere andato via da questa terra così presuntuosa, per dirla alla “nostra” superba e morta di fame.
Ovviamente concordo con Antonino Leone, ma mi preme aggiungere qualcosa riguardo ai nostri emigrati negli Stati Uniti agli inizi del ‘900.
Qualcuno parlava di boss mafiosi che sono stati costretti ad emigrare negli Stati Uniti dalla politica fascista che avrebbe (il condizionale è d’obbligo) ripulito la Sicilia dalla mafia.
Ho già precisato quale fosse il rapporto tra mafia e politica ai tempi di Mussolini.
Vorrei aggiungere peró, che la gran parte di quegli italiani che andarono via e sbarcarono negli USA e che non erano affatto dei delinquenti, furono costretti ad emigrare perchè Mussolini non permise a chi non si dichiarasse fascista, di lavorare.
Immaginatevi cosa sarebbe successo se non fossimo stati accolti nei vari Paesi dove fummo costretti a cercar fortuna…