“Potremmo decidere di montare una maxi tenda all’interno dello stadio comunale ed allestire al suo interno i seggi elettorali”.
Questa la provocazione lanciata dal sindaco della città, Avv. Felice Errante, dai microfoni di un emittente radiofonica, per manifestare la sua amarezza per i fondi che l’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali ha inviato al comune per il regolar svolgimento delle elezioni regionali che riterranno il prossimo 28 ottobre.
Per svolgere regolarmente le elezioni, infatti, l’assessorato destina delle somme ai comuni, in relazione al numero degli abitanti, somme che vanno a coprire le spese per l’allestimento dei seggi all’interno degli edifici scolastici, le spese per il montaggio dei tabelloni, la sicurezza nelle sezioni, il pagamento degli straordinari elettorali e tutto ciò che concerne il corretto funzionamento della macchina elettorale.
AUTORE. RedazionePur condividendo la riduzione dei costi legate ai meccanismi della spending review, non è certamente tollerabile una riduzione di circa il 35% rispetto alle consultazioni regionali di quattro anni fa-afferma il sindaco- anche perché una circolare dell’assessorato regionale che avevamo ricevuto qualche settimana fa, parlava di una riduzione di circa il 25% che sarebbe stata ammortizzabile, ma con poco più di 23.000 euro sfido chiunque a poter garantire il regolare svolgimento delle elezioni, quando quattro anni ad esempio vennero destinati circa 70.000 euro.
Non si può sempre pensare di poter penalizzare i comuni chiedendo solo sacrifici- continua Errante- anche perchè stando così le cose, in considerazione della mancata risposta alle nostre sollecitazioni che abbiamo inviato sia alla Prefettura che all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali, mi sento di interpretare la volontà dei miei concittadini, dicendo che non siamo disponibili a destinare 1 euro di risorse comunali allo svolgimento delle elezioni e quindi saremo costretti a montare una di quelle tende da campo che abbiamo visto nelle recenti elezioni in Afghanistan per poter garantire il diritto di voto ai nostri concittadini.
l’idea non è malvagia: ma rimane sempre e solo una provocazione. Le consultazioni elettorali, continuando così il tran tran politico, si potranno fare benissimo sotto un tendone perchè l’astensionismo aumenterà in maniera considerevole. E’ necessario cambiare rotta, in modo semplice, restituendo la politica ai cittadini.
bella proposta altro che provocazione, caro Felice se la metti in atto non immagini che casino di consenso otterrai…forza Felice…..un atto di coraggio del genere ti darà tanta visibilità mediatica credo anche a livello nazionale!!!!!
io non voto a castelvetrano, ma se potessi lo farei… questi sono evidenti segnali di discontinuità di un passato che purtroppo per noi è ancora presente… votate gente, anche sotto un tendone, ma votate, tutti… e se vi riesce votate per altra gente rispetto a quella che sempre ha “allagato” la vostra vita, inquinando la nostra società!
Sindaco, questa iniziativa sarebbe splendida sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamo il disagio per le attività didattiche che le ripetitive tornate elettorali creano ai nostri figli, per non parlare di molti altri punti di criticità.
La prego, siamo stanchi di sole provocazioni: passiamo finalmente ai fatti! Altrimenti, significherebbe che nulla è cambiato, solo una falsa parvenza di “nuovo”.
Con fiducia F.B.